Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 46/09 del 17 aprile 2009, Sant’Aniceto
Rassegna stampa del 17.04.2009
Ratzinger: si al Muro del Pianto e al Museo dell’olocausto, no alla parrocchia cattolica di Gaza
(…) A Gerusalemme, visiterà il Muro Occidentale e il Memoriale di Yad Vashem e saluterà i due Gran Rabbini nel Centro Hechal Shlomo.(…) http://www.zenit.org/article-17690?l=italian
C'è delusione tra i palestinesi cattolici di Gaza per le dichiarazioni fatte dal portavoce del Patriarcato latino di Gerusalemme, Wadie Abu Nassar, che ieri in un'intervista al Jerusalem Post ha escluso la possibilita che Benedetto XVI si rechi a Gaza il prossimo mese durante la sua visita in Terra Santa. Il Vaticano non ha ancora replicato ufficialmente alla petizione firmata da centinaia di religiosi cattolici di Gaza e Cisgiordania e anche dagli studenti di teologia dell'Università di Berkeley Stati Uniti affinche includa la Striscia nel suo itinerario. Abu Nassar però e stato categorico nell'affermare che Gaza non rientra e non rientrerà nell'itinerario del Papa, non ci saranno cambiamenti nel programma. Parole che hanno generato sconforto a Gaza dove gli esponenti della Chiesa cattolica locale e i fedeli speravano nell'arrivo del pontefice nel martoriato territorio palestinese teatro, tra il 27 dicembre 2008 e lo scorso 18 gennaio, di una devastante offensiva israeliana contro il movimento islamico Hamas, costata la vita ad oltre 1.300 persone e la distruzione di migliaia di case ed infrastrutture civili. Ad invocare la visita del Papa era stato anche il parroco di Gaza city, Manuel Musallam, che guida una comunità' di circa 300 palestinesi cattolici e di alcune decine di religiosi, molti dei quali stranieri. Non dobbiamo dimenticare questo luogo di sofferenza ha esortato Musallam. (…) http://www.cronaca24.org/Esteri/mo-g...benedetto-xvi/
Solidarietà ebraico-albanese
Dal programma di Oy, oy, oy! Festival internazionale di cultura ebraica:
Casale Monferrato, Festa Albanese. La festa per ricordare che in Albania, durante la seconda guerra mondiale e l'occupazione fascista e nazista, nessun ebreo è stato denunciato o deportato. Sono invitati tutti gli albanesi che vivono nel nostro territorio (coinvolgendo il Consolato e la Prefettura) e tutti i loro amici. La serata si svolgerà presso il Mercato Pavia, in piazza Castello:
Ore 18,30: appuntamento istituzionale e premiazione della comunità albanese monferrina, come esempio di integrazione sociale. Introducono e conducono la serata lo scrittore albanese Fatos Lubonja e il giornalista televisivo David Parenzo. Ore 19,30: festa gastronomica con degustazioni albanesi e contaminazioni ebraico monferrine. Ore 21,00: concerto e baraonda di ballo con il gruppo albanese-salentino Talea.
(Fonte. http://www.oyoyoy.it/Programma_OY2.aspx#3 )
Turchia, terra cristiana
Antakya (…) Un fatto che ci conforta è vedere che proprio in questi giorni vi è un flusso continuo di pellegrini, anche stranieri, ad Antiochia e nei luoghi di san Paolo. Questa regione era al di fuori dei tour dei pellegrinaggi; invece quest’anno è stata battuta da migliaia di pellegrini. Non sono turisti, ma fedeli alla ricerca del contatto con i luoghi in cui l’apostolo ha vissuto. Paolo è nato a Tarso, ma ha fatto parte della comunità cristiana di Antiochia e ad Antiochia è sempre ritornato per il suo ministero. In Turchia egli ha percorso almeno16 mila km! La Pasqua perciò qui da noi deve avere per forza una marcatura paolina. A questo proposito, noi speriamo in un grande dono pasquale: il ritorno della chiesa di Tarso ai cristiani. La conferenza episcopale turca e quella tedesca, le autorità del governo tedesco e la segreteria di stato vaticana hanno richiesto di avere a Tarso una chiesa dove i pellegrini di … possano radunarsi a pregare. A Tarso vi è una chiesa cristiana antica, che però è stata trasformata in museo. Per quest’anno le autorità turche ne hanno permesso l’uso, senza pagare il biglietto del museo. Ma si tratta di una misura che sta per scadere. Invece noi desideriamo che a Tarso vi sia un punto dove i cristiani possano sempre fare memoria dell’apostolo, non in un museo, ma in una chiesa. E aspettiamo una risposta da parte delle autorità. (…)
(AsiaNews dell’8.04.2009)
7 italiani su 10 contrari alla Turchia nella UE
L’Europa più larga non piace a tutti e se il nuovo componente si chiama Turchia, piace ancora meno. Sarà forse perché è l’unico baluardo musulmano del Vecchio Continente, sarà per il massacro impunito ai danni degli armeni e addirittura la mancata ammissione di colpevolezza, fatto sta che ben sette italiani su dieci sono contrari all’ingresso della Mezzaluna nell’Unione europea. È il risultato di un sondaggio commissionato da Donna moderna, il settimanale Mondadori diretto da Patrizia Avoledo e Cipriana Dall’Orto che ne pubblica gli esiti sul numero in edicola a partire da oggi. L’argomento europeo è sempre molto sentito e recentemente si fa ancor più attuale fors’anche data la vicinanza delle prossime elezioni che si svolgeranno in tutta l’Unione il 6 e 7 giugno. L’appuntamento ripropone dunque il tema dell’allargamento e la conseguente ammissione di Istanbul all’Unione europea.
(Da il Giornale del 9.04.2009)
Aggiungi un posto a tavola
Durante la settimana santa il cardinale Jean Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux, ha ricevuto tutti i preti della sua diocesi per cena. Prendendo atto onestamente delle ultime decisioni del papa (la revoca delle scomuniche dei vescovi della Fraternità San Pio X il 21 gennaio scorso), è stato attento ad invitare tutti i parroci e priori cattolici che esercitano un ministero entro i confini dell'arcidiocesi di Bordeaux e Bazas, compreso il priore della Fraternità sacerdotale S. Pio X, il quale ha dunque, per la prima volta, cenato con i suoi confratelli diocesani o di altre comunità, in particolare quelle che dipendono dalla Commissione pontificale Ecclesia Dei. Il cardinale s'è ricordato delle parole pronunzate da Benedetto XVI in Francia nel mese di settembre scorso: "Nessuno è di troppo nella Chiesa. Ciascuno, senza eccezione, deve potervisi sentire a casa sua, e mai rifiutato". (…)
(Fonte: http://lesalonbeige.blogs.com/my_web...-bordeaux.html del 12.04.2009)
Radicalmente odiosi
Roma (Italia) – Il pudore non è mai stato una dote dei radicali e lo si vede bene anche in occasione del tragico terremoto in Abruzzo: gli adepti di Marco Pannella pretendono che vada ai terremotati l’8 per mille della Chiesa (che ha già stanziato 5 milioni di euro per l’emergenza) ma badano a tenersi stretti i 15 milioni di denaro pubblico che ricevono per le inutili dirette di Radio Radicale dal parlamento. (…) Davanti alla generosità cattolica, non ha tardato ad affiorare il livore di chi, per motivi suoi, non da oggi alimenta una penosa cristofobia. Emma Bonino, braccio destro del guru radicale Pannella, ha chiesto che l’8 per mille della Chiesa venga dirottato ai terremotati: proposta farisaica, da cui trapela un infantile e dispettoso anticlericalismo. I denari dell’8 per mille, liberamente versati dai contribuenti padani e italiani, hanno un utilizzo benemerito: servono in gran parte a mantenere il patrimonio storico e culturale della Penisola e per alleviare la fame, il dolore e l’ignoranza qui e in ogni parte del mondo. Ai terremotati sarebbe, invece, doveroso destinare innanzitutto soldi spesi vanamente, come il contributo di 15 milioni di euro l’anno (30 miliardi di lire!) che il partitucolo di Panella e della Bonino riceve quale finanziamento a Radio Radicale. Denaro pubblico intascato per il servizio che l’emittente-sfogatoio delle logorree pannelliane fornirebbe mandando in onda le sedute parlamentari. In realtà, questa prestazione radiofonica risulta del tutto inutile e costosa, visto che la medesima funzione viene svolta dalla rete GR Parlamento di Radio Rai. (…)
(Fonte: www.ilpadano.com del 14.04.2009, http://www.ilpadano.com/padano.php?newsID=1704 )
Hooligans
Un sergente di Scotland Yard è stato sospeso dopo la diffusione di un video che lo mostra colpire con un pugno al volto una donna che a Londra partecipava a un corteo di protesta contro il G20. Alcuni giorni fa era stato sospeso un altro poliziotto: l’accusa nei suoi confronti è aver pestato durante la stessa manifestazione Ian Tomlinson, un edicolante di 47 anni morto poco dopo a causa di un infarto.
(Agenzia Misna del 15.04.2009)
Al di sopra di tutti
Israele molto probabilmente non coopererà con l’Onu per accertare eventuali crimini di guerra compiuti dallo Stato ebraico e da Hamas nel recente conflitto nella Striscia di Gaza. La stessa fonte ha precisato che Israele ha inviato una sua risposta a riguardo una settimana fa. Hamas invece ha fatto sapere che collaborerà all’inchiesta.
(Da La Stampa del 16.04.2009)
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