Con risultati spesso interessanti, gli scienziati continuano a svelare il mistero del ruolo del cervello nello sviluppo del linguaggio. Un nuovo studio, per esempio, rivela che i bambini cresciuti imparando due lingue risultano spesso più "svegli" dei loro compagni monolinguistici. Altri studi mostrano come due programmi di apprendimento al computer aiutano potenzialmente i bambini a superare problemi di lettura e di parola, risultati che danno speranza alle famiglie i cui bambini soffrono di disturbi di apprendimento: la sola dislessia colpisce un bambino su cinque in età scolastica.
Laura-Ann Petitto e colleghi del Dartmouth College hanno confrontato un gruppo di bambini monolinguistici, che parlavano francese o inglese, con un gruppo di bambini bilinguistici, che apprendevano una lingua parlata insieme a una lingua scritta. I ricercatori hanno studiato le capacità cognitive dei bambini con il "Simon Task", un metodo di ricerca comunemente usato per determinare il livello di attenzione degli esseri umani. I bambini dovevano indicare se riquadri di colore diverso, generati dal computer e che si modificavano rapidamente, apparivano sul lato sinistro, destro o sul centro dello schermo.
I bambini bilinguistici hanno ottenuto prestazioni molto superiori a quelle dei loro compagni monolinguistici. "Pensavamo che i primi fossero svantaggiati perché il loro sviluppo del linguaggio poteva essere rallentato dalla confusione dovuta all'apprendere due lingue, - commenta Petitto - invece lo studio ha rivelato che ciò non è affatto vero. Al contrario, la maggiore capacità di calcolo necessaria per elaborare due diversi sistemi linguistici aumenta le abilità cognitive dei bambini".
L. A. Petitto, I. Kovelman, The Bilingual Paradox: How signing-speaking bilingual children help us to resolve it and teach us about the brain’s mechanisms underlying all language acquisition. Learning Languages , Spring Vol.8, No.3, pp.5-18 (2003).
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Nel postare questa notizia presa dalle news de "Le Scienze", desidero sottolineare come la questione abbia anche una valenza politica. Finora per motivi meschini e gretti alle lingue minoritarie è stata negata la cittadinanza, e invece esse sono strumento non solo di mantenimento della propria cultura, ma anche di più rapido sviluppo dei nostri figli.