MILANO (Reuters) - La tecnologia avanzata potrebbe riservarci un futuro all'idrogeno non solo per le auto ma anche per gli impianti di riscaldamento, gli elettrodomestici e i cellulari, alimentati da celle a combustibile che bruceranno idrogeno e rilasceranno nell'atmosfera vapore acqueo.
E' questa la prospettiva alla quale lavorano i ricercatori dell'Itae, Istituto di tecnologie avanzate per l'energia del Cnr di Messina, come informa in una nota il Cnr.
E oggi, Gaetano Cacciola, direttore dell'Itae-Cnr, ha presentato, nel corso di un convegno a Roma, "Idrogeno: Italia e Europa sulla strada dell'energia infinita", gli ultimi progetti in cui sono coinvolti a partire da Sofc (il cui obiettivo è realizzare celle a combustibile da impiegare in nuove e più piccole centrali elettriche, a uso cioè domestico, distribuite in maniera capillare sul territorio) e Microcelle (progetto il cui fine sono le applicazioni in sistemi portatili quali computer e telefonini).
Si tratta di progetti cofinanziati dal Miur e che vedono coinvolti, oltre all'Itae, anche altri istituti del Cnr, alcune università e industrie.
"L'Itae oltre all'attività di sviluppo e ricerca, promuove programmi dimostrativi e progetti per favorire lo sviluppo industriale delle tecnologie energetiche", spiega Cacciola. Precisando che di recente, "abbiamo partecipato a due progetti dimostrativi, l'Hbus, che ha come obiettivo la realizzazione di un bus a celle a combustibile da far circolare nei centri storici di città come Firenze e Bologna, e il progetto integrato Idrogeno-energie rinnovabili, destinato sia al settore della produzione dell'energia elettrica sia alla mobilità sostenibile (terrestre e navale)".
Si tratta, dice ancora Cacciola, di un progetto pilota applicabile all'isola di Lampedusa, alle Eolie e a tutte le piccole isole del Mediterraneo.
Per accelerare il processo di introduzione nel mercato delle nuove tecnologie dell'idrogeno verrà costruito a Messina un centro testing per tecnologie energetiche prossime alla commercializzazione, così da offrire ai produttori e ai potenziali utilizzatori un riferimento pubblico di supporto alle verifiche tecniche.
I laboratori dell'Itae-Cnr di Messina, infatti, spiega ancora il Cnr, rappresentano fin dal 1980, il maggiore riferimento tecnico nazionale per l'industria e per il mondo accademico interessati allo sviluppo di programmi applicativi o di base nel settore dell'idrogeno e delle celle a combustibile.
Il Cnr, secondo uno studio condotto dall'Esi, Essential science indicators, sulla produzione di articoli scientifici nel settore delle celle a combustibile, si colloca al quarto posto tra le istituzioni analoghe in tutto il mondo e ben quattro ricercatori dell'Itae - Cnr sono nella classifica dei top 20.