Servizi segreti

[Sandinista]

Ma perche' ti senti preso in causa?
Guarda che qua nessuno vi calcola. Per quanto riguarda la tua critica al CPE, e' sempre la stessa frasetta ripetuta da anni, nulla di nuovo.
iaociao:

E chi ha parlato di me o del collettivo che ruota attorno a me.

[Sandinista]

Se c'è una cosa che manca è la tattica, non la strategia. L'eurasiatismo difficilmente può diventare 'merce' di massa, anche perchè si tratta di leggere molto, e in Italia, se c'è una cosa che non si vuole fare, è proprio studiare. E' inevitabile rimanere una rivista/gruppo di studio, anche perchè, se poi si infilano i cosiddetti 'attivisti continui', gli assatanati della 'discesa in piazza', si farà di tutto tranne che lavorare e studiare.

Se vuoi fare il gruppo elitario in grado di influenzare le scelte geopolitiche mi sa che difficilmente potrà bastare leggere. Meglio se ti affidi a un qualsiasi Licio Gelli con una licenza elementare.


Qualsiasi scelta basata sulla mera analisi del presente è tattica e non strategica. Mi sa che confondi strategia con obiettivo teleologico.

[Sandinista]

Se la gente la si porta in piazza deve essere necessariamente mossa con slogan (no negri, stop immigrazione, berlusconi cattivo, stato sociale) o con la prospettiva di "conquiste sociali immediate".
Difficilmente, quindi, potremmo portare in piazza migliaia di persone che piangono di gioia per l'accordo Armenia-Turchia...

Scendere in piazza è la cosa più superficiale e meno costruttiva dell'attivismo.
E poi l'ho detto prima, attivismo è fare politica territoriale presentandosi proprio "senza slogan".
Ma in effetti è vero che per l'eurasiatismo fare militanza di base è inutile, e pur tuttavia di fronte a questo dato di fatto è altrettanto contraddittorio poi cercare aperture individuali presso le aree politiche che più sono determinate dalla militanza. Perchè?

[Spetaktor]

Ma guarda che tra frequentare un sito e approvare quello che c'è scritto e fare qualche cosa ce ne passa. Allora la rivista in cui scrivo è un gruppo politico di migliaia di persone visto quanti frequentano forum, sito e blog e quanti leggono la rivista. Ma la verità è un altra. E fosse anche questa i numeri necessari per contare qualche cosa stanno ben aldisopra di questa asticella.

Infatti. Ma la percezione di militanza è un'altra, evidentemente. Per noi, anche scrivere un articolo o fare una conferenza è militanza. Ed è meno dannoso di fare un corteo con Marrazzo e l'Arcigay.

[Spetaktor]

Scendere in piazza è la cosa più superficiale e meno costruttiva dell'attivismo.
E poi l'ho detto prima, attivismo è fare politica territoriale presentandosi proprio "senza slogan".
Ma in effetti è vero che per l'eurasiatismo fare militanza di base è inutile, e pur tuttavia di fronte a questo dato di fatto è altrettanto contraddittorio poi cercare aperture individuali presso le aree politiche che più sono determinate dalla militanza. Perchè?

a cosa ti riferisci?

[Spetaktor]

E chi ha parlato di me o del collettivo che ruota attorno a me.

non mi sembra che qualcuno abbia parlato di CPR o di CeC.

[Sandinista]

a cosa ti riferisci?

Mi pare che gli interlocutori fuori dall'area eurasiatista che prediligete siano quelli delle "aree estreme" che partono da una posizione antimperialista (o meglio antimperialista statunitense).

[Sandinista]

non mi sembra che qualcuno abbia parlato di CPR o di CeC.

Rispondevo infatti ad Anton che riteneva mi fossi sentito preso in causa (assieme al collettivo).

[Spetaktor]

Mi pare che gli interlocutori fuori dall'area eurasiatista che prediligete siano quelli delle "aree estreme" che partono da una posizione antimperialista (o meglio antimperialista statunitense).

da qualcosa bisogna pur partire.

[msdfli]

Se c'è una cosa che manca è la tattica, non la strategia. L'eurasiatismo difficilmente può diventare 'merce' di massa, anche perchè si tratta di leggere molto, e in Italia, se c'è una cosa che non si vuole fare, è proprio studiare. E' inevitabile rimanere una rivista/gruppo di studio, anche perchè, se poi si infilano i cosiddetti 'attivisti continui', gli assatanati della 'discesa in piazza', si farà di tutto tranne che lavorare e studiare.

parole sante...