Militanti del Kach costituiscono un nuovo partito, con l'obiettivo di trasferire tutti gli arabi

Articolo di Ellis Shuman, 11 gennaio 2004 - pubblicato su
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Baruch Marzel, ex-leader del Kach, ha fondato oggi un nuovo partito politico che si propone di impedire la rimozione degli insediamenti ebraici e punta all'espulsione (transfer) di due milioni di arabi "oltre il fiume Giordano". L'ente per le registrazioni dei partiti politici ha dato la sua approvazione al nuovo partito - si chiama Hil - acronimo ebraico per Fronte Nazionale Ebraico.

"Noi siamo un partito ebraico che si occupa di tutti i problemi riguardanti gli ebrei in Israele" dice Marzel al quotidiano Jerusalem Post. "Noi stiamo lavorando per mettere in piedi un piano di attuazione per potere dire con precisione come e dove farlo e stiamo lavorando su un'alternativa da contrappore a tutti i piani di tipo del Piano Ginevra o del piano della Conferenza di Hersliya (del Primo Ministro Ariel Sharon)."

Marzel, che si era candidato - senza successo - per la Knesset nelle elezioni generali del 2003, nella lista del Paritito Herut, disse al Jerusalem Post che l'obiettivo del suo partito è di impedire la rimozione di insediamenti ebraici (nei Territori Occupati, a Gaza e sul Golan) e di impedire il trasferimento di territori ai palestinesi. Ma Marzel disse anche che il suo partito crede nell'espulsione di tutti gli arabi dalla Terra di Israele.

"Noi vogliamo combattere i nostri nemici finché gli arabi non abbiano capito che questo è lo stato ebraico e che è l'unico stato che abbiamo e se loro vogliono la nostra terra, li combatteremo", dichiar? Marzel.

Tra gli altri esponenti del partito ci sono il residente di Eli, Hen Ben-Eliiyahu, un docente al Collegio di Giudea e Samaria, così come il Dr. André Weissman di Netanya. Secondo YNET, i funzionari del partito hanno rifiutato di rispondere alla domanda se credano anche nell'espulsione degli arabi israeliani verso la Giordania, o solamente nell'espulsione dei palestinesi. Gli esponenti del partito confermano che il partito sostiene la rimozione di due milioni di arabi e la loro sostituzione con due milioni di nuovi immigrati ebrei.

Marzel dice che l'obiettivo del suo partito non è solamente quello di ottenere uno o due seggi in parlamento (Knesset), ma di cambiare lo stato di Israele, ammettendo che "l'obiettivo finale è di prendere possesso del potere e guidare il paese per la strada indicata dalla Torah e dall'amore per Israele".

"Visto il fallimento del Partito Herut, abbiamo deciso di cercare una strada nuova" aggiunse Ben-Eliyahu, "il nostro non è un partito di destra, ma un partito del centro. L'intero centro si è spostato verso sinistra. Il Likud rappresenta l'estrema sinistra, mentre il Labor costituisce la sinistra malsana".

Ben-Eliyahu dice di volere riportare il sionismo alle sue radici pre-1948, quando era prassi comune procedere allo sradicamento di comunità arabe costringendole di trasferirsi altrove al di là del Giordano. Tutte le soluzioni indicate dal Likud e dal Labor, secondo lui, porterebbero solo ad ulteriore e continuo versamento di sangue.

Prima delle elezioni generali del 2003, il Procuratore Generale Elyakim Rubinstein, facendo leva su una legga che proibisce a liste o candidati di partecipare alle elezioni se sono coinvolti in attività di incitamento di carattere razzista, aveva cercato di squalificare Marzel quale candidato per impedire la sua candidatura nelle liste del partito di destra Herut.

L'Alta Corte per la Giustizia aveva sentenziato che a Marzel dovrà essere permesso di candidarsi, ma il Herut non era riuscito a rastrellare un numero sufficiente di voti per ottenere un seggio nel parlamento. Marzel è stato arrestato dozzine di volte per turbamento dell'ordine pubblico e per i suoi confronti con arabi, ma non è mai stato condannato per incitamento.

traduzione di Susanne Scheidt, Al-Awda