Baghdad in piazza contro il terrore e Saddam


Circa diecimila persone hanno manifestato per le vie della capitale irachena, al grido "no al terrorismo, sì alla pace". Tra la folla membri di partito, studenti e gruppi tribali.


BAGHDAD - Chi la racconta, la definisce la più possente manifestazione svoltasi a Baghdad negli ultimi mesi. Un corteo “contro i media arabi, contro l’interferenza dei Paesi vicini, contro la dittatura, l’oppressione e contro il Baath e Saddam Hussein”. Ieri nella capitale irachena “oltre diecimila persone” sono scese in piazza, spontaneamente, per dire “no” alla sopraffazione dei dittatori.

La protesta è raccontata da un diretto protagonista, in uno dei blog che punta i riflettori sul dopo-Saddam. Attraverso “Healingiraq.com ” scopriamo i dettagli della manifestazione: partenza da piazza al-Fatih, di fronte al teatro nazionale iracheno. Tra la folla: i rappresentanti di vari partiti, organizzazioni, gruppi tribali, studenti, in marcia al grido di “No, no al terrorismo, sì, sì alla pace”. A nulla sarebbe valso il tentativo di qualcuno, tra la folla, di mandare all’aria la protesta. Il duro “no all’occupazione americana” non ha trovato molti proseliti. In testa al gruppo Tawfiq al-Yassiri, del comitato popolare anti-terrorismo, che ha organizzato la marcia. Baghdad si è fermata per tre ore, e questa volta non per un attacco terroristico.

Le notizie che arrivano quotidianamente dal Paese, teatro di una pesante guerriglia, dimostrano come l'odio anti-americano sia diffuso. Ma la marcia di ieri è il segno che gli iracheni non sono tutti insoddisfatti del nuovo corso delle cose. Anche a Bassora, d'altra parte, la gente è scesa in piazza per dire "no" al terrorismo.