Capo supremo della Chiesa, durante le ultime persecuzioni dei sanguinari imperatori romani, rese testimonianza della Divinità di Cristo, perdendo la vita per amore di Lui.
Il tiranno Massenzio, con un triste pretesto in cui la violenza si ammantava della legge, lo condannò all'esilio ove morì di stenti orribili e di dolori (+ 309).
Questa eroica resistenza contro la quale si spezza la violenza di Cesare, prova che Gesù è Dio, perchè "è la sua mano che porta soccorso al suo servo, è il suo braccio che lo fortifica, affinchè il nemico non abbia su di lui vittoria".
Difatti la Chiesa Cattolica, il regno divino del Salvatore sarà riconosciuto e dal pio Costantino in poi, La Chiesa di Roma, "Regina delle Chiese" come la chiamava San Marcello, sarà la Regina del mondo, non solamente nell'ORDINE SPIRITUALE MA ANCHE NELL'ORDINE TEMPORALE.
Imitiamo il coraggio del Santo Pontefice MArcello nel difendere i diritti divini di Cristo, affinchè essi possano manifestarsi in nuovi trionfi della Chiesa.
Sancte Marcelle, ora pro nobis