Veniamo da mesi di lotte politiche e sociali in cui il pacifismo è diventato elemento di costruzione di un movimento che ha saputo proporre politiche di alternativa reale, sia a livello internazionale sia a livello locale.
... il pacifismo è diventata la gabbia di un movimento che non ha saputo proporre alcuna politica di alternativa reale, sia a livello internazionale che locale.
Pensare oggi che la soluzione al conflitto in Iraq sia nella lotta armata contro gli occupanti ci porterebbe lontano dall’obiettivo della pace e porterebbe il Medio-Oriente in un circolo vizioso fatto di conflitti senza fine: diventa fondamentale oggi invece chiedere a gran voce il ritiro di tutte le truppe di occupazione per avviare un processo di pace che veda nelle popolazioni irakene, e non nelle multinazionali della ricostruzione, il soggetto di riferimento.
Questa è la dimostrazione degli effetti negativi del pacifismo no-global. Non riconoscere la Lotta armata come soluzione al problema dell'occupazione imperialista statunitense e semi-europea.
Chiedere a gran voce a chi? Se non bastano milioni di persone scese nelle piazze del mondo contro la guerra imperialista, figuriamoci se ora cambierà qualcosa.
Il processo di pace, ma che buffoni... magari con l'aiuto dell'ONU, cioè degli USA, ma non con i dollari dello Stato americano. Questa posizione è la stessa dei diessini, identica.
Il soggetto di riferimento non sarà mai padrone del proprio futuro se non libererà con le proprie forze, quindi con la resistenza armata gli occupanti.
Con un’altra mossa astuta gli organizzatori della manifestazione stanno tentando di ridare vigore ad una destra che da tempo pensavamo di aver cancellato: è quella di Stefano Delle Chiaie (sottoscrittore dell’appello) e dei silenzi sulla strage di Bologna e delle amicizie con Licio Gelli e la P2.
E' chiaro no? Meglio di così. Tutto collegato. Perchè non inserire anche il tesoro di San Gennaro? Oppure l'Acqua Bomber, tanto va di moda.. e siccome i giovani comunisti di Perugia sono dei modaioli frikkettoni, non bisogna stupirsi.