Si discuteva tra amici di questo argomento tra il serio e il faceto: che ruolo rivestono i "sani" bestemmioni all'interno della tradizione e specificatamente delle lingue locali padane, cioè nel linguaggio del popolo? A fronte di esaltazioni apologetiche di presunte tradizioni "paolottiche" con relativi annessi e connessi si ragionava su un dato di fatto incontrovertibile (anche agli occhi dei novelli inquisitori da dopolavoro) ovvero che la bestemmia è parte integrante della società padana, la si ritorva puntualmente a livello popolare, il suo utilizzo “coniugata” nelle relative lingue locali è qualcosa di tradizionale. E’ innegabilmente una parte della società, una tradizione “speculare” a quella di croci e campanili e parimenti radicata…checchè se ne dica Che derivino dalla dura vita di campagna di una volta o meno, gli smoccolamenti sono davvero frequenti e anche caratteristici, penso solo alle “creazioni” del milanese oppure alle opere d’ingegno dei bestemmioni veneti o “peggio” ancora friulani.
Tutto politicamente scorretto, ovvio.