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Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
    Nebbia
    Ospite

    Thumbs up La tradizione del presepio e la sua arte

    Si possono ammirare ancora oggi le figure lignee, alte oltre un metro e mezzo, del presepio dell'abazia di Novacella, presso Bressanone (Bolzano). Il presepio, del 1621, testimonia il tradizionale uso del legno già negli antichi presepi altoatesini. Ce lo ricorda il dossier dell'agenzia Fides, realizzato in collaborazione con l'Associazione italiana amici del presepio. Famoso resta il presepio di Karl Sigmund Moser, in cui un anfiteatro di edifici in stili diversi, dal Gotico al Rococò, ricostruisce una spettacolare Gerusalemme di fantasia.

  2. #2
    Nebbia
    Ospite

    Predefinito

    Il presepio in legno fa parte anche della tradizione genovese. La presenza dei Gesuiti esalta il culto natalizio contribuisce a mantenere l'usanza del presepio, anche se si dovrà registrare, come già a Napoli e in Sicilia, il fenomeno del passaggio dalle chiese alle case private aristocratiche.
    Meno "ricco", ma più fedele al racconto evangelico e, in sostanza, meno "pagano" è il presepio genovese rispetto a quello napoletano. La scenografia è molto semplice, sviluppata in orizzontale, senza alcuna profondità. Manca inoltre l'inserimento di teste e arti in terracotta.

  3. #3
    Nebbia
    Ospite

    Predefinito

    E' del 1289 il primo presepio "a tutto tondo". Fu Arnolfo di Cambio a scolpire le statue per la basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Ma le prime notizie ufficiali arriveranno solo nel 1581 quando uno studioso francescano riferirà di presepi nei monasteri e nelle chiese e, soprattutto, del successo di quello dell'Aracoeli. La statua del Bambino sarebbe stata intagliata in un tronco di ulivo del Getsemani.
    Del passaggio alle case patrizie, resta il "meraviglioso" presepio barocco che il Bernini realizzò per il principe Barberini. Del '700 sono altri famosi presepi, come quello di Santa Maria in Trastevere.

  4. #4
    Nebbia
    Ospite

    Predefinito

    Dalla metà del '500, Napoli diviene la culla del presepio moderno. Fu San Gaetano da Thiene ad allestire, nel 1534, un grande presepio con figure di legno nell'oratorio di Santa Maria della Stalletta, presso l'Ospedale degli incurabili.
    Nel secolo successivo si passerà al presepio mobile, a figure articolabili. Il primo esempio è del Natale 1627, con il presepio allestito dai Padri Scolopi. Poi, il '700 sarà l'epoca d'oro del presepio napoletano, grazie al mecenatisdmo di Carlo III di Borbone. Presepi fastosi vengono allestiti nei palazzi di nobili e ricchi borghesi.

 

 

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