Coppia gay aggredita in pieno giorno da sei giovani neofascisti

[Malaparte]

Secondo me,l'omosessualità,non è un reato,e va compatita ( fin quando si tratta di persone consenzienti ed entrambe maggiorenni), il problema sorge quando l'omosessualità viene strumentalizzata da alcune lobbyes, per imporre una certa visione della vita, per il resto, ripeto, questi tizi sono liberi di limonare, passeggiare mano nella mano, incularsi(ma in privato)...Almeno questo è il mio punto di vista...
PS: Ci sono ben altre persone che andrebbero picchiate...

Se almeno fosse tralasciata...
Invece la settimana scorsa (mi pare) ho visto a pomeriggio 5 (pomeriggio, eh, quando i bambini guardano la televisione) Vladimiro Guadagno, in arte Vladimir Luxuria, sponsorizzare le operazioni per farsi tagliare il cazzo, con un prete più o meno compiacente.
Era tutto un dire che "bisogna seguire la propria natura". Al di là della questione dei froci, rendiamoci conto di cosa significa questo: non si cerca di avvicinarsi a un modello ideale, superiore; al contrario si sprofonda sempre più nell'assenza di forma, nel proprio istinto belluino, qualunque esso sia. Questo è il messaggio che passa oggi.

[Strapaesano]

No,vi sbagliate entrambi,il simbolo del nuovo millennio è questo:

[Strapaesano]

"Noi gay picchiati al grido di camerati"

Sei ragazzi sugli scooter li circondano e fanno il saluto fascista: «Camerata, camerata, camerata». I due non ricambiano il gesto, sono gay: uno viene colpito col casco alla testa e con una ginocchiata ai genitali. Poi i tre scooter si dileguano. Nella Capitale risuona l'allarme omofobia. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio poco prima delle 14, in via del Collegio Romano, a due passi da piazza Venezia. Vittime dell'aggressione Massimo Fusillo, 49 anni, presidente dell'associazione di orientamento gay «Leather Club Roma», e il suo compagno Francesco, di 25. Dopo le botte era tornato a casa a San Lorenzo, ma le telefonate di solidarietà lo hanno convinto e ieri sera col suo fidanzato è andato al pronto soccorso del policlinico Umberto I, e stamattina presenteranno denuncia in Procura, assistiti dal legale dell'Arcigay. Massimo e Francesco sono vestiti in stile Skinhead sharp (l'acronimo di skinhead against racial prejudice, ovvero contro il pregiudizio razziale), usano gli accessori d'abbigliamento tipici degli estremisti di destra, aggiungendo però dettagli e colori diversi. E cioè: indossavano jeans, magliette Fred Perry e il più giovane, Francesco, degli stivali neri ma coi lacci gialli.

«Eravamo appena usciti da Palazzo Venezia - racconta Fusillo - dopo aver visitato la mostra l'intenzione era quella di andare a pranzare in un ristorante al Pantheon. Ci siamo incamminati lungo via del Corso e abbiamo deciso di tagliare per una delle stradine laterali, via del Collegio Romano quando siamo stati avvicinati da 6 ragazzi in motorino: erano giovanissimi, forse dai 16 ai 18 anni, i cosiddetti bravi ragazzi. Forse - riflette Fusillo - hanno visto il nostro modo di vestire come un affronto o forse hanno solo capito che siamo una coppia gay, anche se in quel momento non ci stavamo scambiando effusioni. Ci hanno avvicinato, erano alle nostre spalle, ci hanno fatto il saluto romano ma noi non abbiamo risposto, poi hanno gridato "camerati, camerati, camerati". Io ho cominciato a correre verso via del Corso pensando che il mio compagno mi venisse dietro.

Ed invece è rimasto indietro. Il tempo di accorgermene e lo avevano già aggredito». «Erano fascisti, mi hanno preso di mira perché non sono come loro, perché sono gay - si sfoga Francesco - È assurdo che a Roma si debba temere per come si è vestiti o per il proprio orientamento sessuale».

Il Tempo - "Noi gay picchiati al grido di camerati"

[Malaparte]

Cioè questi gli avrebbero detto "camerata camerata camerata"? ostridicolo:

[Miles]

"Noi gay picchiati al grido di camerati"

Sei ragazzi sugli scooter li circondano e fanno il saluto fascista: «Camerata, camerata, camerata». I due non ricambiano il gesto, sono gay: uno viene colpito col casco alla testa e con una ginocchiata ai genitali. Poi i tre scooter si dileguano. Nella Capitale risuona l'allarme omofobia. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio poco prima delle 14, in via del Collegio Romano, a due passi da piazza Venezia. Vittime dell'aggressione Massimo Fusillo, 49 anni, presidente dell'associazione di orientamento gay «Leather Club Roma», e il suo compagno Francesco, di 25. Dopo le botte era tornato a casa a San Lorenzo, ma le telefonate di solidarietà lo hanno convinto e ieri sera col suo fidanzato è andato al pronto soccorso del policlinico Umberto I, e stamattina presenteranno denuncia in Procura, assistiti dal legale dell'Arcigay. Massimo e Francesco sono vestiti in stile Skinhead sharp (l'acronimo di skinhead against racial prejudice, ovvero contro il pregiudizio razziale), usano gli accessori d'abbigliamento tipici degli estremisti di destra, aggiungendo però dettagli e colori diversi. E cioè: indossavano jeans, magliette Fred Perry e il più giovane, Francesco, degli stivali neri ma coi lacci gialli.

«Eravamo appena usciti da Palazzo Venezia - racconta Fusillo - dopo aver visitato la mostra l'intenzione era quella di andare a pranzare in un ristorante al Pantheon. Ci siamo incamminati lungo via del Corso e abbiamo deciso di tagliare per una delle stradine laterali, via del Collegio Romano quando siamo stati avvicinati da 6 ragazzi in motorino: erano giovanissimi, forse dai 16 ai 18 anni, i cosiddetti bravi ragazzi. Forse - riflette Fusillo - hanno visto il nostro modo di vestire come un affronto o forse hanno solo capito che siamo una coppia gay, anche se in quel momento non ci stavamo scambiando effusioni. Ci hanno avvicinato, erano alle nostre spalle, ci hanno fatto il saluto romano ma noi non abbiamo risposto, poi hanno gridato "camerati, camerati, camerati". Io ho cominciato a correre verso via del Corso pensando che il mio compagno mi venisse dietro.

Ed invece è rimasto indietro. Il tempo di accorgermene e lo avevano già aggredito». «Erano fascisti, mi hanno preso di mira perché non sono come loro, perché sono gay - si sfoga Francesco - È assurdo che a Roma si debba temere per come si è vestiti o per il proprio orientamento sessuale».

Il Tempo - "Noi gay picchiati al grido di camerati"

Insomma li hanno scambiati per Sharp e li hanno menati?

[Strapaesano]

Insomma li hanno scambiati per Sharp e li hanno menati?

Può essere...

[buran]

questi rifiuti del XXI secolo hanno vita facile nel denunciare aggressione fasciste sapendo bene che non potranno ricevere in nessun modo smentita; la visibilità è assicurata, tanto quanto la demonizzazione del nemico. E' l'affare del secolo

[Strapaesano]

questi rifiuti del XXI secolo hanno vita facile nel denunciare aggressione fasciste sapendo bene che non potranno ricevere in nessun modo smentita; la visibilità è assicurata, tanto quanto la demonizzazione del nemico. E' l'affare del secolo

Si,ma il problema è che alcuni sedicenti camerati gli danno corda...

[_crazy diamond_]

No,vi sbagliate entrambi,il simbolo del nuovo millennio è questo:

Questa l'ho vista al collo di alcuni tizi non meglio identificabili, a Milano.

[Miles]

Questa l'ho vista al collo di alcuni tizi non meglio identificabili, a Milano.

Nazisionisti o Raeliani?