Ciao a tutti,

Volevo fare qualche riflessione sulla condizione del pilota civile in questo periodo. Attualmente, ogni buon pilota che si rispetti si lamenta di qualcosa, dal Comandante pronto per la pensione al giovane brevettato con tutte le carte in regola per fare questo lavoro. Perchè ? Ognuno ha i suoi motivi, e sono diversi, ma credo che un motivo unisca tutti : l'esigenza di essere tutelati.
Come si diventa piloti in Italia oggi ? Semplice : Aeronautica Militare o brevetti a pagamento. La prima soluzione è sicuramente la piu ambita, ma proprio tutti hanno le carte in regola per fare il pilota militare ? Forse un non idoneo al volo militare puo essere un ottimo pilota civile. In questo caso che si fa ? Si tirano fuori i soldi e ci si paga il brevetto, i tanti brevetti e si entra in un tunnel pieno di ostacoli con pochissimi appigli nel caso qualcosa dovesse andare storto. Bene, si fa cosi da sempre. Ora mi chiedo : perchè, in altri paesi, lo Stato mette a disposizione vere e proprie accademie per piloti,controllori e ingegneri civili (vedi l'Ecole Nationale de l'Aviation Civile in Francia) ? E' pura follia d'oltralpe ? Questo genere di strutture, alle quali si accede con concorsi molto impegnativi, assicurano una preparazione globale agli studenti, sono formati come piloti o controllori e ottengono anche un diploma di laurea in ingegneria aeronautica. Il tutto a spese dello Stato. E qui arriviamo al punto fondamentale : se lo Stato ha ancora un minimo di intervento nella formazione dei piloti, le compagnie aeree non possono riuscire a spremere finanziariamente gli aspiranti piloti poichè alcuni non hanno sborsato un centesimo per i brevetti. Ovviamente questo discorso non vale per coloro che sono passati dagli aeroclub o le scuole private, ma la presenza di una minoranza di piloti finanziati dallo Stato tutela indirettamente anche gli altri.
Considerato che in Italia tutto questo non c'è e quindi se vuoi diventare pilota, abbandonati i pensieri militari, devi pagare. Non c'è nulla di strano, si paga anche l'Università. L'unica differenza è che in un paniere di piloti nel quale il management di una compagnia deve scegliere il suo organico, c'è ancora tanto da spremere perchè fatto 30... e quindi si parte con la richiesta di Type Rating obbligatorio per poter almeno risultare simpatico alle selezioni (oggi non sono piu i 20 milioni del citation di qualche anno fa, ma 50 o 60 per un 80, 737, 320 ecc..). E le ore ? Bhè un bel pacchetto 100 ore a 50 milioni farebbe comodo sul CV.
Quando finalmente tutto il succo è stato ricavato, si puo parlare di selezioni. Ora, se Bin Laden combina qualche altro casino ci dispiace, almeno ti sei divertito quelle 100 ore.
Quindo dove porta tutto cio ? Porta a un punto di scelta : se accetti di essere spremuto, non ti preoccupare, c'è chi lo farà. Se non lo accetti, sarà dura fare questo mestiere. Se hai investito 200 milioni per fare questo mestiere puoi fare solo questo, altrimenti puoi fare un altro lavoro ma non hai nessuna qualifica supplementare data da questo investimento in altri campi lavorativi.
Conclusione : Essere tutelati significa assumersi le responsabilità dei propri investimenti, ma avere la possibilità di fare un concorso per farti finanziare dallo Stato la tua professione. Se poi il concorso va male, mano al borsellino. Ma perchè essere obbligati, senza poter scegliere, di dover pagare ?
Questo è solo un mio pensiero, e sono il primo ad accettare di essere spremuto da una compagnia aerea... ma c'è modo di rifiutarsi ?