“Quel prezzo non mi convinceva, 1700 miliardi erano davvero pochi”.
Questo è quanto aveva affermato ill ministro delle Comunicazioni Gasparri subito dopo aver bloccato l’accordo Rai-Crown Castle su Raiway facendo sfumare così un accordo che aveva portato nelle casse della Rai un anticipo di 800 miliardi per la quota (49%) della società titolare degli impianti di trasmissione e collegamento tv su tutto il territorio nazionale.
Lo stesso Gasparri poco dopo essere stato nominato ministro aveva affermato: “Va superata la legge che impedisce a chi possiede giornali di avere anche le televisioni”, perché se no “rischiamo di indebolire le nostre imprese multimediali” spianando la strada al suo capo che, per aggirare la normativa vigente, aveva dovuto “vendere” al fratello accondiscendente le sue testate in eccesso...
Si capisce così perché, ovviamente “in piena autonomia”, il ministro abbia deciso di bloccare la trattativa che avrebbe permesso al-la Rai di investire nel digitale. In tempi così difficili di raccolta pubblicitaria, vorrà dire azzerare progetti futuri e limitare la concorrenza a Mediaset. Ovviamente questo non ha niente a che fare con il conflitto di interessi di Berlusconi…
A quanto ammonta il danno?
Niente commissione d'inchiesta in questo caso?
Al cantar l'uccello ...
B.