Come già sostenni tempo fa, secondo me l'indipendentismo non deve essere "di parte" (intendendo come parti la destra o la sinistra), inquanto deve coinvolgere ogni sfera socio-culturale e di pensiero del popolo che pretende di avere l'indipendenza. Insomma un movimento indipendentista deve essere aperto a ottenere sostegno da ogni gruppo sociale. L'indipendenza deve essere il fine primo. Non è fisiologicamente possibile la nascita un movimento indipendentista per esempio sardo che dica "ayò italianus, benneis inòi/sù italiani venite qui"!
Un popolo, una nazione DEVE essere formata da tante linee di pensiero, un movimento indipendentista deve rappresentare la volontà di un popolo, di una nazione, non solo di una parte!
Morale della favola: solo dopo l'indipendenza ci si può permettere il lusso di scannarsi tra destri e sinistri, prima di ciò, l'imperativo è l'unione.
Noi sardi per lo meno la pensiamo così!
Per questo tra di noi (non solo in politica indipendentista, ma anche in tutte le occasioni della vita che necessitano di coesione, per esempio anche i soldati de "Sa brigada Thathari"/"La brigata Sassari" lo usano) si usa il saluto FORTZA PARIS! che in italiano suonerebbe circa come "Avanti insieme!" oppure "Forza uniti!"
Non so perchè ma non posso votare, mi escono direttamente i risultati...
...comunque se per il vincolo di "stranieri" non posso mettere movimenti SARDI, per istinto ne menzionerei uno CORSO...
Per non scomodarmi, ho scelto una nazione talmente lontana e straniera, che dalla mia patria è raggiungibile in meno di un'oretta di traghetto...
FORTZA PARIS!
Cristianu