di Natalia Anelava
In Tbilisi, Georgia
Ufficiali americani hanno affermato che adesso la loro presenza in Georgia diverrà permanente. Gli americani stanno addestrando ed equipaggiando l'esercito georgiano dalla primavera del 2002. Avendo terminato di addestrare tre battaglioni di soldati della Georgia, gli istruttori militari americani avrebbero dovuto lasciare il paese dal mese di marzo. Ora il neo-eletto presidente della Georgia ha posto invece come priorità principale del suo governo la rimozione delle truppe russe ancora presenti nel paese
Sabato l'ambasciatore americano ha detto che gli americani continueranno ad addestrare l'esercito della Georgia con un programma intensivo.
Durante l'era sovietica, la base militare Krtsanisi, presso Tiblisi, era sede dell'Armata Rossa. Ora è in carico ai soldati americani e, secondo l'ambasciatore americano, Richard Miles, essi sono qui per rimanerci.
Nel 2002, l'amministrazione Bush stabilì un programma di 18 mesi per l'addestramento e l'equipaggiamento del impoverito esercito georgiano. Il programma faceva parte della guerra contro il terrorismo, intrapresa dagli Stati Uniti, e prese il via dopo che gli americani ebbero conferma delle dichiarazioni russe relative alla presenza di guerriglieri ceceni e di al-Qaeda sulle gole di Pankisi, al confine con la Cecenia.
I dettagli di questo nuovo e permanente programma devono ancora essere resi noti. ma gli analisti affermano che qualsiasi forma di presenza americana è una buona notizia per il governo georgiano, che vede l'impegno americano come una garanzia di sicurezza contro il paese confinante a Nord della Georgia – la Russia.
Per Mosca, il Caucaso è un territorio strategico dal punto di vista geopolitico, ricco di risorse energetiche e cruciale per il conflitto in Cecenia. E' fonte di crescente tensione fra i due paesi, il rifiuto di Mosca di rimuovere le sue basi militari dalla Georgia.
Il neo presidente georgiano, Mikhail Saakashvili, sostiene che la partenza delle truppe russe è una priorità del suo governo. Naturalmente l'America appoggia questo punto di vista, anche perchè ltra I suoi interessi in Caucaso vi è un oleodotto per il Mar Caspio.
La scorsa settimana, Bush ha rivolto un appello alla Russia di rimuovere i suoi militari e si è detto disponibile anche ad accollarsi parte delle spese derivanti dal ritiro dei russi.
da BBC News