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Risultati da 51 a 57 di 57
  1. #51
    Paul Atreides
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    Predefinito

    In origine postato da wilhem
    L'abissale ignoranza sarà la tua, le potenze dell'intesa considerarono Brest-Litovsk come un tradimento e non solo appoggiarono le forze anti-bolsceviche ma inviarono contingenti militari al fine di alimentare la guerra civile, soprattutto nel Nord della Russia e nella zona del Don dove appoggiavano monarchico-conservatori e bianchi.

    Nel trattato di B.-L. la Russia dovette rinunciare a 1/4 dei territori europei dell'ex-impero russo accettando le condizioni dei tedeschi.
    Fai davvero simpatia con la tua ignoranza [presuntuosa]

    1) perché mai l'Intesa doveva considerare un ''tradimento'' il trattato se a siglarlo era stato non il regime degli zar, ossia il vecchio alleato, ma un regime rivoluzionario nuovo di zecca?

    2) il trattato fu abolito, ovviamente, per togliere alla Germania i vantaggi territoriali avuti con Brest-Litovsk. Questo lo capirebbe anche un bambino

    3) con l'abolizione del trattato, paradossalmente, l'Intesa rimettendo in gioco tutte le frontiere orientali, creava una situazione più favorevole all'Urss. E infatti la successiva linea Curzon fu il tentativo di mettere un pò d'ordine all'Est

    4) l'appoggio fornito ai controrivoluzionari non ha niente a che fare con la pace di Brest-Litovsk

    5) le condizioni di pace imposte all'URSS sono la più chiara dimostrazione che i primi ad avere tutto l'interesse a revisionare la situazione creatasi con Brest-Litovsk erano proprio i bolscevichi

  2. #52
    Paul Atreides
    Ospite

    Predefinito

    In origine postato da wilhem
    cmq imperialismo significa oprattutto superamento dei limiti degli Stati nazionali da parte del capitale, significa estensione e aggravamento dell'oppressione nazionale, i bolscevichi non hanno fatto questo
    A me pare che l'imperialismo, vulgata Wilhelm [quindi da prendere con le molle, of course], includa ''estensione e aggravamento dell'oppressione nazionale''.

    I bolscevichi hanno fatto esattamente questo, in perfetta continuità con lo zarismo.

    Non a caso, sia nel 1918 che nel 1989, la reazione delle nazionalità oppresse è stata la stessa: sganciarsi. Solo che nel '18 col boia Lenin la cosa risultò, come dire, impossibile...Alla faccia dell'autodeterminazione dei popoli

  3. #53
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    In origine postato da Paul Atreides
    Fai davvero simpatia con la tua ignoranza [presuntuosa]

    1) perché mai l'Intesa doveva considerare un ''tradimento'' il trattato se a siglarlo era stato non il regime degli zar, ossia il vecchio alleato, ma un regime rivoluzionario nuovo di zecca?

    2) il trattato fu abolito, ovviamente, per togliere alla Germania i vantaggi territoriali avuti con Brest-Litovsk. Questo lo capirebbe anche un bambino

    3) con l'abolizione del trattato, paradossalmente, l'Intesa rimettendo in gioco tutte le frontiere orientali, creava una situazione più favorevole all'Urss. E infatti la successiva linea Curzon fu il tentativo di mettere un pò d'ordine all'Est

    4) l'appoggio fornito ai controrivoluzionari non ha niente a che fare con la pace di Brest-Litovsk

    5) le condizioni di pace imposte all'URSS sono la più chiara dimostrazione che i primi ad avere tutto l'interesse a revisionare la situazione creatasi con Brest-Litovsk erano proprio i bolscevichi
    L'Intesa lo considerava un tradimento per le concessioni fatte ai tedeschi

    l'appoggio militare alle forze controrivoluzionarie è legato anche a questo.

    Chiaramente la Russia dopo le concessioni fatte col trattato per salvare la pace di Brest-Litovsk trasformando la guerra imperialista in rivoluzione e salvando lo stato socialista era legittimato a ripjarsi qualcosa visto che il trattato era stato eliminato, e che la Russia era stata aggredita deliberatamente dai polacchi nella primavera del '20 ( in ogni caso la Polonia con la pace del marzo '21 era stata accontentata con l'inclusione di zone della Bielorussia e dell'Ucraina)

  4. #54
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    Predefinito

    In origine postato da Paul Atreides
    A me pare che l'imperialismo, vulgata Wilhelm [quindi da prendere con le molle, of course], includa ''estensione e aggravamento dell'oppressione nazionale''.

    I bolscevichi hanno fatto esattamente questo, in perfetta continuità con lo zarismo.

    Non a caso, sia nel 1918 che nel 1989, la reazione delle nazionalità oppresse è stata la stessa: sganciarsi. Solo che nel '18 col boia Lenin la cosa risultò, come dire, impossibile...Alla faccia dell'autodeterminazione dei popoli
    Sull'analisi dell'imperialismo è vulgata Lenin (non Wilhelm) da più parti riconosciuta come una buona analisi dell'imperialismo.

    Nel '18 il boia Lenin affrontava una situazione nazionale e internazionale un pò incasinata, non credo sia proprio facile gestire una rivoluzione nel paese più grande del mondo.

    E che con Stalin abbia avuto delle derive imperialiste non lo metto in dubbio, non devo mica giustificare nessuno.

    Per il resto per me l'Urss da Kruscev in poi a parte qualche ripresa qua e là vale zero.

  5. #55
    Orazio Coclite
    Ospite

    Predefinito Scrive Fulvio Grimaldi...

    Dal blog di Fulvio Grimaldi, http://mondocane.splinder.it/ :

    domenica, dicembre 14
    Da: Fulvio Grimaldi
    Data: Saturday, December 13, 2003 18:156
    Oggetto: antiamericanisti al palo
    FLOP!!!
    nella lingua dei padri: FIASCO!!!
    nella lingua dei figli: TOPPATA!!!
    MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI BEN 50 (CINQUANTA) PARTECIPANTI!!!
    E' con soddisfazione del tutto politica, ma anche
    malignamente corporea, che vi comunico, credo per primo (è di competenza,
    visto che siamo stati i primi a denunciare e smascherare l'operazione e a
    farci bersagliare, mai da argomenti, sempre da falsità, menzogne e ingurie),
    il totale fallimento dell'operazione "13 dicembre: con la resistenza irachena".
    Per la verità, in cambio di questo esito vittorioso del nostro lavoro, mi
    sarei preso anche il
    doppio delle camionate di sciocchezze assai impure che la triplice
    Preve-Pasquinelli-Mazzei del campetto perugino mi ha riservato in mesi e
    mesi di lavoro, evidentemente tutto sprecato a neutralizzare la grandinata
    di verità che gli abbiamo fatto arrivare addosso.
    Sono contento per la resistenza irachena, che rischiava lo sputtanamento per
    l'accostamento con fascisti e nazisti, alla grande sfruttato dai media di
    regime e di criptoregime, intenti a fornire la massima pubblicità alla
    disperata impresa di mescolare l'oro col piombo, alcuni compagni in buona
    fede, o quanto meno confusi, e un bel florilegio di neonazisti,
    comunitaristi, euronazionalisti in servizio permanente effettivo, adunatisi
    sulla logora piattaforma ideologica del superamento della dicotomia
    destra/sinistra, della lotta di classe, del presunto svaporamento del
    comunismo, indicato esclusivamente nei panni di D'Alema e Fassino. Sono
    contento per la resistenza irachena, resistenza di popolo che si riconosce
    nella sua direzione e che gli antiamericanisti volevano sostituire con
    screditati personaggi di nessunissima credibilità che spudoratamente
    volevano accreditare un'"altra", inesistente resistenza irachena, voluta da
    nessuno se non, probabilmente, dai servizi imperialistici.
    Il grandioso seminario di intelletti ecumenici si è risolto in un
    chiacchiericcio incoerente
    nell'Istituto Galileo Galilei,di ben 50 PARTECIPANTI. Il penoso manipolo
    ha di conseguenza rinfoderato le spade e i manganelli
    ha rinunciato al "concentramento" in Piazza Barberini e al presidio
    all'ambasciata USA ed è risalito in disordine sui treni e sulle automobili
    con cui era disceso con orgogliosa sicurezza. PATATRAC!
    Il campetto tornerà alle sue dimensioni di gruppuscolo eclettico e aperto a
    qualsiasi commistione pur di emergere dal suo provinciale minoritarismo e
    dalla sua ineffettualità. Forse li rivederemo sfilare, come a Camp Darby, in
    12 (dodici) con caschetto giallo da edile in testa e manico di piccone in
    mano. Ed è giustizia storica e rivoluzionaria
    che le scalate a obiettivi spuri e fuorvianti finiscano nel ridicolo.
    A noi tutti il compito di impegnarci a fondo nelle varie fasi della
    mobilitazione per la liberazione dell'Iraq, che culminerà nell'evento
    mondiale del 20 marzo, proposto da tempo dai compagni USA.
    Compagni, se i sogni muoiono all'alba, le minchiate muoiono alle cinque di
    sera.
    Hasta siempre.
    Fulvio

  6. #56
    email non funzionante
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    Predefinito Re: Scrive Fulvio Grimaldi...

    In origine postato da Orazio Coclite
    Dal blog di Fulvio Grimaldi, http://mondocane.splinder.it/ :

    domenica, dicembre 14
    Da: Fulvio Grimaldi
    Data: Saturday, December 13, 2003 18:15:36
    Oggetto: antiamericanisti al palo
    FLOP!!!
    nella lingua dei padri: FIASCO!!!
    nella lingua dei figli: TOPPATA!!!
    MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI BEN 50 (CINQUANTA) PARTECIPANTI!!!
    E' con soddisfazione del tutto politica, ma anche
    malignamente corporea, che vi comunico, credo per primo (è di competenza,
    visto che siamo stati i primi a denunciare e smascherare l'operazione e a
    farci bersagliare, mai da argomenti, sempre da falsità, menzogne e ingurie),
    il totale fallimento dell'operazione "13 dicembre: con la resistenza irachena".
    Per la verità, in cambio di questo esito vittorioso del nostro lavoro, mi
    sarei preso anche il
    doppio delle camionate di sciocchezze assai impure che la triplice
    Preve-Pasquinelli-Mazzei del campetto perugino mi ha riservato in mesi e
    mesi di lavoro, evidentemente tutto sprecato a neutralizzare la grandinata
    di verità che gli abbiamo fatto arrivare addosso.
    Sono contento per la resistenza irachena, che rischiava lo sputtanamento per
    l'accostamento con fascisti e nazisti, alla grande sfruttato dai media di
    regime e di criptoregime, intenti a fornire la massima pubblicità alla
    disperata impresa di mescolare l'oro col piombo, alcuni compagni in buona
    fede, o quanto meno confusi, e un bel florilegio di neonazisti,
    comunitaristi, euronazionalisti in servizio permanente effettivo, adunatisi
    sulla logora piattaforma ideologica del superamento della dicotomia
    destra/sinistra, della lotta di classe, del presunto svaporamento del
    comunismo, indicato esclusivamente nei panni di D'Alema e Fassino. Sono
    contento per la resistenza irachena, resistenza di popolo che si riconosce
    nella sua direzione e che gli antiamericanisti volevano sostituire con
    screditati personaggi di nessunissima credibilità che spudoratamente
    volevano accreditare un'"altra", inesistente resistenza irachena, voluta da
    nessuno se non, probabilmente, dai servizi imperialistici.
    Il grandioso seminario di intelletti ecumenici si è risolto in un
    chiacchiericcio incoerente
    nell'Istituto Galileo Galilei,di ben 50 PARTECIPANTI. Il penoso manipolo
    ha di conseguenza rinfoderato le spade e i manganelli
    ha rinunciato al "concentramento" in Piazza Barberini e al presidio
    all'ambasciata USA ed è risalito in disordine sui treni e sulle automobili
    con cui era disceso con orgogliosa sicurezza. PATATRAC!
    Il campetto tornerà alle sue dimensioni di gruppuscolo eclettico e aperto a
    qualsiasi commistione pur di emergere dal suo provinciale minoritarismo e
    dalla sua ineffettualità. Forse li rivederemo sfilare, come a Camp Darby, in
    12 (dodici) con caschetto giallo da edile in testa e manico di piccone in
    mano. Ed è giustizia storica e rivoluzionaria
    che le scalate a obiettivi spuri e fuorvianti finiscano nel ridicolo.
    A noi tutti il compito di impegnarci a fondo nelle varie fasi della
    mobilitazione per la liberazione dell'Iraq, che culminerà nell'evento
    mondiale del 20 marzo, proposto da tempo dai compagni USA.
    Compagni, se i sogni muoiono all'alba, le minchiate muoiono alle cinque di
    sera.
    Hasta siempre.
    Fulvio
    E non gliela regalate a grimaldtzion la tessera honoris causa di forza nuova, anno 2003/2004????
    Merita...merita.....

  7. #57
    Orazio Coclite
    Ospite

    Predefinito Re: Re: Scrive Fulvio Grimaldi...

    In origine postato da Capitano Nemo
    E non gliela regalate a grimaldtzion la tessera honoris causa di forza nuova, anno 2003/2004????
    Merita...merita.....
    Dici? secondo me invece sta bene dove si trova. Rinverdendo l'antica tradizione del giornalismo di sinistra, libero, indipendente, onesto e assolutamente non legato ad alcuna forma di strumentalizzazione (non prendetemi sul serio... ).
    Saluti.

 

 
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