Miss Antrace e dottoressa Germe unite contro l'Impero del Bene

[Der Wehrwolf]

A questo punto bisognava pur arrivare per squarciare il velo di mistero che, come una cortina di ferrea memoria, circonda la strategia messa in atto dall’Impero del Male da quell’oscuro giorno dell’attacco alle Torri Bianche, simbolo della Capitale dei Giusti. Un terrifico atto organizzato dal dittatore dalle statue di cartapesta assieme all’accolito saudita: il Re e il Principe del Male che come angeli luciferini si persero un tempo sulla via di Damasco rinnegando la verde fede del dollaro per abbracciare la verde fede dell’Islam: il Male Assoluto.

Babilonia è risorta dalle polveri chimiche del deserto mesopotamico, un tempo non lontano già assoggettato al volere del Bene con la forza della persuasione intelligente e l’aiuto di qualche italico angelo non proprio avvezzo al sorvolo. L’Impero del Bene costretto ancora una volta a sferrare l’attacco al Male: la Madre di tutte le guerre. Per portare pace, benessere e Big Mac, rigorosamente alle verdure per i vegetariani. Questo lo scenario che il mondo coscienzioso e democratico si trova oggi ad affrontare: un clima di guerra permanente condito con tritolo di Nassyria e cingolato dell’Arkansas.
Una palude malsana in cui Capitan America non trova la retta via. Costretto dall’ignobile ricatto lanciato all’Impero del Bene, si lancia in un’eroica e disperata difesa dell’ultimo avamposto petrolifero chiamando a sé i fidi alleati delle Terre d’Occidente: il Nano di Arcore e Tony Scudiero rispondono compatti. Vili ex alleati tramano intanto alle spalle del Giusto e preparano la fine dell’Era dell’Oro Nero sbattendo le porte delle Terre di Gallia e di Reno in faccia all’antico alleato Ottomano.

Capitan America è costretto a ricorrere alla forza della disperazione: eserciti di Peones in viaggio per la Mesopotamia lanciano al cielo lo slogan del Terzo Millennio: “Us passport for my life”. Avanza la Cavalleria del Bene sulle note di J-Lo e Puff Daddy. Risuona lontano l’eco di un assalto vietcong. Bambini terroristi si lanciano contro i Beati Portatori di Pace, la regione è in fiamme. La Provvidenza è alleata del Bene ed a lei si affida la ricerca delle terribili armi di distruzione interplanetaria. Una minaccia che incombe sul capo della società civile e che da un giorno all’altro sembra essersi dissolta nel nulla. Ma il fiuto di Capitan America è pari a quello del segugio londinese e non si ferma di fronte all’evidente raggiro del Male. Le armi ci sono e se non ci sono potrebbero esserci; e se così non fosse è sempre meglio prevenire che curare. Una dottrina messa a punto dal Comitato pentagonale dei Grandi Cervelli che non lascia adito a dubbi: arrestare il virus prima che si espanda o, peggio, prima che possa cadere in mano al Nemico. Zarqawi, luogotenente del Maligno, è ovunque; è uno et trino; è quater; è arabo, israeliano, britannico, italiano o americano; si muove come un camaleonte; ha il dono dell’ubiquità; è un plasma; è uno, nessuno, centomila.

Il Grande Rapitore ha messo a punto il suo malefico piano e dalle caverne segrete del Mondo di Mezzo, i cui cunicoli pare si diramino fin sotto le verdi praterie del Texas, chiede la liberazione di Miss Antrace e Dottoressa Germe. Temibili cospiratrici, le due scienziate sono a capo del programma di distruzione interstellare, ma il loro arresto da parte dei Gendarmi ha stroncato la loro insana sete di sangue umano. Messo alle corde dai sequestri operati a danno di onesti lavoratori delle multinazionali del Bene, il fedele Gabinetto del Regno Restaurato annuncia la possibilità di scendere a patti con il Grande Rapitore e concedere la libertà alle due scienziate attualmente ospiti delle suite regali del Grand Hotel Abu Ghraib. Un’eventualità che Capitan America spera di poter scongiurare, anche in virtù del conto d’albergo ancora non estinto dalle due. La liberazione di Miss Antrace e della Dottoressa Germe è quanto di più pericoloso il mondo possa aspettarsi da questa partita a poker con il Male.

Le informazioni ottenute dal Pentacolo in seguito al loro interrogatorio non sono state esaustive. Infatti, mentre Miss Antrace è stata identificata chiaramente come 5 di cuori, la Dottoressa Germe non è stata allegata ad alcuna carta del mazzo francese. Esperti partenopei forniti dal Nano di Arcore avrebbero così proposto agli Alleati l’adozione delle carte napoletane. Un’astuta mossa nazional popolare: discreta ma efficace quanto un serial accattivante. Gli uomini liberi sono stati presi alla sprovvista dall’annuncio del Gran Bazar Allawi; consci dell’imminente pericolo, gli Alleati dell’Ovest hanno preso d’assalto supermercati e centri commerciali in vista di tempi ancor più bui. Letteralmente saccheggiati i negozi che espongono DVD dell’eroe californiano Terminator.

Scene di panico si registrano in tutte le Capitali dell’Impero, da Santa Barbara a Hollywood, come non si vedeva dai tempi di “Nightmare 4 - Il ritorno di Freddy Krueger”. Dall’Enterprise il capitano Kirk e il venusiano Spock lanciano l’allarme: avvistati missili sovietici in direzione della Luna. Il messaggio è chiaro, Capitan America non può sottrarsi alle sue responsabilità e richiama all’ordine l’Orso dell’Est. La prospettiva è ora agghiacciante: se si dovesse cedere al ricatto del Gran Rapitore, Miss Antrace e la Dottoressa Germe potrebbero ricongiungersi in futuro con il Chimico, padre putativo della prima, e con Missile Man, marito della seconda. La banda dei Terribili Quattro potrebbe riunirsi per terminare gli esperimenti termo-spazio-nucleari e compiere così la profezia dell’Anticristo. Una situazione che alla Paramount non avevano neanche preso in considerazione, nonostante i reiterati allarmi lanciati da Massimo Ghini e da Sabrina Ferilli.

Ad aggiungere benzina sul fuoco giunge infine dal cuore pulsante dell’Occidente la notizia più raccapricciante: l’Uomo Gatto, un tempo cantante di belle speranze ma oggi animale al servizio del Male, è stato intercettato su di un volo transatlantico. Le autorità del Pentacolo, riscontrata la presenza del suo nominativo sulla Lista degli Appestati, hanno prontamente dirottato l’aereo verso uno scalo sicuro. Gli agenti federali hanno interrogato l’Astuto Felino convertitosi all’Islam, gli hanno negato il visto di ingresso e non potendo allestire in tempi rapidi la suite imperiale dell’Albergo Guantanamo lo hanno rispedito al mittente. Nell’allontanarsi, c’è chi giura di averlo sentito fischiettare un vecchio motivetto degli anni ‘70: “Oh baby, baby it’s a wild world”.

Sirio Asinelli
Fonte:www.rinascita.net
22.09.04

[Totila]

Originally posted by Der Wehrwolf
A questo punto bisognava pur arrivare per squarciare il velo di mistero che, come una cortina di ferrea memoria, circonda la strategia messa in atto dall’Impero del Male da quell’oscuro giorno dell’attacco alle Torri Bianche, simbolo della Capitale dei Giusti. Un terrifico atto organizzato dal dittatore dalle statue di cartapesta assieme all’accolito saudita: il Re e il Principe del Male che come angeli luciferini si persero un tempo sulla via di Damasco rinnegando la verde fede del dollaro per abbracciare la verde fede dell’Islam: il Male Assoluto.

Babilonia è risorta dalle polveri chimiche del deserto mesopotamico, un tempo non lontano già assoggettato al volere del Bene con la forza della persuasione intelligente e l’aiuto di qualche italico angelo non proprio avvezzo al sorvolo. L’Impero del Bene costretto ancora una volta a sferrare l’attacco al Male: la Madre di tutte le guerre. Per portare pace, benessere e Big Mac, rigorosamente alle verdure per i vegetariani. Questo lo scenario che il mondo coscienzioso e democratico si trova oggi ad affrontare: un clima di guerra permanente condito con tritolo di Nassyria e cingolato dell’Arkansas.
Una palude malsana in cui Capitan America non trova la retta via. Costretto dall’ignobile ricatto lanciato all’Impero del Bene, si lancia in un’eroica e disperata difesa dell’ultimo avamposto petrolifero chiamando a sé i fidi alleati delle Terre d’Occidente: il Nano di Arcore e Tony Scudiero rispondono compatti. Vili ex alleati tramano intanto alle spalle del Giusto e preparano la fine dell’Era dell’Oro Nero sbattendo le porte delle Terre di Gallia e di Reno in faccia all’antico alleato Ottomano.

Capitan America è costretto a ricorrere alla forza della disperazione: eserciti di Peones in viaggio per la Mesopotamia lanciano al cielo lo slogan del Terzo Millennio: “Us passport for my life”. Avanza la Cavalleria del Bene sulle note di J-Lo e Puff Daddy. Risuona lontano l’eco di un assalto vietcong. Bambini terroristi si lanciano contro i Beati Portatori di Pace, la regione è in fiamme. La Provvidenza è alleata del Bene ed a lei si affida la ricerca delle terribili armi di distruzione interplanetaria. Una minaccia che incombe sul capo della società civile e che da un giorno all’altro sembra essersi dissolta nel nulla. Ma il fiuto di Capitan America è pari a quello del segugio londinese e non si ferma di fronte all’evidente raggiro del Male. Le armi ci sono e se non ci sono potrebbero esserci; e se così non fosse è sempre meglio prevenire che curare. Una dottrina messa a punto dal Comitato pentagonale dei Grandi Cervelli che non lascia adito a dubbi: arrestare il virus prima che si espanda o, peggio, prima che possa cadere in mano al Nemico. Zarqawi, luogotenente del Maligno, è ovunque; è uno et trino; è quater; è arabo, israeliano, britannico, italiano o americano; si muove come un camaleonte; ha il dono dell’ubiquità; è un plasma; è uno, nessuno, centomila.

Il Grande Rapitore ha messo a punto il suo malefico piano e dalle caverne segrete del Mondo di Mezzo, i cui cunicoli pare si diramino fin sotto le verdi praterie del Texas, chiede la liberazione di Miss Antrace e Dottoressa Germe. Temibili cospiratrici, le due scienziate sono a capo del programma di distruzione interstellare, ma il loro arresto da parte dei Gendarmi ha stroncato la loro insana sete di sangue umano. Messo alle corde dai sequestri operati a danno di onesti lavoratori delle multinazionali del Bene, il fedele Gabinetto del Regno Restaurato annuncia la possibilità di scendere a patti con il Grande Rapitore e concedere la libertà alle due scienziate attualmente ospiti delle suite regali del Grand Hotel Abu Ghraib. Un’eventualità che Capitan America spera di poter scongiurare, anche in virtù del conto d’albergo ancora non estinto dalle due. La liberazione di Miss Antrace e della Dottoressa Germe è quanto di più pericoloso il mondo possa aspettarsi da questa partita a poker con il Male.

Le informazioni ottenute dal Pentacolo in seguito al loro interrogatorio non sono state esaustive. Infatti, mentre Miss Antrace è stata identificata chiaramente come 5 di cuori, la Dottoressa Germe non è stata allegata ad alcuna carta del mazzo francese. Esperti partenopei forniti dal Nano di Arcore avrebbero così proposto agli Alleati l’adozione delle carte napoletane. Un’astuta mossa nazional popolare: discreta ma efficace quanto un serial accattivante. Gli uomini liberi sono stati presi alla sprovvista dall’annuncio del Gran Bazar Allawi; consci dell’imminente pericolo, gli Alleati dell’Ovest hanno preso d’assalto supermercati e centri commerciali in vista di tempi ancor più bui. Letteralmente saccheggiati i negozi che espongono DVD dell’eroe californiano Terminator.

Scene di panico si registrano in tutte le Capitali dell’Impero, da Santa Barbara a Hollywood, come non si vedeva dai tempi di “Nightmare 4 - Il ritorno di Freddy Krueger”. Dall’Enterprise il capitano Kirk e il venusiano Spock lanciano l’allarme: avvistati missili sovietici in direzione della Luna. Il messaggio è chiaro, Capitan America non può sottrarsi alle sue responsabilità e richiama all’ordine l’Orso dell’Est. La prospettiva è ora agghiacciante: se si dovesse cedere al ricatto del Gran Rapitore, Miss Antrace e la Dottoressa Germe potrebbero ricongiungersi in futuro con il Chimico, padre putativo della prima, e con Missile Man, marito della seconda. La banda dei Terribili Quattro potrebbe riunirsi per terminare gli esperimenti termo-spazio-nucleari e compiere così la profezia dell’Anticristo. Una situazione che alla Paramount non avevano neanche preso in considerazione, nonostante i reiterati allarmi lanciati da Massimo Ghini e da Sabrina Ferilli.

Ad aggiungere benzina sul fuoco giunge infine dal cuore pulsante dell’Occidente la notizia più raccapricciante: l’Uomo Gatto, un tempo cantante di belle speranze ma oggi animale al servizio del Male, è stato intercettato su di un volo transatlantico. Le autorità del Pentacolo, riscontrata la presenza del suo nominativo sulla Lista degli Appestati, hanno prontamente dirottato l’aereo verso uno scalo sicuro. Gli agenti federali hanno interrogato l’Astuto Felino convertitosi all’Islam, gli hanno negato il visto di ingresso e non potendo allestire in tempi rapidi la suite imperiale dell’Albergo Guantanamo lo hanno rispedito al mittente. Nell’allontanarsi, c’è chi giura di averlo sentito fischiettare un vecchio motivetto degli anni ‘70: “Oh baby, baby it’s a wild world”.

Sirio Asinelli
Fonte:www.rinascita.net
22.09.04

ottimo!