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    Arrow «Una casa senza libri è come una fortezza senza armi»

    (detto monastico)
    Fabio de Fina
    03/01/2007
    Nota dell'editore
    «Evviva la rinascita della cultura cattolica!»: così conclude una mail di auguri un lettore di Trieste.
    Nella breve frase è stato, sinteticamente, colto il senso dell'azione che stiamo sostenendo contro i nemici della nostra civiltà occidentale [che è cattolica, con rilevanti recuperi di cultura greca e romana].
    Questo è l'obiettivo della casa editrice Effedieffe, del giornale on-line diretto da Maurizio Blondet, della selezione libraria della libreria Ritorno al reale, che è un negozio on-line ed un negozio vero e proprio in viale Argonne 35 a Milano.
    Questo è l'obiettivo per il quale mi impegno dalla fine degli anni sessanta [per la precisione dall'ottobre 1968] quando all'Università Cattolica di Milano giravo con una valigetta di cuoio importunando gli amici per vendere loro libri che ritenevo potessero ostacolare la sovversione montante.
    Quasi trent'anni fa diffondevo in prevalenza quello che oggi definirei «pattume» e cioè testi di Evola, Guenon, testi pagani e scemenze di un inesistente neopaganesimo, testi di esoterismi vari, compresi quelli di «esoterismo cattolico» (un evidente ossimoro), testi buddisti, induisti, islamici,
    di tradizioni pellerossa, e via dicendo [che Dio mi perdoni se ho, involontariamente, per ignoranza, rovinato anime e quindi esistenze].
    L'incontro con persone e la riflessione personale mi riportavano, all'inizio degli anni settanta, alla vera ed unica religione, quella della mia infanzia, la religione cattolica, e da allora, pur in modo dilettantesco, non professionale, negli spazi di tempo sottratti all'attività lavorativa, ho diffuso decine di migliaia di libri che, anche se si tratta di una goccia nel mare dell'aggressione al cattolicesimo, forse hanno concorso a frenare, di qualche centimetro, la scristianizzazione e quindi la desertificazione e la disumanizzazione della società.
    E' una vocazione analoga a quella di don Bosco (che diffuse milioni di libri) e di Pio Brunone Lanteri, anche se il paragone è irriverente e su scala 1 (i miei modesti tentativi) a migliaia di miliardi (don Bosco e Lanteri).



    Nel 1991 partiva la Effedieffe edizioni, e nel 2001 la libreria Ritorno al reale (prima in via Ariosto); nel 2003 il sito internet, poi il giornale on-line diretto da Blondet, che grazie esclusivamemte al suo straordinario talento di direttore, sta avendo uno rilevante successo. (1)
    Ultima realizzazione, a giugno 2006, la libreria on-line. (www.effedieffeshop.com)
    I libri in essa presenti sono frutto di una selezione molto severa; si tratta di libri o letti personalmente, o suggeriti da persone di fiducia; qualcosa è di certo scappato; se individuato viene prontamente eliminato.
    L'orientamento è cattolico, senza cedimenti o concessioni alle derive vaticanosecondiste [non dimentichiamo che si è trattato di un Concilio pastorale e non dogmatico]; nell'ampia parte che riguarda il XX secolo ci sono testi fascisti o nazisti, ma si tratta di testi di storia, non c'è niente di dottrinario.
    Non perseguiamo un obiettivo economico, tentiamo di formare e di informare; non metteremmo in vendita libri, se dannosi per le anime, anche se si trattasse di best seller destinati a vendere milioni di copie.
    Non troverete nella selezione testi di antroposofia o di ufologia, o florilegi del tipo «Liberi pensatori bruciati a Roma», «Anticatechismo», «Storia critica della Chiesa», «Via col vento in Vaticano», «Il pastore tedesco», «Il libro nero del cristianesimo. Duemila anni di crimini», «La Chiesa che mente», etc: questa è Disinformazione!
    Ci sono invece libri straordinari [merito di chi li ha scritti e di chi li ha pubblicati], che hanno formato numerosi cattolici controrivoluzionari; tra quelli fuori commercio, per esempio «Iota unum» di Amerio, «La Sacra Bibbia» commentata da Ricciotti, «Spiegazione del catechismo di san Pio X» di Dragoni, «Fenomenogia dell'autodistruttore», «La grande eresia», «L'intelligenza in pericolo di morte», di De Corte, «Cristianesimo vissuto», di Pollien, «L'anima di ogni apostolato», di Chautard, «Per una teologia della storia», di Calmel, «Come pregare sempre», di Plus, «L'eresia del XX secolo», di Madiran, «Il cavallo di Troia nella città di Dio», di von Hildebrand, «Nichitaroncalli», di Bellegrandi, «Demonologia», di von Petersdorf, «Il suicidio della rivoluzione», di Del Noce, «La controrivoluzione», di Molnar, «Pena di morte e Chiesa cattolica», di Zoffoli, «I protocolli dei savi anziani di Sion» [con buona pace per i fegati di Introvigne e di Sergio Romano], «La tecnocrazia», di Damenie, «Il montaggio», di Volkoff, «Lenin a Zurigo», di Soltgenitsin, «Gli ultimi in grigioverde» (4 volumi), di Pisanò, «I giorni dell'odio», di Giovannini [il libro identico a quello di Pansa, ma scritto 25 anni prima].



    Tra i libri in commercio, solo per fare qualche esempio, «Vita di Cristo», di Ricciotti, «Per padre il diavolo» e «Nel mare del nulla» di Nitoglia, «La teologia di Giovanni Paolo II e lo spirito di Assisi», (4 volumi) di Dormann, l'«Opera omnia», di de Montfort (2 volumi), «L'educazione cristiana», di Delagneau e, per chi fosse interessato all'arte, «Perdita del centro», e «La rivoluzione nell'arte moderna», di Sedlmayr.
    Nella selezione mancano di sicuro tantissimi libri, alcuni già individuati; a mano a mano ce li procureremo (occorre comparli).
    Giornali e riviste stanno lentamente morendo, soppiantati da internet; ogni investimento in quel settore è denaro sprecato (2); il libro, invece, durerà ancora qualche decennio, anche perché soddisfa tante altre esigenze quali la gestualità, la comodità, il prestigio, etc.
    Niente forma meglio di un libro, anche per il radicamento e la durata del contenuto nel nostro animo (cinema e televisione condizionano superficialmente); la diffusione di libri è ancora pertanto importantissima; i giovani che non leggono sono cretini e privi di fantasia e di creatività in quanto l'abuso di immagini a cui sono sottoposti, soprattutto in una età che va dai 3 ai 15 anni [periodo in cui l'essere umano crea l'hardware, su cui poi farà girare i programmi (i software)] impedisce ogni sforzo di riflessione e di ricostruzione, con la fantasia, di quanto è stato letto [pensiamo in questo senso al beneficio prodotto sulle generazioni passate dai romanzi di avventura].
    Tuttora il livello dello scontro è essenzialmente culturale - è la battaglia delle idee - (3) contro una élite che certo dispone di mezzi economici illimitati, è collaudata da due millenni di complotti sotterranei che hanno inoculato nella cristianità idee perverse, che si sono trasformate in fatti perversi, beneficia di vastissime complicità fondate sull'ignoranza, sul condizionamento mentale, sulla paura, sull'ambizione, sull'interesse e sull'avidità.
    Osservando superficialmente, l'esito negativo sembrerebbe quindi per noi scontato, per la sproporzione delle forze in campo.



    La nostra società è disperatamente ammalata sul piano morale, le famiglie rimangono unite ormai pochi anni, circolano milioni di donne che hanno ammazzato i loro figli, indifesi, con l'aborto, la follia dell'omosessualità e della droga dilagano.
    E' un crollo di civiltà analogo a quello che si è verificato nell'America precolombiana prima dell'arrivo degli spagnoli, come intelligentemente mostra Mel Gibson nel suo film «Apocalypto» (in più, rispetto a noi, lì venivano praticati sacrifici umani nell'ordine delle decine di migliaia di vittime all'anno); era molto difficile che una società siffatta trovasse la salvezza dall'interno, così come è difficile che la nostra società trovi all'interno la forza di risollevarsi.
    Da noi, purtroppo, non compariranno all'orizzonte galeoni spagnoli a salvarci; dobbiamo tentare di salvarci con le nostre forze.
    Attorno all'élite sopra descritta, una polarità magnetica, è avviluppata quasi tutta la società umana, in prevalenza quella occidentale, con un livello di coinvolgimento tanto più forte quanto più è la vicinanza al nucleo centrale; possiamo provare, con l'azione culturale, a iniziare a dipanare le quel nucleo attraendo più persone possibile.

    Fabio de Fina




    --------------------------------------------------------------------------------
    Note
    1) Per tutti i lettori in crisi di astinenza comunichiamo che Blondet tornerà dalla Sicilia venerdì; con l'articolo «La conversione dell'ebreo rivoluzionario», a cui seguirà la recensione del nuovo film di Mel Gibson, è iniziata la collaborazione con Michael E. Jones, probabilmente il più grande pensatore cattolico vivente.
    2) E' il motivo per il quale abbiamo chiuso la rivista Certamen; fatiche da ernia per vendere 1.000 copie a trimestre. Col giornale on-line abbiamo centinaia di migliaia di lettori al mese, in ogni parte del mondo (tra i vantaggi di internet c'è l'azzeramento del costo di distribuzione); avendo caricato più di 1.500 articoli, tutti inediti, non scopiazzati da nessuna parte, gratuiti, che spazio rimane per una rivista? Per inciso gli abbonati che sono in credito di copie possono o chiedere arretrati, compresi quelli della precedente gestione dell'amico Siro Mazza, o libri in cambio per il controvalore di quanto spetta loro; molti lettori sono già stati rimborsati.
    3) Ploncard d'Assac sosteneva che quando la rivoluzione è in piazza è perché ha già vinto, sta raccogliendo i frutti di una seminagione culturale; l'esempio è l'esplosione della Rivoluzione Francese, preparata per quasi un secolo con migliaia di pubblicazioni e nei salotti.




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  2. #2
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    mah! Ignorare molti dei migliori autori di libri solo perchè nazionalsocialisti e/o "non cattolici" mi sembra una scemenza! ( GPII era cattolico? Maledetto 16° è cattolico?)

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Der Wehrwolf Visualizza Messaggio
    mah! Ignorare molti dei migliori autori di libri solo perchè nazionalsocialisti e/o "non cattolici" mi sembra una scemenza! ( GPII era cattolico? Maledetto 16° è cattolico?)
    Der Wehrwolf, il soggetto qui presente ritengo essere il classico cattolico pieno di arroganza,forma mentale ho solo ragione io , Dio non considerare da salvare altri uomini al di fuori di quelli che la pensano come me
    Si considerano i nuovi ebrei e ragionano come ebrei

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Ken il warriero Visualizza Messaggio
    Der Wehrwolf, il soggetto qui presente ritengo essere il classico cattolico pieno di arroganza,forma mentale ho solo ragione io , Dio non considerare da salvare altri uomini al di fuori di quelli che la pensano come me
    Si considerano i nuovi ebrei e ragionano come ebrei

    Leggi qui:

    I libri in essa presenti sono frutto di una selezione molto severa; si tratta di libri o letti personalmente, o suggeriti da persone di fiducia; qualcosa è di certo scappato; se individuato viene prontamente eliminato.
    E chi la fa la selezione? In base a quali principi? Certi libri "suggeriti" sul sito fanno schifo...

  5. #5
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    Quindi non leggete De Gobineau, De Lapouge, Woltmann, Clauss, Fritsch, ma soprattutto NON LEGGETE Hitler, Rosenberg, Darrè, Degrelle, Hans F. K. Guenther, H.S. Chamberlain....

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Der Wehrwolf Visualizza Messaggio
    Leggi qui:



    E chi la fa la selezione? In base a quali principi? Certi libri "suggeriti" sul sito fanno schifo...
    il principo è il Cristianesimo non deve legarsi all'etnonazionalismo o i piani di qualcuno andranno a ramengo

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Der Wehrwolf Visualizza Messaggio
    Quindi non leggete De Gobineau, De Lapouge, Woltmann, Clauss, Fritsch, ma soprattutto NON LEGGETE Hitler, Rosenberg, Darrè, Degrelle, Hans F. K. Guenther, H.S. Chamberlain....
    ...e tutti gli altri scrittori legati Pensiero Etnonazionalista ed all'Idea Völkisch!!

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Ken il warriero Visualizza Messaggio
    il principo è il Cristianesimo non deve legarsi all'etnonazionalismo o i piani di qualcuno andranno a ramengo
    Se il principio è il Cristianesimo io ti chiedo quale Cristianesimo?
    Quello che "predicavano" i vari Roncalli, Montini, Luciani, Wojtyila?

    ..mi pare che fosse abbastanza "differenete" nei contenuti e nelle forme da quello insegnato da Alois Hudal , da Monsignor Tiso o da quello predicato da Aloysius Stepinac o da Pio XII....

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    Citazione Originariamente Scritto da Der Wehrwolf Visualizza Messaggio
    Se il principio è il Cristianesimo io ti chiedo quale Cristianesimo?
    Quello che "predicavano" i vari Roncalli, Montini, Luciani, Wojtyila?

    ..mi pare che fosse abbastanza "differenete" nei contenuti e nelle forme da quello insegnato da Alois Hudal , da Monsignor Tiso o da quello predicato da Aloysius Stepinac o da Pio XII....
    credo che il concetto sia in generale far in modo che nell'etnonazionalismo ci siano meno cristiani in generale, una reazione esplosiva che qualcuno vuol evitare

  10. #10
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    ..e poi siamo proprio sicuri che lo stesso Blondet sia cattolico?

 

 
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