Una recente indagine firmata da Forrester Research prevede per l’Europa una crescita costante del fatturato legato alle varie forme dell’advertising on line nel corso dei prossimi cinque anni. Una ripresa del mercato mondiale è prevista anche da Iab e Pricewaterhouse Coopers

Forrester Research prevede una crescita piuttosto significativa dell’advertising on line europeo di qui al 2008. Calcolando che al termine di quest’anno la spesa per la pubblicità sul Web dovrebbe aggirarsi attorno ai 793 milioni di euro, con un incremento del 12,5% rispetto al recente passato, la società di analisi e ricerca pronostica un aumento medio degli investimenti annui pari a circa 12 punti percentuali. Il che, stando al rapporto presentato nel corso del Consumer Forum continentale di Londra, condurrebbe quasi a un raddoppio del valore del mercato entro il 2008, quando le varie forme di “on line ad” dovrebbero totalizzare un miliardo e 400 milioni di euro. Fra i fattori determinanti l’espansione Forrester Research annovera la diffusione della banda larga, ma anche la maggiore sensibilità e confidenza degli utenti rispetto all’utilizzo della Rete.

Banner, interstitial e altre forme di sponsorship su Internet dovrebbero continuare a godere di una quota del mercato tutt’altro che dominante - si parla di un risicato 1,5% medio a paragone con le più comuni modalità pubblicitarie - ma la loro crescente importanza è vista come la spia di una complessiva ripresa del panorama tecnologico globale e di una ritrovata fiducia degli investitori nel medium-Internet.
Anche nel quinquennio a venire saranno Francia, Regno Unito e Germania a occupare la più importante porzione del mercato, con tassi di crescita che si prevedono superiori al 9%. Nel 2008 la spesa destinata alla pubblicità in Rete varrà, nei tre paesi, circa 900 milioni di euro, incarnando così un 2% del fatturato pubblicitario complessivo. Si calcola tuttavia che l’Italia possa mantenere un passo molto sostenuto (crescita annua del 12,7%), arrivando così a un totale di investimenti da 200 milioni di euro, sempre fra cinque anni. Il mercato svedese ne varrà quasi 75 milioni, mentre un balzo in avanti decisamente marcato è atteso da Grecia e Irlanda, rimaste alla finestra al momento della grande bolla speculativa hi-tech del biennio 1999-2000.

Il report presentato da Forrester Research segue a breve distanza un’analisi condotta da Pricewaterhouse Coopers per conto di Internet Advertising Bureau (Iab) e tesa allo stesso modo a evidenziare una ripresa degli investimenti nell’Internet advertising. Solo fra il primo e il secondo trimestre di quest’anno il valore degli spazi venduti sarebbe cresciuto dell’1,7% per toccare quota un miliardo e 660 milioni di dollari. Il progresso rispetto allo stesso periodo del 2002 sarebbe però del 14%. Certo, non mancano di notare i responsabili della ricerca, si è ancora molto lontani dai picchi di spesa registrati a inizio millennio. Nel secondo trimestre del 2000 la vendita di finestre pubblicitarie su Web valeva oltre 2 miliardi di dollari. Paragonando l’andamento del mercato nei primi sei mesi del 2002 con i dati relativi al primo semestre dell’anno in corso Pwc e Iab hanno registrato un +10% di vendite complessive, per un valore di 3 miliardi e 290 milioni di dollari.