1° Dicembre, giornata mondiale di lotta all'AIDS, il Ministro della salute Sirchia ha escluso i gay dalla campagna di prevenzione dell'Aids attualmente in corso. I Radicali di sinistra: il silenzio uccide


Con una decisione che ha dell'incredibile, il Ministro della salute, Girolamo Sirchia, ha escluso il target dei cittadini omosessuali dalla campagna ministeriale di prevenzione dell'Aids. Si tratta di un caso storico, denunciano i Radicali di sinistra, perché per la prima volta, da quando negli anni '80 è scoppiata anche in Italia l'emergenza Aids, la campagna ministeriale per la prevenzione della malattia non prevede il target specifico delle persone omosessuali.
I Radicali di sinistra condannano duramente la decisione miope, ricordando che quella in corso è la prima campagna organizzata dal Ministero della Salute da quando si è insediato l'attuale Governo.
La precedente risale infatti al Ministero di Rosi Bindi ed è partita nel 2000 e il vuoto d'informazione operato dal Governo Berlusconi sull'aids è il responsabile dei dati disastrosi che dimostrano un'aggravamento delle infezioni.
Secondo il Rapporto semestrale dell'Istituto Superiore di Sanità, nel primo semestre 2003 i nuovi casi di Aids registrati, dovuti a rapporti omosessuali, sono stati 84, il 18% del totale. Nel corso degli anni '90 la percentuale era scesa al di sotto del 15%. I nuovi casi di Aids dovuti a diffusione per via eterosessuale (41,1% vs il 38,5 del 2001-02). I risultati conseguiti con un grande sforzo di informazione e sensibilizzazione della popolazione glbt, diffondendo pubblicazioni, distribuendo profilattici gratuitamente, promuovendo una sessualità consapevole e protetta rischiano di essere vanificati dalle posizioni razziste e preconcette di questa maggioranza.


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