Risultati da 1 a 2 di 2
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    15 Jun 2009
    Messaggi
    13,051
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    10 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Questione nazionale e questione sociale

    da l'ernesto

    Questiona nazionale e questione sociale

    Il ruolo del Partito comunista vietnamita



    di Pino Tagliazzucchi



    Il 6 gennaio 1930, in una riunione a Hong Kong, nasceva il Partito comunista del Vietnam - e iniziava così una storia che concluse la sua prima fase il 2 settembre 1945 quando, davanti ad una folla strabocchevole, Ho Chi Minh lesse la Dichiarazione d’indipendenza del Vietnam. Quindici anni, un tempo brevissimo e interminabile. Tento di individuare, in poco spazio, i punti principali di quella storia. Gli anni ‘20 videro dei profondi mutamenti della vita politica e sociale del Vietnam colonizzato.

    Anzitutto, in un paese che aveva sempre rispettato la precedenza dell’anziano, a cominciare dalla gestione della cosa pubblica, la gioventà emerse come guida accettata della lotta politica; poi, delle formazioni sindacali, piccole e clandestine, pilotarono una forma del tutto nuova di lotta sociale: lo sciopero; infine, mentre si spegneva gradualmente la tendenza a cercare una sorta di decolonizzzazione per tempi lunghi, favorita dalla borghesia cittadina, si affermava la parola d’ordine, quasi utopica per quell’epoca, della piena indipendenza - e su di essa si formavano dei partiti politici, altra novità rispetto ad una tradizione secolare. Due partiti espressero le tendenze distinte di questa lotta: il partito nazionalista (Viet Nam Quoc Dan Dang), che raccoglieva specialmente la piccola borghesia cittadina e che, per affermare l’unità nazionale, accantonava ogni questione sociale, nelle città e nelle campagne; il partito comunista, che invece rivendicava la stretta fusione tra l’imperativo dell’indipendenza e le esigenze della questione sociale. Questo è, per linee generali e molto sommariamente, il contesto in cui va collocata quella riunione a Hong Kong del gennaio 1930. Che, a sua volta, ha una storia. Nel giugno del 1925, a Canton, Ho Chi Minh (che all’epoca era conosciuto come Nguyen Ai Quoc) aveva fondato la Lega della Gioventù Rivoluzionaria del Vietnam (Viet Nam Thanh Nien Kach Menh Dong Chi Hoi), con il compito di formare dei quadri che potessero gettare le basi, in Vietnam, di un’organizzazione rivoluzionaria. Il fatto è fondamentale per due motivi: perchè nella situazione vietnamita dell’epoca occorreva inserire concetti nuovi, ancora sconosciuti, e adeguati ad una lotta che non trovava confronti nella lunga tradizione nazionale e popolare - ed in questo si vede il "metodo" di Ho Chi Minh, che consisteva anzitutto nel diffondere idee e preparare la gente; perchè proprio la formazione di quei quadri permise poi di dar vita ad un partito comunista. Ma, pur senza che l’una abolisse l’altra, quale delle due "questioni" doveva essere posta in primo piano - la questione nazionale o la questione sociale? E quale doveva essere la classe-guida - la piccola borghesia urbana, la classe operaia ancora minoritaria, la classe contadina, che costituiva la stragrane maggioranza della popolazione? Non possiamo, in questa sede, approfondire degli interrogativi riassunti nell’essenziale; ma il solo fatto che essi s’imponessero dimostra da un lato la rapida evoluzione ideologica e politica sia pure di una ristretta minoranza e, dall’altro, la connessione tra la situazione vietnamita e le grandi tendenze nell’Internazionale comunista - che, con il VI congresso, puntava decisamente ad affermare la priorità della lotta di classe. Comunque, la divergenza tra le priorità - quella nazionale, privilegiata dalla Lega, e quella sociale, affermata da gruppi di quadri che agivano in Vietnam - portò alla creazione, nel 1929, di un primo partito comunista ad Hanoi, cui seguirono altri due partiti comunisti, nella parte centrale e in quella meridionale del paese. Ho Chi Minh, che nel 1928-29 agiva all’interno della comunità vietnamita in Thailandia, fu incaricato dall’Internazionale di procedere alla fusione di queste tre correnti; e fu questo, appunto, che venne fatto nella riunione ad Hong Kong. Mi sono dilungato su questa, che può apparire come semplice fase preparatoria, perchè quel dilemma circa la priorità tra questione nazionale e questione sociale continuò ad essere al centro della vita del nuovo partito per tutto il decennio 1930/1940. Un decennio così ricco di fatti, interni al Vietnam e internazionali, da richiedere molto più spazio di quanto ne abbiamo. Nel 1931/32, tutto il Vietnam centrale fu percorso da una vasta rivolta contadina che tentò di mutare la struttura stessa della proprietà agricola formando dei soviet nelle campagne - e la repressione colpì anche il partito, che quella rivolta aveva diretto, sin quasi a distruggerlo; nel 1934/35, la necessità di battersi contro il nazifascismo impose all’Internazionale un profondo mutamento di strategia, che riguardò anche il partito vietnamita e la sua tattica; nel 1936 il Fronte popolare in Francia ebbe ripercussioni anche sulle forme della colonizzazione in Indocina; nel 1939/40 lo scoppio della seconda guerra mondiale fornì sì al partito un nuovo contesto, obiettivamente più favorevole, ma gli impose anche di decidere una linea strategica adeguata. Tutti questi avvenimenti imposero anche al partito vietnamita di adeguarsi a condizioni nuove, mutevoli - dimostrando, tra l’altro, lo stretto rapporto tra la lotta all’interno del paese e quella sul piano mondiale. Ma non si esagera dicendo che la linea strategica principale del partito si definì faticosamente attorno al dilemma che ho già indicato. Un dilemma tutt’altro che puramente ideologico - se con questo s’intende astratto, pregiudiziale - perchè da esso dipendeva l’adesione della enorme massa contadina, interessata all’indipendenza anche come conquista della terra; perchè proprio mentre si profilavano delle condizioni favorevoli appariva indispensabile anche l’adesione di una borghesia sinceramente "nazionale"; infine, perchè, nel contesto della lotta mondiale contro il fascismo, anche la lotta antimperialista doveva coinvolgere vasti strati della popolazione - non indipendentemente dalla collocazione di classe, ma senza dipenderne in modo ristretto. Quando, nel 1941, fu fondato il Vietminh - cioè la lega che diresse la lunga lotta politica e armata di liberazione - il dilemma era stato superato. Poichè non esistevano formazioni politiche nazionaliste di base borghese, il partito comunista doveva assolvere anche alla funzione di partito nazionale, mantenendo però anche l’impegno di trasformazione sociale che ne giustificava il nome e l’esistenza. E si può dire che quando, nell’agosto 1945, un vasto movimento popolare in tutto il Vietnam portò il Vietminh al potere e gli permise poi di sopravvivere a condizioni estrememente difficili, il Vietnam fu il solo paese di tutto il sudest asiatico in cui si affermava un’indipendenza profondamente radicata nella questione sociale.

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    22 Jun 2003
    Località
    l'oceano perduto
    Messaggi
    1,074
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    "La grande rivoluzione di ottobre ha aperto la strada della liberazione a tutti i popoli! (Ottobre 1967)"


    "(...)- There should be close association of patriotism and proletarian internationalism in both the national liberation revolution and the socialist revolution. In our time, the national liberation revolution is an inseparable part of the world proletarian revolution; the national liberation revolution must develop into the socialist revolution if it is to achieve complete victory. The success of the struggle for independence and freedom of the peoples is inseparable from the active support and assistance of the socialist camp and the workers' movement in the capitalist countries.

    "Worker, of all lands and oppressed peoples, unite!" This sacred
    appeal by Lenin is still echoing in our cars, reminding us constantly
    safeguard and strengthen the great solidarity among the revolutionary forces in the common interest of the working class and of mankind.

    The above is a summary of the practical experiences of the Vietnamese revolution."

    Ho Chi Minh


    -------------------------------

    Ogni commento è superfluo.

    saluti comunisti (e comunitaristi)

    n

 

 

Discussioni Simili

  1. Questione etnica e questione europea (G. Faye)
    Di carlomartello nel forum Destra Radicale
    Risposte: 23
    Ultimo Messaggio: 03-02-10, 03:25
  2. La questione Benazir Bhutto - La questione pakistana
    Di Combat nel forum Politica Estera
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 12-01-08, 21:30
  3. La questione nazionale
    Di Esmor nel forum Destra Radicale
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 01-07-05, 16:10
  4. Questione sociale in Italia
    Di Wolare nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 24-05-03, 03:26

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito