Una volta la Svizzera era il modello culturale e politico a cui guardava la Lega.Adesso sembra proprio che gli orizzonti geografici, e sopratutto etnici, siano cambiati....
Dal Corriere di oggi.
DOPO L’OFFERTA DEI LUMBARD
La Mussolini: io nella Lega del Sud? Non è malaccio
Quasi nessuno qualche giorno fa aveva dato troppo peso a Mario Borghezio quando aveva indicato Alessandra Mussolini come ideale leader di una «Lega del Sud». Poi l’altro ieri l’idea è stata rilanciata da Gianpaolo Gobbo, sindaco del Carroccio a Treviso. E lei, la «nipote del duce», non ha risposto con una risata, smentendo tutto. Anzi, intervistata oggi dal Corriere del Veneto , dorso regionale del Corriere della Sera , dopo aver precisato che «per il momento è una battuta politica», aggiunge però che «non è malaccio l’idea di un movimento federalista per il Sud».
E ancora: «È un progetto che apprezzo e che ha qualche fondamento di verità». Insomma, niente di concreto, ma neanche una semplice provocazione. All’operazione sta lavorando Giacomo Chiappori, ex parlamentare leghista, ligure ma che per quindici anni ha lavorato al Sud. È lui l’uomo incaricato di esportare il «bossismo» nel Mezzogiorno attraverso l’«Alleanza federalista».
E che, sin da quando frequentava Montecitorio, è in buoni rapporti con la Mussolini. «Lei firmò la mia proposta di legge sulla castrazione chimica contro i pedofili, e io aderii al suo progetto contro la pedopornografia su Internet». Della parlamentare appena fuoriuscita da An dice che «è stata tradita nei sentimenti», ma aggiunge che i leghisti non sono lì per «raccogliere i cocci». Porte aperte, anzi apertissime, «ma se Alessandra vuole avvicinarsi a noi - puntualizza Chiappori - deve dire chiaramente che il federalismo è una cosa seria». Quel cognome così ingombrante, invece, non fa paura ai bossiani, che comunque ancora si muovono senza avere ottenuto l’imprimatur dal Senatùr.
«Non possiamo inchiodarla al suo nome e alla sua storia - dice Borghezio -. Ma la sua verve , la sua simpatia rappresentano l’anima vera del Sud, la genuinità di queste popolazioni che sono naturaliter portate al federalismo. Al di là delle polemiche di questi giorni, Alessandra potrebbe essere una figura carismatica».
E Chiappori aggiunge che fu proprio lei «a far cantare a Napoli Bossi». Febbraio 2001, in pizzeria il Senatùr intonò Maruzzella . Ma, vista l’accoglienza non proprio calorosa di una parte dei napoletani, dovette rinunciare al giro nei vicoli e alla programmata distribuzione di babà.