IL POTERE POLITICO DI CRISTO
I diritti dell'uomo sono tutti iscritti nel suo cuore e non nei suoi istinti ..
Cristo durante il suo ministero e la sua venuta rinunciò spontaneamente al potere politico su Israele e quindi su tutto il mondo perché , essendo stato rifiutato ,non gli rimaneva che l'uso della potenza se voleva regnare,ma non era questo il progetto attuale di Dio quanto quello di salvare Adamo decaduto .Il nome Gesu’ sugnifiva infatti :”salvatore”
Se fosse venuto "con potenza" avrebbe salvato al massimo qualcuno/a, quindi scelse la via del Messia Salvatore di Israele dal peccato e di tutta l'umanità perché era quello il piano primario della Divina Provvidenza.Egli non poteva regnare e contemporaneamente scegliere la strada della croce !! Cristo è colui che rinnova il regno di Davide che è eterno , ma prima era necessario che offirisse il sacrificio espiatorio per il peccato di Adamo davanti alla giustizia divina .Era proprio Lui il re che doveva regnare ,ma Cristo non poteva regnare senza fare uso della violenza ;senza sterminare i suoi nemici ! Senza aver sparso molto sangue ! Dio non può regnare in seguito ad una elezione democratica e la rinuncia al potere politico da parte di Gesù che è la nostra salvezza;con la croce Egli ci ha salvati !!! Se il Cristo detenesse il potere politico non potrebbe non scegliere e imporre il bene con tutta la sua potenza e la sua forza ; sarebbe un suo dovere scegliere e imporre il bene comune ccosa che gia fa nel suo regno celeste ! Lì non rispetta piu nessuno democraticamente !
Percio’ Cristo quando parla nel vangelo , non fa mai un discorso politico o di potere , se non indirettamente , perché a Lui interessa il discorso della salvezza .
Cosa deve fare l'uomo per salvarsi dal peccato ? Solo la fede in lui che opera mediante la carità , può salvare l'uomo .Occorre che Lui regni(nel cuore) ma non ancora(politicamente),perchè ciò avverra’ nel tempo stabilito . Il regno politico di Cristo significa che deve iniziare subito a fare giustizia senza aspettare i possibili salvati della prossima generazione, ecc. Questo regno bisogna però desiderarlo e chiederlo sempre e arriverà quando Dio vorrà... "Padre nostro che sei nei cieli , venga il Tuo regno e sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra."La volontà di Dio sulla terra significa instaurare il Suo regno,che è politico e consecutivamente spirituale . Oggi qualsiasi autorita’ o potere civile che concretizza nella societa’ e sul piani civile la legge di Dio , attua concretamente il regno sul piano politico e solo su quello . Con la legge , Lui ha tentato e ha realizzato un potere politico e spirituale con Israele . La legge è ancora valida , cioè l'applicazione dei principi del diritto naturale di generazione in generazione attraverso nuove attualizzazioni , tradizioni ,secondo i costumi dei popoli e applicazione politica , secondo nuove situazioni che si ispiranoi a quel diritto naturale divino che Dio ha messo nel cuore dell'uomo e che solo a Israele rivelò per iscritto .
Quando i Giudei gli portano davanti una prostituta che la legge divina e naturale e d'Israele condannava a morte , Cristo rifiuta di fare il giudice politico e il legislatore e fa la parte del Salvatore ; nell'incontro personale col peccatore Egli vuole salvare ; c'è la legge naturale , che è di origine divina ,che fa la sua parte , ma Lui è venuto per la salvezza del paccatore che chiede perdono , anche se la legge naturale (divina) condanna a morte.Non è Cristo che deve emettere la sentenza della legge naturale . “C’è gia’ Mose’ che vi condana “ disse ai farisei .Dio ha delegato in questo il potere politico che spesso è autonomo rispetto al potere religioso e segue e impone con la spada la legge di Mose’.
Cristo stesso ha accettato una iniqua sentenza in ossequio a una legge divina applicata da uomini iniqui che avevano paura che Egli potesse regnare.
Quando alla festa delle Capanne gli dicono i parenti : "perché ti vai solo nascondendo al mondo ? Se fai e dici queste cose fatti conoscere ufficialmente una buona volta ! ". Lui glissa la domanda e da una risposta apparentemente evasiva . Davanti a Pilato Gesù dice espressamente : "il mio regno non è di questo mondo ". Pilato rappresenta la legge , il potere politico , l'autorità autonoma di delega divina sul mondo e a volte in contrasto col potere spirituale di Cristo ,ma non sempre ,perchè a volte , anzi spesso, quell' autorità è garante nel bene e nel male dell'ordine naturale .
I due poteri non sono mai in contrasto ma dovrebbero cooperare ognuno nel suo campo . Cristo, pur essendo il legittimo re della terra e dell'universo , rifiuta volontariamente e temporaneamente al potere politico e quindi al giudizio politico sul mondo per assumere il ruolo di Salvatore.Verrà alla fine dei tempi il momento.... , e spero che sia domani !
In sintesi ; mentre la legge naturale accusa ogni essere umano e l'ira Divina grava su ogni uomo ; Cristo, sottopostosi alla condanna della legge ,innnocente , ci salva da questa legge di morte per l'uomo ,offrendo un giusto prezzo alla Giustizia Divina ,realizzando "l'uomo nuovo" su cui la legge naturale non ha potere di inquisizione.