La guerra Tremonti-Fazio sui cadaveri di Cirio e Parmalat?

[anton]

Che lungo l’asse Berlusconi-Bossi-Tremonti, il caso Cragnotti e il caso Tanzi siano soltanto dei pretesti per sferrare l’attacco finale alla Banca d’Italia. Cioé, l’attacco finale all’istituzione Fazio, che Geronzi rispetta e ammira.
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NUOVA AUTORITY........ OVVIAMENTE SENZA POTERI MA BEN FORAGGIATA E SCELTA TRA I PIù SUCCUBI DEI NOSTRI TIRAPIEDI .....NON CHE MAGARI SI METTA LA CONSOB IN CONDIZIONI DI FUNZIONARE CON LA MASSIMA EFFICIENZA..
SI CAMBIA TUTTO PER NON CAMBAIRE NINETE.... GIà ANDREOTTI QANDO DIVVENNE IMPROROGABILE METTERE UN CONTROLLO ALLA BORSA PER I CONTINUI SCANDALI.. SCELSE UN PERSONAGGIO TANTO ESOPERTO DI ECONOMIA CHE IN PRECEDENZA AVEVA FATTO SOLO IL BIGLIETTAIO DI UN CINEMA ROMANO DI PERIFERIA.. ORA PER FORTUNA LI SCELGONO ALMENO LAUREATI IN ECONOMIA E COMMERCIO..PARE

[MrBojangles]

Le distrazioni di Castelli
di Maurizio Chierici

Il ministro Castelli sapeva da ottobre: i suoi ispettori erano corsi a Parma mentre la procura di Firenze stava lavorando a due inchieste. Ma Giovanni Panebianco procuratore capo non è un giudice rosso, per usare il vocabolario del ministro. Ecco perché ha resistito sulla sua poltrona malgrado denunce e inchieste che hanno inquietato i magistrati Suchau e Fleurit.
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[Jackal]

Fazio, il completo blu, il panciotto d'ordinanza, il sigaro, la tranquil-
lità....che schifo e intanto oltre 100.000 investitori depredati brevi
manu, 37.000 dipendenti da (ri)sistemare, una figuraccia da fruga-
m***a che levati.

E lui dov'era ? A tener conferenze su patristica medievale...

Ma sparategli una buona volta (e alla schiena) !

[MrBojangles]

In Origine Postato da Jackal
Fazio, il completo blu, il panciotto d'ordinanza, il sigaro, la tranquil-
lità....che schifo e intanto oltre 100.000 investitori depredati brevi
manu, 37.000 dipendenti da (ri)sistemare, una figuraccia da fruga-
m***a che levati.

E lui dov'era ? A tener conferenze su patristica medievale...

Ma sparategli una buona volta (e alla schiena) !

E CHI ci metti, OGGI, al suo posto?

[MrBojangles]

«Dopo il crack più difficile attirare investimenti»

MILANO
«Devo confessare di non aver mai posseduto azioni in vita mia, ma dovendo scegliere negli ultimi anni non avrei avuto dubbi: Parmalat».
Il professor Victor Uckmar, noto fiscalista, inizia con un paradosso la sua ricognizione sulla vicenda che sta mettendo a soqquadro la finanza italiana e internazionale.
«Avrei comprato dei titoli Parmalat - spiega- perché girando per il mondo, dall’Argentina alla Russia, passando per il Canada, la avvertivo come un’azienda onnipresente, il marchio italiano che più mi dava l’idea di una presenza davvero multinazionale».
Quindi il suo sconcerto deve essere ancor più netto di fronte all’attuale catastrofe...

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[Barbanera]

In Origine Postato da MrBojangles
Le distrazioni di Castelli
di Maurizio Chierici

Il ministro Castelli sapeva da ottobre: i suoi ispettori erano corsi a Parma mentre la procura di Firenze stava lavorando a due inchieste. Ma Giovanni Panebianco procuratore capo non è un giudice rosso, per usare il vocabolario del ministro. Ecco perché ha resistito sulla sua poltrona malgrado denunce e inchieste che hanno inquietato i magistrati Suchau e Fleurit.
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Questa notizia mi ha lasciato senza fiato ... come al solito passerà inosservata ... ma possibile che un ministo incompetente ... come Castelli è stato scelto per dirigere un settore delicato del nostro paese?

B.

[MrBojangles]

In Origine Postato da Barbanera
Questa notizia mi ha lasciato senza fiato ... come al solito passerà inosservata ... ma possibile che un ministo incompetente ... come Castelli è stato scelto per dirigere un settore delicato del nostro paese?

B.

Barba; sei ingenuo.

E' stato scelto APPOSTA...

[MrBojangles]

In Origine Postato da cciappas
Che lungo l’asse Berlusconi-Bossi-Tremonti, il caso Cragnotti e il caso Tanzi siano soltanto dei pretesti per sferrare l’attacco finale alla Banca d’Italia. Cioé, l’attacco finale all’istituzione Fazio, che Geronzi rispetta e ammira.
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NUOVA AUTORITY........ OVVIAMENTE SENZA POTERI MA BEN FORAGGIATA E SCELTA TRA I PIù SUCCUBI DEI NOSTRI TIRAPIEDI .....NON CHE MAGARI SI METTA LA CONSOB IN CONDIZIONI DI FUNZIONARE CON LA MASSIMA EFFICIENZA..
SI CAMBIA TUTTO PER NON CAMBAIRE NINETE.... GIà ANDREOTTI QANDO DIVVENNE IMPROROGABILE METTERE UN CONTROLLO ALLA BORSA PER I CONTINUI SCANDALI.. SCELSE UN PERSONAGGIO TANTO ESOPERTO DI ECONOMIA CHE IN PRECEDENZA AVEVA FATTO SOLO IL BIGLIETTAIO DI UN CINEMA ROMANO DI PERIFERIA.. ORA PER FORTUNA LI SCELGONO ALMENO LAUREATI IN ECONOMIA E COMMERCIO..PARE

Non ci vuole una gran cultura per trattare con elettori con "a malapena la seconda media".

Vedi? Nessuno risponde.
Che siano ADIRITTURA analfabeti?

[Jackal]

In Origine Postato da MrBojangles
E CHI ci metti, OGGI, al suo posto?

Duisenberg, l'olandese ex boss della ECB. E il Trap allenatore del
Bayern...

[MrBojangles]

Se Forza Italia licenzia il Governatore
di Rinaldo Gianola

Non c’è niente da fare, è più forte di loro. Ogni volta che il centrosinistra offre coraggiosamente una possibilità alla maggioranza di Berlusconi di confrontarsi in parlamento per la definizione di un progetto legislativo condiviso, a tutela non di interessi personali (come l’impunità, la Gasparri, la depenalizzazione del falso in bilancio) ma di quelli generali del Paese come nel caso dei poteri delle Autorità di vigilanza sui mercati, il sistema bancario, gli intermediari finanziari, ecco che esce immediatamente fuori il vero Dna del centro destra a far saltare tutto. Non ce la fanno proprio: i Bondi, i Tremonti, i Berlusconi vedono solo il loro interesse, il loro potere, il loro tornaconto immediato.
Purtroppo è difficile confrontarsi con questi signori, anche quando lo scandalo Parmalat ripropone l’esigenza di adeguare le normative a garanzia del risparmio.
Proprio la gravità di questa situazione ha spinto, negli ultimi giorni, alcune voci autorevoli e reponsabili della sinistra come Giuliano Amato (sul Corriere della sera) e Pierluigi Bersani (ieri su l’Unità) a proporre una revisione dei poteri di controllo e di vigilanza di Consob, Bankitalia, Antitrust, per una più efficace tutela dei risparmiatori e per una maggiore trasparenza dei mercati finanziari. Naturalmente nessuno nel centrosinistra, nemmeno i più critici verso il Governatore della Banca d’Italia o la Consob pensavano di licenziare, tanto per cominciare, Fazio e Cardia. Invece l’apertura di Amato - che Galli della Loggia ha colto come un autentico segnale «riformista» - e poi la proposta di Bersani si sono immediatamente scontrate con la vera natura, lo spirito autentico di questo centrodestra.
Il coordinatore di Forza Italia Bondi, che parla solo con l’autorizzazione di Berlusconi, ha chiesto sul giornale di famiglia che Fazio si faccia da parte senza tante storie. Una minaccia esplicita: il Governatore deve lasciare il suo incarico perchè così vogliono i partiti e l’opinione pubblica.
Avete capito i «liberali» della Casa delle libertà? Nelle democrazie le Autorità indipendenti si chiamano appunto indipendenti perchè operano non al servizio di questo o quel partito o potentato economico, ma perchè, nell’ambito dei compiti che la legge dispone, si muovono a tutela degli interessi generali. Adesso, siccome Fazio non piace più a Tremonti e a Berlusconi, in quanto il Governatore non ha più le visioni del nuovo miracolo economico, allora deve andarsene.
Certo è faticoso prendere le difese di Fazio, e anche di Cesare Geronzi (che pare piaccia anche alla sinistra estrema, forse vede nel presidente di Capitalia un modello di gestione rivoluzionaria del potere...), perchè suonano ancora troppo forti nella testa certe contestazioni, che apparivano ingiustificate, alle politiche dell’Ulivo quando cercava di legare faticosamente il Paese all’Europa, nè si possono dimenticare le fanfare che in via Nazionale, e in Confindustria, suonavano all’avvento di Berlusconi e Tremonti. In più, le scelte del Governatore, in questi anni, forse non hanno adeguatamente valorizzato i talenti che maturano in Bankitalia, privilegiando (ma siamo pronti a ricrederci) la fedeltà invece degli spiriti più liberi.
Quello che interessa oggi, tuttavia, davanti agli attacchi dei Bondi e dei Tremonti, è difendere l’autonomia, il prestigio, le capacità della Banca d’Italia perchè la sua indipendenza non è un diritto esclusivo di qualche banchiere, ma è un patrimonio del Paese.
Non possiamo prevedere se la verifica di maggioranza consentirà a Tremonti e a Berlusconi di portare a compimento il loro attacco a via Nazionale, anche se possiamo dire già oggi che il tanto auspicato modello britannico dell’Autorità unica per il risparmio, la Financial Service Authority, non esclude il ripetersi di fallimenti e scandali. Anzi. Da quando in Inghilterra opera la nuova Autorità ci sono stati una trentina di crack finanziari e negli ultimi mesi, mentre in Italia si è manifestato solo il caso Cirio (e oggi quello di Parmalat), a Londra i risparmiatori hanno dovuto fare i conti con le insolvenze di società importanti (ne citiamo alcune: Energis, Flag Telecom, Ntl communications, Grapes Communications, Diamond Holdings, Texon, Marconi corp, Telewest). Insomma non è che gli inglesi con l’Autorità unica che piace a Tremonti abbiano fatto miracoli.
Naturalmente in Italia rimane il problema irrisolto di rinnovare la vigilanza, di rafforzare soprattutto la Consob dotandola di risorse, uomini e poteri di indagine e sanzionatori. Ma come si fa discutere di un tema così delicato con questa destra? Se l’onorevole Visco, certo uno degli uomini più preparati dell’Ulivo su questi temi, sostiene che Tremonti gestisce «i conti dello Stato come il bilancio Parmalat» come può sedersi a un tavolo con ministri di questo livello?