Caro Amico delle Libertà,

purtroppo i miei impegni di statista non mi consentono di incontrarLa di persona. Ma vorrei farLe giungere ugualmente tutta la mia vicinanza. So bene, per averlo appreso da Giuliano Ferrara e Nando Adornato, quanto sia duro uscire dal tunnel della propaganda comunista, giustizialista e giacobina.

Ma confido che presto, dopo la lettura di questa mia, compirà anche Lei il Grande Passo verso la Libertà, lontano dalle guerre civili che hanno insanguinato l’ultimo decennio in Italia. E in nome di quella Questione Morale che è da sempre il mio programma di vita e di governo.

Noto con piacere che Lei ricorda spesso i fiori all’occhiello dei miei primi 8 mesi di governo: rogatorie, falso in bilancio, immunità parlamentare, sanatoria per i capitali esportati illegalmente". Anch’io, come voi, deploro "l’uso delle istituzioni per interesse privato": pensi che i miei avversari pretenderebbero che io e i miei amici fossimo gli unici a non beneficiare di queste fondamentali riforme, approvate nell’interesse generale del Paese.

E poi, si metta nei miei panni. Ho qualche processo per falso in bilancio e qualche altro per corruzione in atti giudiziari: sfido chiunque, nelle mie condizioni, a occuparsi di sfida a duello e furto di bestiame.

Mi consenta ...

Al cantar l'uccello ...

B.