In una interessante delibera, il Consiglio di Amministrazione di Viale Mazzini decide di "italianizzare" il nome di quattro testate.
"Rai News 24" diventa così "Radio Notizie 24", "Rai International", "Rai Internazionale"
E' una delibera passata quasi inosservata. Porta la data del 9 dicembre 2003, giorno in cui la seduta del Consiglio di Amministrazione della Rai ha all'ordine del giorno la "Ridenominazione in lingua italiana di alcune strutture aziendali (prot. SCA/LC/1544)".
Si tratta - si legge - di una "iniziativa promossa dal Consigliere Veneziani mirata alla difesa ed alla valorizzazione della lingua italiana".
"Esaminata la documentazione presentata dal Direttore Generale (prot. SCA/LC/1544) - si legge ancora - e su proposta del Direttore Generale, delibera di approvare le nuove denominazioni delle seguente strutture aziendali:
- RAI Internazionale in luogo di RAI International
- RAI Notizie 24 in luogo di RAI News 24
- RAI Satellite in luogo di RAI Sat
- RAI Educazione in luogo di RAI Educational".
La cosa interessante è che - come si legge nel paragrafo precedente - l'importante decisione di pulizia "linguistica" (che - non mi si voglia - mi ricorda quando nel ventennio le cittadine piemontesi "Salbeltrand" e "Sauze d'Oulx" divennero rispettosamente "Salabertano" e "Salice d'Ulzio") è stata presa dopo essere stata ascoltata - trascrivo letteralmente - "la relazione del Direttore Generale sullo studio effettuato dalla società Nomen, specializzata nella strategia applicata alla elaborazione di marchi ed al loro utilizzo".
Avete letto bene: per decidere che "Rai International" d'ora in poi si dovrà chiamare "Rai Internazionale", che Rai News 24 d'ora in poi si chiamerà "Rai Notizie 24" e così via, è stato necessario uno "studio" (vi immaginate che faticose e tempestose riunioni?) di una società specializzata.
E' pur vero che in Italia sovente si abusa di termini inglesi, ma questa, era proprio una operazione necessaria, dopo che le testate di cui sopra hanno consolidato negli anni la loro presenza sul mercato con i marchi consolidati?
Peccato poi che la delibera non dica quanto sia costato (agli abbonati) tutto ciò: quanto, insomma, abbia intascato la società Nomen (specializzata in strategia applicata alla elaborazione di marchi ed al loro ulizzo, per la miseria!) per questa elaborare questo "topolino". Scommetto che saremmo anche tutti curiosi di leggere l'imponente relazione (di quante pagine sarà? 80? 130? O forse sarà più corposa?) che conduce a tali geniali italiche conclusioni.
Peccato, infine, che lo studio della società Nomen - si legge sempre nella delibera del CdA - sia stato effettuato "con il coordinamento della Direzione Marketing" (!!).
Che - non si capisce in base a quale privilegio (o più probabilmente a causa di quale superficiale disattenzione del Consiglio) - mantiene la sua denominazione nella lingua della perfida Albione.
fonte: http://www.ilbarbieredellasera.com