IL nuovo governo di coalizione fra democristiani e liberali dovrebbe scegliere una nuova linea su un vecchio tema di politica estera che per anni ha diviso profondamente la Germania dall'Italia. Angela Merkel e il leader liberale Guido Westerwelle secondo le anticipazioni del settimanale Spiegel rinuncerebbero alla battaglia per un seggio permanente tedesco al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Al posto di un seggio nazionale (che sarebbe stato assegnato con l'allargamento dei seggi permanenti anche a Brasile, India e Giappone), Berlino rilancerebbe la battaglia per un seggio permanente assegnato all'Unione europea, una richiesta che da anni è proprio quella sostenuta dalla diplomazia e dai vari governi italiani di centrodestra e di centrosinistra.

Se le anticipazioni dello Spiegel fossero vere, l'accordo Merkel-Westerwelle conferma che la battaglia per il seggio nazionale in qualche modo era diventata una battaglia dei socialdemocratici: lanciata ai tempi in cui Gerard Schroeder era cancelliere, è stata portata avanti da Steinmeier al ministero degli Esteri, con il sostegno poco convinto della Cancelliera e della stessa Cdu. Westerwelle, al contrario, da anni è teorizzatore di una politica di rafforzamento dell'Unione europea che non faccia perno soprattutto sui governi nazionali "Per me in Europa la Francia conta quando il Lussemburgo", dice il giovane leader liberale che potrebbe essere nuovo ministro degli Esteri della coalizione.

Alla Farnesina, complice il week end che tiene chiusi gli uffici del governo a Roma e Berlino, per ora nessuno commenta le anticipazioni dello Spiegel. Ma il ministro Franco Frattini ha già preparato segnali dal lanciare nel tentativo di riprendere in Europa una forte collaborazione Italia - Germania, collaborazione che fino ad oggi era stata bloccata proprio dalla disputa sul seggio all'Onu.
Spiegel, la Germania rinuncia alla battaglia per il seggio al Consiglio di sicurezza Onu - esteri - Repubblica.it