Roma, 8 dic. (Adnkronos) - E' polemica sulla discussione a 'Domenica In' in tema di fecondazione medicalmente assistita.
''E' chiaro che dopo la battuta di Andreotti che ha definito la trasmissione di Bruno Vespa 'Porta a Porta' la terza Camera, ora si vuole trasformare 'Domenica In' nella quarta'' afferma il deputato di Fi, Francesco Giro. ''Questo e' l'effetto di una tv sovrabbondante, che svolge il suo compito a volte con grande serieta' ma spesso con foga predicatoria. A Bonolis piace giocare il ruolo del predicatore ma non sempre ne ha le qualita' adatte e combina pasticci'' dice Giro.
Per Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di An e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai, ''e' di una gravita' inaudita quanto accaduto ieri a 'Domenica In', dove Bonolis, per parlare della legge sulla procreazione assistita all'esame del Senato, invece di invitare favorevoli e contrari al provvedimento garantendo obiettivita' e pluralismo, ha convocato in studio cinque persone contrarie alla legge, che ne hanno detto peste e vituperie, e nessuno che fosse a favore. Una vera e propria imboscata''. Bonatesta chiede che ''Bonolis, gli autori di 'Domenica In' e lo stesso Fabrizio Del Noce, responsabile di quanto viene mandato in onda sulla rete da lui diretta, vengano convocati immediatamente in Vigilanza, a rendere conto del loro inconcepibile comportamento''.
Dello stesso tenore il commento del senatore Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia e vicepresidente della consulta etico-religiosa del partito. ''E' vergognoso che un contenitore familiare seguitissimo come 'Domenica In' si sia prodotto in un vero e proprio atto di killeraggio contro la verita' e contro la legge sulla procreazione medicalmente assistita all'esame del Senato, affermando l'esistenza di un inesistente diritto al figlio e facendo un'opera di autentica malainformazione'' dichiara Pedrizzi in una nota. ''Bonolis, invece di entrare a gamba tesa in questioni piu' grandi di lui -aggiunge il senatore- torni alla tv delle tette e dei culi, che fa meno danni''.
Un affondo a Bonolis arriva anche dal senatore del'Udc, Maurizio Ronconi. ''Il Cda Rai e il direttore generale facciano sapere al piu' presto come pensano di riparare alla disinformazione operata da Bonolis a 'Domenica In' sulla procreazione assistita'' afferma Ronconi in una nota. ''Il tentativo operato e messo in atto da Bonolis -aggiunge- e' ancor piu' grave e assume un chiaro significato di dispregio nei confronti dei parlamentari che proprio in questi giorni al Senato stanno invece approvando la legge. E' un tentativo di intimidazione che accomuna tutti i favorevoli alla legge in un oscurantismo e anti femminismo davvero inquietante. Pero' -conclude Ronconi- c'e' un limite a tutto ed essendo la legge argomento in corso di dibattimento al Senato chiederemo al presidente Pera di farsi garante e interprete della liberta' di giudizio dei senatori chiedendo personalmente in merito al servizio televisivo pubblico una definitiva contro-informazione''.
Fuori dal coro l'ex parlamentare di An, Alessandra Mussolini, che difende Bonolis. ''I piccoli Torquemada vogliono Del Noce e Bonolis di fronte alla commissione di vigilanza Rai, mentre gia' corre voce che a Saxa Rubra stiano cominciando ad ardere i primi roghi sui quali far bruciare le streghe della libera informazione'' dice la Mussolini in una nota e aggiunge: ''Si invoca la censura televisiva per impedire che la gente venga a conoscenza di un progetto di legge che se approvato nella attuale formulazione azzerera' la possibilita' di mettere al mondo dei figli ed esporra' a gravi rischi di salute la donna. Se i sostenitori di questa legge sbagliata fossero in buona fede non avrebbero paura di informare i cittadini. I commenti sprezzanti che invitano Bonolis ad occuparsi esclusivamente di trattare parti anatomiche femminili -conclude- denotano un sentimento morboso e allo stesso tempo di rifiuto nei confronti del corpo della donna, che trova in questa legge una chiara applicazione''.
Difende il programma anche il diessino Giuseppe Giulietti. Ieri a ''Domenica In'' si e' verificato l'''ennesimo caso di intolleranza'' afferma Giulietti. ''Stiamo passando dalla lista di proscrizione dei soggetti sgraditi a quella degli argomenti sgraditi. Mi domando -aggiunge- se non se ne fosse parlato ieri sera, se Bonolis non avesse aperto quello spazio, in quale altro luogo sarebbe oggi garantito un confronto serio, rigoroso, tra tesi contrapposte, su temi delicati come questo?''.

Molte le opinioni dunque, avrà fatto bene? Avrà fatto male? Ai posteri l' ardua sentenza...io come primo, mi "limito" a dire che la televisione dovrebbe occuparsi di ben altro e soprattutto non dovrebbe favorire in nessun modo la politica facendo pubblicità a leggi e compagne.
Un saluto.
Tullio