Questa estate il Paese quasi si è fermato dinanzi al caso Catania, col calcio professionistico che rischiava il blocco con ricorsi e contro ricorsi presso i vari Tar locali, con situazioni farsesche e imbarazzanti laddove un Tar bocciava quel che un altro aveva disposto. Un conflitto che rischiava di far saltare un giocattolo già piuttosto malconcio.
Il giudice Zingales del Tar di Catania non si limitò a chiedere la riammissione del Catania in serie B, ma lanciò dai giornali anche chiari avvertimenti agli organi federali. Carraro, finito nell'occhio del ciclone, con speculazioni di sorta inscenate anche da altri presidenti, era ritenuto il grande responsabile per tutti quei ricorsi che il Catania aveva perso presso i tribunali calcistici. Non potevano mancare i politici, con in testa il sindaco di centrodestra di Catania che, nel rispetto di una condotta bipartisan si "alleò" con l'ex sindaco ulivista Bianco. Per non parlare dei partiti: AN, trascinata dal "tifoso" Ignazio La Russa, non solo si limitò a giurare guerra al presidente federale, ma intimò chiaramente il Governo di prendere provvedimenti.
Ormai la bufera è passata, Carraro siede ancora sulla sua comoda poltrona di presidente della Figc, la serie B prosegue, frutto di un pastrocchio che ha voluto riammettere anche chi non ne aveva i diritti sportivi come la Fiorentina, Gaucci continua a ritenersi vittima di un complotto contro la sua famiglia e le sue varie squadre sparse per le varie serie professionistiche. Insomma tutto nella "normalità", con un piccolo sorprendente e ignorato particolare: Carraro aveva ragione e a sancirlo è stato il Consiglio di Stato che a distanza di qualche mese si è espresso sui ricorsi della Federcalcio dandole ragione. La materia doveva essere giudicata dal Tar del Lazio perché la sede federale è a Roma, quello catanese non aveva alcun titolo per intervenire.
Dopo mesi di insulti e proclami, con una Serie B che è stata stravolta e una A che sarà costretta a cambiare ampliando a 20 il numero di squadre della prossima edizione, nessuno ha ammesso che il tutto è frutto di ragioni pretestuose e infondate!
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