Pulizia etnica?
No. Pulizia politica. Tant'è che in Istria e Dalmazia rimasero decine di migliaia di cosiddetti italiani (in realtà le genti di quelle regioni non hanno niente a che vedere con la tipologia "italiana" nè per cultura nè per storia). Comunisti o apolitici. E a questi "italiani" nessuno torse un capello.
Furono colpiti solo gli "italiani"?
No, nelle foibe ci finirono gli avversari politici o presunti tali.
Istro-veneti
Sloveni
croati
tedeschi
serbi
ungheresi
ed alcuni soldatoi alleati.
Il nemico principale della pulizia politica furono ovviamente i fascisti. Dal 1921/22, inizio in quelle regioni una spietata opera di "italianizzazione".
Tutto ciò che era slavo e non solo(...) fu bandito: toponimi, cognomi, centri di cultura, giornali, scuole etc.
Ci furono centinaia di assassinati e desaparicidos. Migliaia di istro-croati e sloveni dovettero lasciare i propri paesi e le proprie case.
Con l'inizio della 2a GM. La furia omicida italiana si scatenò.
Furono costituiti campi di concentramento dove furono rinchiusi civili sloveni, croati, serbi, montenegrini.
Decine di miglia furono i morti.
In Kosovo, bande di albanesi, aizzati dagli italiani davano la caccia ai serbi...
Qusti comportamenti da "brava gente", furono notati dagli Alleati che stilarono una lista con un migliaio di nomi di criminali di guerra italiani, da impiccare a guerra finita.
Ma, molto, italianamente, l'8 Settembre, con un salto mortale doppio carpiato, l'Italia si schierò con gli Alleati. E così, i criminali se la cavarono.
Alcune noterelle gustose sull'italianizzazione dei cognomi.
Rok Nereo-Rocco Nereo: da austro-ungarico diventò siculo.
Molti ungheresi divennero sardi.
Lojk divennero Loi.
Kocevar, Cocevari.
Seidl (tedesco) divenne Saidelli...
e così via.