I sauditi chiedono aiuti economici se il mondo ridurrà la dipendenza dal petrolio

[Alexandri Magni]

Una ragione in più per passare il più in fretta possibile al nucleare, non ce la faccio a vedere il mondo ricattato da quattro beduini e dai bevitori di vodka.

Per me quella gente può anche tornarsene nel deserto a mangiare scorpioni e serpenti come sempre hanno fatto da 2000 anni.

Oggi i più grandi produttori di Uranio, sono l'Australia e il Canada, nazioni pacifiche e che non esportano il terrorismo come invece fanno quei luridi dei Sauditi.

Saudis ask for aid if world cuts dependence on oil | Business | Chron.com - Houston Chronicle

BANGKOK — There are plenty of needy countries at the U.N. climate talks in Bangkok that make the case they need financial assistance to adapt to the impacts of global warming. Then there are the Saudis.
Saudi Arabia has led a quiet campaign during these and other negotiations — demanding behind closed doors that oil-producing nations get special financial assistance if a new climate pact calls for substantial reductions in the use of fossil fuels.
That campaign comes despite an International Energy Agency report released this week showing that OPEC revenues would still increase $23 trillion between 2008 and 2030 — a fourfold increase compared to the period from 1985 to 2007 — if countries agree to significantly slash emissions and thereby cut their use of oil. That is the limit most countries agree is needed to avoid the worst impacts of climate change.
The head of the Saudi delegation Mohammad S. Al Sabban dismissed the IEA figures as “biased” and said OPEC's own calculations showed that Saudi Arabia would lose $19 billion a year starting in 2012 under a new climate pact. The region would lose much more, he said.
“We are among the economically vulnerable countries,” Al Sabban told The Associated Press on the sidelines of the talks ahead of negotiations in Copenhagen in December for a treaty to replace the Kyoto Protocol, which expires in 2012.
“This is very serious for us,” he continued. “We are in the process of diversifying our economy but this will take a long time. We don't have too many resources.”
Saudi Arabia, which sits atop the world's largest proven oil reserves, is seeing economic growth slide because of fallout from the global meltdown, but experts still expect the country, flush with cash from oil's earlier price spike last year, to be better able than other nations to cope with the current crisis.
Al Sabban accused Western nations of pursuing an agenda against oil producers, under the guise of protecting the planet.
“Many politicians in the Western world think these climate change negotiations and the new agreement will provide them with a golden opportunity to reduce their dependence on imported oil,” Al Sabban said. “That means you will transfer the burden to developing countries, especially to those highly dependent on the exploitation of oil.”
Al Sabban said his country wanted a new deal and was not impeding progress in talks as some activists have claimed.
An Arab environmental group IndyACT and the environmental group Germanwatch released a report today accusing Saudi Arabia of blocking key elements of the negotiations. Among their tactics, the groups said, was slowing negotiations by insisting that the economic woes of oil producers be included in the text.
“Despite the variability in the region, the current Arab position is mainly focused around protecting the oil trade rather than saving the planet form the adverse impacts of climate change,” said Wael Hmaidan, the executive director of IndyACT.
Most countries have agreed that any new pact should include provisions to avoid temperature increases of more than 3.6 degrees Fahrenheit (2 degrees Celsius) above preindustrial levels — the threshold at which most scientists say serious climate change will ensue.
That would require emissions cuts from industrial countries of 25 to 40 percent below 1990 levels by 2020, far above the 15 to 23 percent cuts rich countries have offered so far. It would also require developing countries to scale back their emissions.
Both rich and poor countries are counting on a transition to a low carbon economy as a key component of meeting their reductions, a move that would require them to away from fossil fuels and toward renewables like solar, wind and hydro power.

[dDuck]

Una ragione in più per passare il più in fretta possibile al nucleare, non ce la faccio a vedere il mondo ricattato da quattro beduini e dai bevitori di vodka.

Per me quella gente può anche tornarsene nel deserto a mangiare scorpioni e serpenti come sempre hanno fatto da 2000 anni.

Oggi i più grandi produttori di Uranio, sono l'Australia e il Canada, nazioni pacifiche e che non esportano il terrorismo come invece fanno quei luridi dei Sauditi.

Saudis ask for aid if world cuts dependence on oil | Business | Chron.com - Houston Chronicle

sta volta sono stradaccordo con te, ale il grande

aggiungo

l'uranio pesa sul costo finale al MWh molto poco, il grosso del costo del nucleare è la costruzione e quindi l'ammortamento dell'impianto.

però il surriscaldamento del clima "pare" oggi una pagliacciata, nel senso che il clima è sempre stato più caldo e più freddo d'oggi, non dimentichiamo che il medioevo era più caldo con i vichinghi che arrivarono in groenlandia, mentre il 1600-1800 fu molto freddo.

va detto una cosa alex l'energia senve per 3 cose

a) l'elettricità

b) il riscaldamento

c) la locomozione

con il nucleare risolvi il punto (a), mentre per il (c) servono sempre il petrolio e per il (b) il gas, comunque a meno che troviamo sia una fonte buona e sia un vettore buono, l'idrogeno pare che faccia schifo, dipendiamo da alcolizzati e beduini.

l'idrogeno è stato reclamizzato, ma in realtà è un altra pagliacciata, l'idrogeno lo devi produrre dall'acqua con un costo di energia ancora maggiore, e poi è pericoloso.

quindi non inquini sull'auto ma inquini molto di più a produrlo.

[benjamin_linus]

l'idrogeno è stato reclamizzato, ma in realtà è un altra pagliacciata, l'idrogeno lo devi produrre dall'acqua con un costo di energia ancora maggiore, e poi è pericoloso.

quindi non inquini sull'auto ma inquini molto di più a produrlo.

L'idrogeno si ricava dal gas.
Nessuno lo produce con l'elettrolisi.

[Alexandri Magni]

c) la locomozione

con il nucleare risolvi il punto (a), mentre per il (c) servono sempre il petrolio e per il (b) il gas, comunque a meno che troviamo sia una fonte buona e sia un vettore buono, l'idrogeno pare che faccia schifo, dipendiamo da alcolizzati e beduini.

l'idrogeno è stato reclamizzato, ma in realtà è un altra pagliacciata, l'idrogeno lo devi produrre dall'acqua con un costo di energia ancora maggiore, e poi è pericoloso.

quindi non inquini sull'auto ma inquini molto di più a produrlo.

Dipende, forse una macchina ad idrogeno non è sportiva come la benzina ma in fondo non credo che i problemi dell'umanità siano questi.

Poi per quanto riguarda l'energia può essere prodotta in loco vicino alle centrali nucleari quindi prendiamo due piccioni con una fava.

Il nucleari con le centrali di ultima generazione ha oramai fatto passi da gigante e ancora molto ci aspetta il futuro con centrali che bruciano pure il plutonio di scarto ecc. ecc.

[carlomartello]

L'Uranio ce lo abbiamo direttamente in Siberia. hefico:
Farà più male la vodka o i mega hamburger di McDonald's e il burro di arachidi? repapelle:

carlomartello

[carlomartello]

Comunque ci vorrà ancora molto tempo per vedere sostituiti il gas e la benzina col nucleare, un pò di realismo...
L'OPEC va sconfitta col Caspio e la Siberia.
"L'area del Caspio ha riserve di petrolio e di gas pari a quelle del Medio Oriente e sommate a quelle russe ciò comporta un blocco petrolifero superiore, in avvenire, all'Opec."
Contro lo strapotere della Cina dobbiamo allearci con Mosca - Esteri - ilGiornale.it del 24-08-2009

carlomartello

[dDuck]

Dipende, forse una macchina ad idrogeno non è sportiva come la benzina ma in fondo non credo che i problemi dell'umanità siano questi.

Poi per quanto riguarda l'energia può essere prodotta in loco vicino alle centrali nucleari quindi prendiamo due piccioni con una fava.

Il nucleari con le centrali di ultima generazione ha oramai fatto passi da gigante e ancora molto ci aspetta il futuro con centrali che bruciano pure il plutonio di scarto ecc. ecc.

il combustibile non è un problema, è che servono 100 reattori in italia

1 reattore equivale a 1000 pale giganti, che gli ecologisti lo sappiano
e una 1 gigante a 1000 impianti FV, dal costo molto superiore.

bisognava non chiuderle 20 anni fa e costruirne una ogni provincia*, io sarei stato daccordo, tutti soldi spesi bene occuopazione per europei ed energia a basso prezzo, solo che i tempi saranno lunghissimi oggi.

* tranne quelle a rischio sismico

vedi io qui sarei per l'intervento dello stato, e qui litigheremo.

poi si doveva risparmiare su enti inutili, doppioni burocratici, enti territoriali ridondanti ecc...

[dDuck]

L'idrogeno si ricava dal gas.
Nessuno lo produce con l'elettrolisi.

gas cosa intendi ? il gas sottoterra ?

allora è una fonte fossile ?

[Alexandri Magni]

L'Uranio ce lo abbiamo direttamente in Siberia. hefico:
Farà più male la vodka o i mega hamburger di McDonald's e il burro di arachidi? repapelle:

carlomartello

Si come no.

Qua la lista dei più grandi produttori di Uranio:


Uranium Mining : Nuclear Energy : Nuclear Power : world-nuclear.org

Il Canada al primo, il Kazakhstan al secondo, l'Australia al terzo tutti quanti con produzione che va ben oltre le 8000 tonnellate prodotte nel 2008.

La Russia è 5° dietro alla Namibia (con produzione oltre le 4000 tonnellate) con appena 3500 tonnellate prodotte nel 2008.

Poi ricordiamoci che l'Uranio può essere estratto persino dall'acqua di mare come i scienziati giapponesi hanno dimostrato, anche il torio è un materiale che può essere utilizzato e c'è nè in abbondanza in India mentre tra poco dovremmo essere in grado di usare pure le scorie radioattive per produrre energia.

[benjamin_linus]

gas cosa intendi ? il gas sottoterra ?

allora è una fonte fossile ?

Il fatto che l'idrogeno sia l'elemento più abbondante dell'universo potrebbe far pensare che sia estremamente facile produrlo, ad esempio estraendolo dall'acqua. Se questo è vero in linea teorica, nella pratica attualmente il modo più economico per produrre questo elemento consiste nell'utilizzo di petrolio o di altri combustibili fossili. Infatti, circa il 97% dell'idrogeno prodotto è ottenuto dai combustibili fossili e gas naturale., mentre soltanto un 3% si ottiene tramite l'elettrolisi dell'acqua.
Le due principali fonti di idrogeno sono il Carbone ed il Metano.