Caro anto1170,
che esista il diritto allo sciopero, va bene.
Purtroppo, però, mi sembra evidente che sempre più spesso scioperare diventa più importante che lavorare!
E' possibile, per esempio, che ogni uno/due mesi ci sia uno sciopero, prima dei macchinisti, poi dei capistazione, poi dei controllori, poi dei tecnici della manutenzione della rete?
Oppure, dei piloti, dei controllori di volo, del personale di rampa, poi degli assistenti di volo, poi dei dipendenti SEA...?
Ancor peggio, basta che un sindacato autonomo con pochissimi iscritti indìca qualche ora di sciopero e rimangano a piedi migliaia di passeggeri!
Non ci si rende conto che, molto spesso, per difendere i propri legittimi interessi, si ledono quelli di tante altre persone? E' sempre necessario rovinare le giornate di migliaia di persone per ottenere qualcosa?
E poi, io non ero ancora iscritto a giugno, quindi dico ora il mio commento sullo sciopero di AZ: se uno lavora in un'azienda già sull'orlo del fallimento, quanto gli conviene decidere di bloccare l'attività della sua azienda in modo imprevisto e prolungato? Non pensa ai danni d'immagine dell'azienda stessa, con conseguente perdita di fiducia dei clienti? Non pensa ai possibili risarcimenti che l'azienda dovrà sborsare? Non pensa che, così facendo, invece di salvare il lavoro di alcune centinaia di dipendenti, potrebbero far fallire l'azienda e, quindi, far perdere il posto a TUTTI?
I loro stipendi non vengono pagati forse dagli stessi passeggeri? Quanti clienti avrà perso l'azienda per cui lavorano grazie a quei giorni di astensione dal lavoro assolutamente a sorpresa?
Sono solo alcune domande per far riflettere!
Ciao!
Pier