Originariamente Scritto da
Martha
E' vero: anche i Santi hanno avuto le loro brave tentazioni...
La frase è di Sant'Agostino, sì...
L'episodio è raccontato dallo stesso Santo nelle Confessioni, ed è legato al periodo della sua difficile e travagliata conversione, quando era ancora troppo schiavo del peccato e delle passioni e, pur desiderando cambiar vita, non voleva abbandonare completamente il male, per cui pregava, sì, Dio di liberarlo dall'impurità, ma in cuor suo chiedeva e si augurava che ciò non avvenisse troppo presto... "ed ancora rimandavo...", "ed io, miserabile fin dall'adolescenza, anzi, miserabile proprio al principio dell'adolescenza ti avevo domandato anche la castità, ma in questi termini: Dammi castità e continenza; non però subito subito. Avevo timore di essere tosto esaudito, di essere tosto guartito da quel morbo di concupiscenze che preferivo saziare che spegnere." (Confessioni, Libro VIII, Cap. VII)
Tale "preghiera" era quindi il frutto di una volontà ancora troppo debole... una sorta di pigrizia spirituale di cui soffrono tutte le anime che, troppo legate alle passioni e alle cose materiali, devono imparare ad elevarsi a Dio e alle cose celesti, e ad abbandonare le vecchie abitudini...
Lo stesso Sant'Agostino dice: "Così io avevo coscienza che miglior cosa era quella di abbandonarmi al tuo amore che non cedere alla mia passione; ma il primo sentimento mi garbava, mi attirava, il secondo mi dava una soddisfazione che mi legava" e ancora: "Mi era chiaro che dicevi il vero; convinto di questa verità non avevo proprio nulla da opporre, se non queste parole piene di pigrizia e di sonno:Or, or; sì, ora; aspetta ancora un poco! Ma l'or ora non aveva mai ora, e l'aspetta ancora un poco si trascinava in lungo". (Confessioni, Libro VIII, Cap. V)