dal sito Dagospia

Lettera 12
Caro Dago, se sei riuscito a non addormentarti durante il solito messaggio di fine anno del nostro Capo dello Stato avrai certamente notato alle sue spalle fare bella mostra di sé una insolita bandiera.
Ormai abituati allo sbandierare tricolore sugli edifici pubblici, insensibili ai cieli di stelle europee e sommersi dagli arcobaleni trionfanti ci siamo assuefatti a uno sventolio inimmaginabile fino a qualche anno fa.
Si sa che sulla presunta affiliazione del Presidente della Repubblica alla massoneria girano molte voci, certo è che l’ossessiva campagna di rivalutazione dei simboli patriottici, in primis appunto, la bandiera italiana seguita subito dopo dall'inno di Mameli rafforzano questa ipotesi. Ma quando vediamo sventolare alle spalle del Capo dello Stato, nel suo discorso più seguito dai cittadini, non solo il tricolore italiano come lo conosciamo tutti - a tre bande - ma la bandiera a losanghe con al centro la ruota dentata, cioè una di quelle innalzate dalle varie e - per fortuna - di breve respiro “repubbliche mazziniane” allora c’è da chiedersi quanto ci sia di vero nelle simpatie massonico-risorgimentaliste attribuite al nostro Presidente.
E sì, il simbolismo di questa strana bandiera con una losanga e la ruota dentata, è tipicamente massonico, perché dunque Ciampi la espone con tanta naturalezza alle sue spalle? Vuole forse il nostro Presidente accreditare un simbolo per sdoganarne il significato e l’appartenenza?
Fin dai suoi esordi il Tricolore non è nato come espressione di una realtà territoriale o di un popolo ma come stendardo rivoluzionario, mutuato da quello francese. Una interpretazione del suo cromatismo - meno retorica di quelle più note - pare faccia risalire l’accostamento del verde, bianco e rosso a quello dell’insegna del 33 grado del Rito scozzese della Massoneria.
Nella bandiera che compare alle spalle di Ciampi è riconoscibile un simbolismo preciso: la stella a cinque punte per esempio, è l’antico simbolo dell’umanesimo iniziatico. La ruota dentata indica la modernità, il moto attivo che, mediante i denti, trasmette movimento ad un infinito numero di altre ruote dentate. La listatura in blu e oro indica infine rispettivamente l’universalità del messaggio massonico e la purezza e ricchezza delle sue azioni.

Ogni simbolo ha un suo preciso linguaggio e non possiamo pensare che il nostro Presidente lo ignori. Per la Massoneria poi i simboli rivestono un’importanza straordinaria ed è sicuramente una bella vittoria vederli torreggiare alle spalle del Capo dello Stato.
Se a questi gesti poi si aggiungono le parole della vedova di Calvi che ha rivelato di aver appreso da suo marito che Gelli si vantava con lui di aver personalmente contribuito a far nominare Ciampi e Dini, affiliati alla P2, ai vertici della Banca d’Italia, le stoccate di un grande conoscitore della massoneria come Cossiga (ricordate la lettera del giugno 2002 in cui Cossiga parla, rivolgendosi a Ciampi, di «organizzazioni massoniche che Lei ben conosce per Sua personale cultura ed esperienza e per la Sua amicizia e frequentazione con alcuni Suoi sodali antichi "fratelli"»); e i recenti allarmi di Pannella sulle pressioni che pioverebbero sul Colle da parte di «poteri occulti» per citare solo alcuni tra gli interlocutori più autorevoli, c’è proprio da iniziare a credere che un fondo di verità ci sia, o no?
Antonella Grippo