BERLINO – Tre anni fa ha ucciso e mangiato un ingegnere di Berlino. Oggi è stato condannato ad otto anni e mezzo di carcere. Una pena lieve, giustificata dal fatto che la vittima era consenziente. E in Germania divampa la polemica.
La sentenza è stata emessa a Kassel, in Assia. Armin Meiwes, 42 anni, è stato giudicato colpevole di omicidio mentre la difesa parlava di uccisione su richiesta della vittima, una sorta di eutanasia.
Il delitto, avvenuto nel marzo del 2001, aveva sconvolto il paese. Armin Meiwes, reo confesso, aveva persino girato l’omicidio con la videocamera, del sezionamento del cadavere e del macabro pasto. Nel filmato appare chiaro che la vittima era del tutto consenziente. Ed è proprio questa la prova che ha convinto i giudici ad emettere una sentenza mite.
L’uomo, un ingegnere informatico, era stato attirato a casa di Meiwes con un annuncio piuttosto chiaro: “Cerco una persona che voglia farsi mangiare”.
Gli avvocati di Meiwes, nel corso del processo, avevano anche chiesto un ricovero in un ospedale psichiatrico ma la loro richiesta è stata bocciata perché due esperti avevano giudicato l’imputato nel pieno possesso delle sue facoltà mentali. L’uomo soffre di disturbi sessuali e trae piacere al solo pensiero di uccidere e fare a pezzi una persona.
(30 GENNAIO 2003; ORE 13:00)