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Risultati da 31 a 34 di 34
  1. #31
    Fieramente Leghista
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    Verona - Padania, la città di Flavio Tosi, la città antigiacobina della Pasque Veronesi
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    Credo che non ci sia molto da stupirsi se filmetti squallidi e idioti come quelli di cui si parla qui abbiano successo enorme in itaglia: del resto, chi si somiglia si piglia, dice il detto, e tale popolo esprime se stesso o il peggio di sè in questa "manifestazione artistica", del resto se si guarda agli altri media la situazione è identica se non peggiore: come stupirsi di Boldi-De sica al cinema, se in televisione imperversa la peggior spazzatura delle Maria De Filippi, dei Costanzo Show & c. ecc. ecc. da una parte, e dall'altra, sulle emittenti locali, è tutto un fiorire di maghi, fatucchiere, numeri del lotto, vendite di ogni genere.

    Piuttosto, vorrei spostare l'attenzione su altri aspetti del cinema itagliano: forse non tutti sapranno che esiste un sistema di sovvenzioni statali e stataliste al cinema nazionale e al cosiddetto cinema d'autore in particolare, in vigore da molto tempo, e che essendo ovviamente da altrettanto lunghissimo tempo il settore della "arte & cultura" saldamente nelle mani di una certa ben precisa nomenklatura ideologicamente ben schierata sul fronte progressista-sinistroide, tali sovvenzioni vanno in misura quasi esclusiva nelle tasche di registucoli e produttori altrettanto rigidamente schierati a sinistra, agli amici e agli amici degli amici insomma...
    Poi ovviamente i risultati di queste sovvenzioni, di questi soldi che escono dalle nostre tasche, si concretizzano perlopiù in filmetti demenziali-ideologici di "promettenti" giovani registi che naturalmente nessuno andrà a vedere: e in 9 casi su 10 il soggetto di questi filmetti sarà l'ennesima insopportabile e patetica rievocazione degli "anni formidabili", del '68 e dintorni, degli anni '70 della contestazione e del ribellismo generale, il tutto portato ovviamente come esempio nostalgico da attualizzare e imitare ai nostri giorni, esempio positivo per la odierna gioventù...
    Tutte cose che mi fanno rimpiangere al confronto un classico della cinematografia d'autore dei miei tempi, degli anni '80, il mitico "Sposerò Simon Le Bon", che pure veniva definito già allora con disprezzo un esempio di trash-movie: e se non sapete cos'è, andate a documentarvi su quello che è stato l'unico esempio di trasposizione cinematografica della generazione dei paninari.

    Riguardo ai filmetti sul '68 e dintorni, credo che solo quest'anno ne siano usciti (e ignorati) almeno 3-4. In alternativa le sovvenzioni le danno a certi registi di fama che vanno a fare il film documentario sul G8 a Genova esaltando le gloriose imprese degli sfasciavetrine.
    di fronte a cose del genere, è difficile dire cosa sia peggio, se la spazzatura triviale-commerciale del Natale in india, o quella ideologica impegnata sinistroide. Forse perlomeno le volgarità boldiane non ricevono sovvenzioni statali, o ne ricevono in misura minore?

    e poi, sarebbe interessante un confronto con le altre cinematografie europee: credo che solo l'itaglia vanti una produzione così becera, per quanto io non sia certo un'esperta di cinema...

  2. #32
    Ospite

    Predefinito

    In Origine Postato da halexandra
    Credo che non ci sia molto da stupirsi se filmetti squallidi e idioti come quelli di cui si parla qui abbiano successo enorme in itaglia: del resto, chi si somiglia si piglia, dice il detto, e tale popolo esprime se stesso o il peggio di sè in questa "manifestazione artistica", del resto se si guarda agli altri media la situazione è identica se non peggiore: come stupirsi di Boldi-De sica al cinema, se in televisione imperversa la peggior spazzatura delle Maria De Filippi, dei Costanzo Show & c. ecc. ecc. da una parte, e dall'altra, sulle emittenti locali, è tutto un fiorire di maghi, fatucchiere, numeri del lotto, vendite di ogni genere.

    Piuttosto, vorrei spostare l'attenzione su altri aspetti del cinema itagliano: forse non tutti sapranno che esiste un sistema di sovvenzioni statali e stataliste al cinema nazionale e al cosiddetto cinema d'autore in particolare, in vigore da molto tempo, e che essendo ovviamente da altrettanto lunghissimo tempo il settore della "arte & cultura" saldamente nelle mani di una certa ben precisa nomenklatura ideologicamente ben schierata sul fronte progressista-sinistroide, tali sovvenzioni vanno in misura quasi esclusiva nelle tasche di registucoli e produttori altrettanto rigidamente schierati a sinistra, agli amici e agli amici degli amici insomma...
    Poi ovviamente i risultati di queste sovvenzioni, di questi soldi che escono dalle nostre tasche, si concretizzano perlopiù in filmetti demenziali-ideologici di "promettenti" giovani registi che naturalmente nessuno andrà a vedere: e in 9 casi su 10 il soggetto di questi filmetti sarà l'ennesima insopportabile e patetica rievocazione degli "anni formidabili", del '68 e dintorni, degli anni '70 della contestazione e del ribellismo generale, il tutto portato ovviamente come esempio nostalgico da attualizzare e imitare ai nostri giorni, esempio positivo per la odierna gioventù...
    Tutte cose che mi fanno rimpiangere al confronto un classico della cinematografia d'autore dei miei tempi, degli anni '80, il mitico "Sposerò Simon Le Bon", che pure veniva definito già allora con disprezzo un esempio di trash-movie: e se non sapete cos'è, andate a documentarvi su quello che è stato l'unico esempio di trasposizione cinematografica della generazione dei paninari.

    Riguardo ai filmetti sul '68 e dintorni, credo che solo quest'anno ne siano usciti (e ignorati) almeno 3-4. In alternativa le sovvenzioni le danno a certi registi di fama che vanno a fare il film documentario sul G8 a Genova esaltando le gloriose imprese degli sfasciavetrine.
    di fronte a cose del genere, è difficile dire cosa sia peggio, se la spazzatura triviale-commerciale del Natale in india, o quella ideologica impegnata sinistroide. Forse perlomeno le volgarità boldiane non ricevono sovvenzioni statali, o ne ricevono in misura minore?

    e poi, sarebbe interessante un confronto con le altre cinematografie europee: credo che solo l'itaglia vanti una produzione così becera, per quanto io non sia certo un'esperta di cinema...
    Eccola quì la fascistella di turno, non passa giorno che il forumista o la forumista etnonazi di turno non scriva qualche cazzata esclusivamente nell'interesse di buttare merda sulla cultura di sinistra. Ma non vi è mai venuto in mente che forse la sovvenzione cinematografica sia soprattutto indirizzata a sinistra perchè è lunica in grado di fare film? E poi molto meglio una cinematografia pilotata di sinistra che l'anarchia che voi destri vorreste. Il popolo dev'essere prima educato, poi una volta che questo sarà avvenuto potrete girare e produrre tutte le pellicolacce che volete, tanto saranno scartate al botteghino.

  3. #33
    Socialcapitalista
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    bè certo sarebbe meglio un bel filmone alla bergman dove si discutono profonde questioni esistenziali come se sia meglio prendere o dare?

  4. #34
    Nebbia
    Ospite

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    In Origine Postato da halexandra
    ...Piuttosto, vorrei spostare l'attenzione su altri aspetti del cinema itagliano: forse non tutti sapranno che esiste un sistema di sovvenzioni statali e stataliste al cinema nazionale e al cosiddetto cinema d'autore in particolare, in vigore da molto tempo, e che essendo ovviamente da altrettanto lunghissimo tempo il settore della "arte & cultura" saldamente nelle mani di una certa ben precisa nomenklatura ideologicamente ben schierata sul fronte progressista-sinistroide, tali sovvenzioni vanno in misura quasi esclusiva nelle tasche di registucoli e produttori altrettanto rigidamente schierati a sinistra, agli amici e agli amici degli amici insomma...
    Poi ovviamente i risultati di queste sovvenzioni, di questi soldi che escono dalle nostre tasche, si concretizzano perlopiù in filmetti demenziali-ideologici di "promettenti" giovani registi che naturalmente nessuno andrà a vedere: e in 9 casi su 10 il soggetto di questi filmetti sarà l'ennesima insopportabile e patetica rievocazione degli "anni formidabili", del '68 e dintorni, degli anni '70 della contestazione e del ribellismo generale, il tutto portato ovviamente come esempio nostalgico da attualizzare e imitare ai nostri giorni, esempio positivo per la odierna gioventù.....Riguardo ai filmetti sul '68 e dintorni, credo che solo quest'anno ne siano usciti (e ignorati) almeno 3-4. In alternativa le sovvenzioni le danno a certi registi di fama che vanno a fare il film documentario sul G8 a Genova esaltando le gloriose imprese degli sfasciavetrine.
    di fronte a cose del genere, è difficile dire cosa sia peggio, se la spazzatura triviale-commerciale del Natale in india, o quella ideologica impegnata sinistroide. Forse perlomeno le volgarità boldiane non ricevono sovvenzioni statali, o ne ricevono in misura minore?...
    Apprezzo che tu sia ritornata a scrivere in questo forum, come apprezzo il fatto che il tuo intervento è stato questa volta libero di pregiudizi nei miei confronti e di polemiche politiche gratuite.
    E sorvolando sui beceri interventi di Lurido (il quale neanche merita la censura, ma solo il compatimento), vorrei aggiungere poche piccole considerazioni su quanto hai già ben espresso tu in queste righe di tuo thread.
    I film "intellettual" sono così ristretti, sia in termini scenici, che in termini di idee che solo pochi possono realmente "supportarli" (io direi sopportarli) e cioè: produttori, distributori, critici (o criptocritici), amici, parenti e immanicati (oltre ad una piccola parte di ideologizzati). Le pellicole di questo filone così prodotte diventano film per pochi, quasi da circolo, e per circoli si sà vigono le "tessere". Sono queste il vero problema della cinematografia italiana cara halexandra, le tessere!
    Tempo fa, Dino Risi in un amaro e pubblico sfogo ebbe il coraggio di denunciare questo stato di cose. Parole dure, che accusavano produzione e critica di "castrare" la cinematografia italiana con la mentalità delle tessere. Un intervento che rendeva il perchè di tante cose, tra cui l'allora attualissimo strepitare di Nanni Moretti e che ti riposto quì integralmente.

    Dino Risi contro il cinema delle “tessere” e i “Moretti”

    Il regista Dino Risi, che ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, è stato accolto da una vera ovazione, con tanto di pubblico in piedi al termine della proiezione de “Il Sorpasso”, film da leggenda che lo stesso Risi ha girato nel lontano 1962.

    E da ovazione sono stati i suoi interventi sul palco, dopo la premiazione, che lo hanno visto discutere della crisi del cinema italiano, di quello di Antonioni e della Loren, dei giovani registi, del suo “piccolo” talento che gli ha consentito di fare film decenti ma non all’altezza dei più grandi e....di Moretti. In particolare ha affermato: “di Moretti penso molto male: La stanza del figlio è assolutamente falso, Moretti parla solo di se stesso piangendo per la morte di un figlio che non e' il suo. E poi non mi piace il suo modo di piacersi. Quando vedo i suoi film mi viene voglia di dirgli: 'Fatti da parte e fammi vedere il film".

    Il passaggio più significativo del suo intervento è però dedicato ad una considerazione generale sul cinema italiano e sulla sua evoluzione: ''Tutto il cinema umoristico italiano era considerato minore. Io non ho mai intruppato in definizioni orribili di destra o sinistra, non ho mai chiesto la tessera all'interlocutore. Ai tempi del Sorpasso c'era una specie di dittatura della critica di sinistra che dava il timbro ai film, bisognava essere schierati. Noi facevamo i film che volevamo, poi e' entrata questa cosa mostruosa della tessera che ha danneggiato tutto. I critici parlano male di film perché ne hanno in testa uno che vorrebbero vedere ma non sono capaci di realizzarlo”.

    Già, le tessere, quelle che servono per fare un programma televisivo di approfondimento giornalistico, per scrivere un libro, incidere un disco, girare un film. Un lasciapassare che nel tempo ha mutato il suo aspetto, ha cambiato i simboli del lavoro con quelli della “natura” e della terra, ma che non ha minimamente intaccato il suo potere.

    Fine.


    Tornando sui filoni inesauribili dei fratelli Vanzina, ora abbracciati pure da Neri Parenti, ti posso solo dire che a parer mio nulla accade per caso, neppure, anzi tantomeno in cinematografia. Non credo che film di tal fatta non abbiano niente a che fare con il volere o con il benestare di qualched'uno. Come non credo che detti film godano degli speciali e lauti sovvenzionamenti che altri invece possono usufruire. Penso però che "Vacanze in India" come "Vacanze sul Nilo" siano l'altra faccia della medaglia, quella di un giano bifronte, che o ti ricicla le solite cazzate culturali imbevendoti il cervello di ideologie surclassate e nostalgiche, oppure gradisce portarti direttamente al rimbecillimento più completo facendoti consumare pellicole che lasciano il tempo che trovano, anzi che lo peggiorano. Del resto credo che sia una cosa assodata, l'Italia è un vero e proprio paese in retrocessione culturale, e questo non avviene sicuramente per caso, ma per volontà.

    Saluti preoccupati.

 

 
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