Osservatorio antifascista: ora e sempre Resistenza!

[S.P.Q.R.]

Originally posted by Marco Sferini
Bene fa il sindacato francese SNJ !!!!!!
E vai !!!!!!!!
E poi, chi ha mai detto di voler essere imparziale, ossia senza parte.
Noi siamo membri diretti o meno di un PARTITO, di un partito COMUNISTA, che rifiuta ogni logica di violenza sociale se non quella in risposta alla ferocia profittuale del capitalismo.

Quindi, se cerchi dell'imparzialità caro S.P.Q.R. valla a cercare in chi è ipocrita, perchè qui nessuno è e vuole essere imparziale.
Di certo non nella lotta contro il fascista Le Pen!

Marco

www.geocities.com/prcsvcentro

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tanto Le Pen non passerà !

TUTTI UNITI CONTRO IL FASCISMO !

Sicuro che Le Pen non passera ma non vedo il motivo di manifestare contro un risultato elettorale democraticamente conquistato

[Marco Sferini]

Ma io non manifesto contro un risultato elettorale democraticamente conquistato, bensì contro quello che Le Pen potrebbe divenire, ossia Presidente della Repubblica francese.

Questo è tutto.

Marco

[Felix (POL)]

NESSUN sondaggio da' Le Pen vincente alle presidenziali, quindi è sbagliato quel "potrebbe divenire".

Non ho mai avuto dubbi sulla "democraticità" della sx francese, solo da' fastidio la sua ipocrisia sfacciata: fa gazzara "in difesa della democrazia" quando invece sta facendo di tutto per pugnalare alla schiena la democrazia.

[Moro]

Originally posted by Marco Sferini

Alla sua base c'è e ci sarà sempre la cieca violenza contro chiunque non sia fascista.
Il nazismo ha una derivazione più complessa, meno piaciona del fascismo italiano, ma il suo distacco politico dalla "socialdemocrazia" non è repentino, è immediato. Solo nominalmente mantiene la parola "socialismo" nella dicitura del partito di Hitler.

Importante sottolineare che anche il comunismo non ha assolutamente niente in comune con la socialdemocrazia.
E ad onor del vero, la rivoluzione è violenza contro chiunque non sia comunista.
Bisogna andarci piano quando si parla di regimi. E le degenerazioni potrebbero anche essere il normale decorso, addirittura ovvio quando iniziano a sorgere i dissidenti.
Riflettiamo ragazzi, la democrazia non è poi tanto male.
Cordialmente.

[Roderigo]

Originally posted by Moro
Importante sottolineare che anche il comunismo non ha assolutamente niente in comune con la socialdemocrazia.
E ad onor del vero, la rivoluzione è violenza contro chiunque non sia comunista.
Bisogna andarci piano quando si parla di regimi. E le degenerazioni potrebbero anche essere il normale decorso, addirittura ovvio quando iniziano a sorgere i dissidenti.
Riflettiamo ragazzi, la democrazia non è poi tanto male.
Cordialmente.

1. Comunismo e socialdemocrazia hanno la stessa matrice ideologica e gli stessi referenti sociali. Anche oggi, in molti paesi i partiti che si ispirano ai due filoni sono spesso alleati.

2. La rivoluzione è un sovvertimento dell'ordine esistente.
Non è necessariamente violenta. Quando lo è, è spesso l'effetto, più che la causa, di una situazione violenta.

3. Sul fatto che la "democrazia", intesa come sistema pluralistico parlamentare, garante delle libertà civili e politiche, sia il meglio che c'è, è evidente. Ma questo sistema non è un regalo delle classi dirigenti, e non è neppure una conquista garantita una volta per tutte. Non mi riferisco solo ai pericoli di restaurazioni autoritarie, ma anche ai lenti e progressivi esautoramenti che avvengono con i trasferimenti di sovranità ad organismi sovranazionali non democratici, o con riforme istituzionali ed elettorali che privilegiano la governabilità, contrapponendola alla partecipazione ed alla rappresentanza. Oppure ancora, all'introdursi di concezioni duali del diritto, per esempio nei confronti degli immigrati extracomunitari.

R.

[Roderigo]

Originally posted by Erwann
Non per provocare, ma il comunismo non ha dato in sostanza gli stessi risultati?

Sul piano storico vi sono molte analogie, ma pure differenze.
Ma, per il comunismo vi è stata una contraddizione tra i fini e le realizzazioni. Il nazismo invece è stato coerente: ha dato quello che ha promesso.

R.

[Marco Sferini]

Un capovolgimento sociale ed economico è ovvio che non può avvenire in modo indolore, seppure si limitasse anche a semplici riforme strutturali, che la scienza marxista non contempla nell'additarci il comunismo come società dove l'umanità possa esprimersi completamente, senza essere più sfruttata da alcuno.
Da questo a definire il comunismo passibile di degenerazioni ce ne passa: anche perchè il comunismo è socialismo veramente concretato in un superamento del capitalismo, o altrimenti è solo una sterile dicitura, una maschera per regimi o meno che tutto possono essere tranne il volano per una società diversa da quella attuale.
In parole povere, non c'è comunismo senza democrazia e viceversa, come giustamente sottolineava Rosa Luxemburg.

Marco

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[Erwann]

Originally posted by Roderigo

Sul piano storico vi sono molte analogie, ma pure differenze.
Ma, per il comunismo vi è stata una contraddizione tra i fini e le realizzazioni. Il nazismo invece è stato coerente: ha dato quello che ha promesso.

R.

In che senso per il comunismo v'è stata contraddizione fra fini e realizzazioni?

[Felix (POL)]

Originally posted by Roderigo

Sul piano storico vi sono molte analogie, ma pure differenze.
Ma, per il comunismo vi è stata una contraddizione tra i fini e le realizzazioni. Il nazismo invece è stato coerente: ha dato quello che ha promesso.

R.

e questo sarebbe un merito per il comunismo (e un demerito per il nazionalsocialismo)???
Fino a prova contraria, e d'accordo col senso comune, la coerenza è meglio dell'incoerenza.

[soviet999]

Non è un merito per i regimi che hanno peccato di incoerenza, ma è una scusante per l'ideologia che loro si arrogavano di professare.
Ad ogni modo il nazismo sarà stato coerente, ma il fascismo italiano direi proprio di no!