Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 16
  1. #1
    SENATORE di POL
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Alessandria
    Messaggi
    23,784
     Likes dati
    2
     Like avuti
    10
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Leadership, arte del governo, Moderazione e Moderatismo

    dal Corriere della Sera

    " Corriere della Sera del 03/02/2004


    --------------------------------------------------------------------------------
    Lo «stop and go» del premier temporeggiatore

    Leadership e arte di Governo
    Piero Ostellino
    --------------------------------------------------------------------------------

    Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio che circoscrive il crac Parmalat (è un caso isolato, dice), tergiversa, rallenta le iniziative di quello dell'Economia, è un classico esempio di «leader negoziale». Giulio Tremonti, il ministro dell'Economia che contestualizza il crac Parmalat (è un fenomeno sistemico, insiste), non tergiversa, accelera il cambiamento, è un classico esempio di «leader d'opinione». Il «leader negoziale» rivela di avere una certa predisposizione alla mediazione fra interessi contrapposti e, nella circostanza, sembra cercare di perseguire i propri fini non solo in accordo con il sistema di poteri cui appartiene, ma persino con quello al quale formalmente si contrappone. Il «leader di opinione» rivela di non avere alcuna predisposizione alla mediazione né all'interno del proprio sistema di poteri né, tanto meno, all'esterno, con quello cui si contrappone, e tende esplicitamente, nella circostanza, a perseguire i propri fini in una logica conflittuale. Ora, indipendentemente dalle ragioni della cautela di Berlusconi, o dal giudizio sulla severità di Tremonti nei confronti della Banca d'Italia, è un fatto che il ministro dell'Economia sembra aver conservato, e persino accresciuto, la propria originaria carica riformista, mentre il presidente del Consiglio sembra aver attenuato la sua. Ammesso che l'abbia mai effettivamente avuta. Ma un leader che non sia disposto a spiacere a qualcuno non ha capacità di leadership.
    Che cos'è, allora, la leadership nel mondo in cui viviamo? «La risposta ha poco a che vedere con le tattiche e le tecniche per vincere le elezioni o per restare in testa nei sondaggi di opinione (...) Piuttosto, ha a che fare con "l'arte del governo"» (Carnes Lord: The Modern Prince - What leaders need to know now , Yale University Press, 2003).
    Berlusconi aveva mostrato di possedere una istintiva capacità di leadership , conferendo alla propria maggioranza vittoriosa una duplice connotazione: di governo riformista e, al tempo stesso, di opposizione radicale al sistema di poteri che aveva governato l'Italia negli ultimi trent'anni. Con lui era nato il primo «governo di opposizione». Egli sembrava aver capito, cioè, che nei momenti di forte transizione e di crisi - e quelli in cui viviamo lo sono - non basta governare, è necessario cambiare la natura stessa dei rapporti sociali, politici, economici, culturali. Ciò gli era costata la fortissima opposizione dell' establishment e di tutti coloro i quali se ne erano sentiti minacciati. Ma gli aveva consentito di mettere in difficoltà l'opposizione di centrosinistra, costringendola alla difesa dello statu quo , secondo la (marxiana) profezia che, una volta che la sinistra abbia conquistato il potere, il governo degli uomini sarebbe rimpiazzato dalla semplice amministrazione delle cose.
    Una cosa, però, è la propensione naturale alla leadership , un'altra l'appropriata preparazione intellettuale a esercitarne le funzioni, «l'arte del governo». E qui sono incominciati i guai. Innanzi tutto, Berlusconi non ha capito che del precedente sistema di poteri facevano parte anche vasti settori della sua stessa maggioranza, che al cambiamento si sarebbero opposti con non minore forza dell'opposizione. In secondo luogo, non è stato capace di definire razionalmente gli obiettivi che avrebbe dovuto perseguire subito e con maggiore fermezza. Infine, non ha correlato i fini con i mezzi, finendo prigioniero delle sub-culture burocratiche che, di fatto, amministrano lo Stato moderno. Forse sta perdendo, personalmente, una grande occasione. Di certo, la sta perdendo il Paese.
    "

    Purtroppo...... ineccepibile.

    Saluti liberali

  2. #2
    Veneta sempre itagliana mai
    Data Registrazione
    06 Mar 2002
    Località
    '' E' in gran parte merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari '' (Joseph S. Blatter - Presidente F.I.F.A. - Dicembre 2007)
    Messaggi
    63,121
     Likes dati
    0
     Like avuti
    3
    Mentioned
    11 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Leadership, arte del governo, Moderazione e Moderatismo

    In origine postato da Pieffebi
    dal Corriere della Sera

    " Corriere della Sera del 03/02/2004


    --------------------------------------------------------------------------------
    Lo «stop and go» del premier temporeggiatore

    Leadership e arte di Governo
    Piero Ostellino
    --------------------------------------------------------------------------------

    Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio che circoscrive il crac Parmalat (è un caso isolato, dice), tergiversa, rallenta le iniziative di quello dell'Economia, è un classico esempio di «leader negoziale». Giulio Tremonti, il ministro dell'Economia che contestualizza il crac Parmalat (è un fenomeno sistemico, insiste), non tergiversa, accelera il cambiamento, è un classico esempio di «leader d'opinione». Il «leader negoziale» rivela di avere una certa predisposizione alla mediazione fra interessi contrapposti e, nella circostanza, sembra cercare di perseguire i propri fini non solo in accordo con il sistema di poteri cui appartiene, ma persino con quello al quale formalmente si contrappone. Il «leader di opinione» rivela di non avere alcuna predisposizione alla mediazione né all'interno del proprio sistema di poteri né, tanto meno, all'esterno, con quello cui si contrappone, e tende esplicitamente, nella circostanza, a perseguire i propri fini in una logica conflittuale. Ora, indipendentemente dalle ragioni della cautela di Berlusconi, o dal giudizio sulla severità di Tremonti nei confronti della Banca d'Italia, è un fatto che il ministro dell'Economia sembra aver conservato, e persino accresciuto, la propria originaria carica riformista, mentre il presidente del Consiglio sembra aver attenuato la sua. Ammesso che l'abbia mai effettivamente avuta. Ma un leader che non sia disposto a spiacere a qualcuno non ha capacità di leadership.
    Che cos'è, allora, la leadership nel mondo in cui viviamo? «La risposta ha poco a che vedere con le tattiche e le tecniche per vincere le elezioni o per restare in testa nei sondaggi di opinione (...) Piuttosto, ha a che fare con "l'arte del governo"» (Carnes Lord: The Modern Prince - What leaders need to know now , Yale University Press, 2003).
    Berlusconi aveva mostrato di possedere una istintiva capacità di leadership , conferendo alla propria maggioranza vittoriosa una duplice connotazione: di governo riformista e, al tempo stesso, di opposizione radicale al sistema di poteri che aveva governato l'Italia negli ultimi trent'anni. Con lui era nato il primo «governo di opposizione». Egli sembrava aver capito, cioè, che nei momenti di forte transizione e di crisi - e quelli in cui viviamo lo sono - non basta governare, è necessario cambiare la natura stessa dei rapporti sociali, politici, economici, culturali. Ciò gli era costata la fortissima opposizione dell' establishment e di tutti coloro i quali se ne erano sentiti minacciati. Ma gli aveva consentito di mettere in difficoltà l'opposizione di centrosinistra, costringendola alla difesa dello statu quo , secondo la (marxiana) profezia che, una volta che la sinistra abbia conquistato il potere, il governo degli uomini sarebbe rimpiazzato dalla semplice amministrazione delle cose.
    Una cosa, però, è la propensione naturale alla leadership , un'altra l'appropriata preparazione intellettuale a esercitarne le funzioni, «l'arte del governo». E qui sono incominciati i guai. Innanzi tutto, Berlusconi non ha capito che del precedente sistema di poteri facevano parte anche vasti settori della sua stessa maggioranza, che al cambiamento si sarebbero opposti con non minore forza dell'opposizione. In secondo luogo, non è stato capace di definire razionalmente gli obiettivi che avrebbe dovuto perseguire subito e con maggiore fermezza. Infine, non ha correlato i fini con i mezzi, finendo prigioniero delle sub-culture burocratiche che, di fatto, amministrano lo Stato moderno. Forse sta perdendo, personalmente, una grande occasione. Di certo, la sta perdendo il Paese.
    "

    Purtroppo...... ineccepibile.

    Saluti liberali
    pieffe.....l'ho postato anch'ioooo stamattina

  3. #3
    SENATORE di POL
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Alessandria
    Messaggi
    23,784
     Likes dati
    2
     Like avuti
    10
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Re: Leadership, arte del governo, Moderazione e Moderatismo

    In origine postato da pensiero
    pieffe.....l'ho postato anch'ioooo stamattina

    Ripetere ...giova (tranne che agli ossessionati antiberlusconiani cronici che si incavolano anche quando si critica berlusconi, perchè vedono nella critica un elogio criptico.... )

  4. #4
    brescianofobo
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Bergamo, Italy
    Messaggi
    138,931
     Likes dati
    3,226
     Like avuti
    13,036
    Mentioned
    2608 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito

    Hey, ragazzi, qua serve una bella iniezione di fiducia.

    Con 5.000 euro potete cenare vicino a Berlusconi, assorbire un po' del suo magico fluido di ottimismo e contribuire anche voi a comprare qualche cartellone 6x3 con su scritto IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO.

    Cribbio, e ora AVANTI CON LE RIFORMEE!

    Martedì 3 Febbraio 2004, 13:11


    Forza Italia: 5.000 Euro Per Cenare Con Berlusconi
    Di (Dra/Pn/Adnkronos)

    IL 13 FEBBRAIO AL PRINCIPE DI SAVOIA DI MILANO Milano, 3 feb. - (Adnkronos)- Cinquemila euro. Questo il prezzo di una cena con il premier Silvio Berlusconi per i simpatizzanti 'azzurri' che venerdi 13 febbraio andranno al Principe di Savoia di Milano, uno degli alberghi piu' famosi della citta', per una serata organizzata da Forza Italia per raccogliere fondi in vista delle elezioni di primavera. L'appuntamento milanese, riferisce il quotidiano Libero, potrebbe essere il primo di una serie di cene elettorali organizzate dal partito del Premier.

  5. #5
    email non funzionante
    Data Registrazione
    02 May 2003
    Località
    gallia cisalpina
    Messaggi
    4,702
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Leadership, arte del governo, Moderazione e Moderatismo

    [QUOTE

    Senatore PFB,
    alcuni passaggi di Ostellino che mi hanno convinto ma occorre dirlo:
    Berlusconi è in ostaggio dei suoi alleati che gli fanno pagare i suoi interessi più o meno legittimi.
    Ora non sa che fare perchè il Follini,il Fini e il Bottiglione dell'UDC sanno che è il momento di strappare tutto quanto è possibile per far passare la legge di riforma delle frequenze TV nel dogitale,per non parlare della riforma della Magistratura(non della Giustizia)che rimarrà tale e quale.
    Bisogna ben dirlo Berlusconi non ha cultura politica per gestire gli alleati e gli avversari politici.
    Il Re Agnelli sapeva che per regnare e governare i suoi interessi doveva servirsi di vassalli felici di apparire governanti.
    Berlusconi purtroppo continua a non capire che Agnelli aveva nei fatti ragione.
    Ne verrà fuori ? credo di no e uscirà di scena insieme ai suoi infedeli alleati .
    Cosa pagherà il buon Tremonti se le cose non si metteranno a filare nel verso giusto?.
    Berlusconi deve capire che An DEVE avere la responsabilità del potere. Gli si dia il posto del Tremonti che intanto pur fallendo non pagherà nessun prezzo in termini di voti non avendo dietro un partito.
    Fini.Follini e il Bottiglione dovranno cimentarsi a governare ma lo dovranno fare in solitudine non in un direttorio perchè non abbiamo votato un gruppo che non si prende le responsabilità politiche.;si è votato un uomo,un leader appunto perchè se ne prendesse la responsabilità.
    Berlusconi capirà che dovrà liberarsi dalla morsa della lega e dei DC confusi con la destra sempre meno fedele?
    La sinistra sarà felice ma non saprà gestire che una duplicazione della sua precedente esperienza da cui gli italiani vollero uscirne senza costrutto.

  6. #6
    Moderatore
    Data Registrazione
    15 Sep 2002
    Località
    Roma Capitale
    Messaggi
    168,611
     Likes dati
    48,414
     Like avuti
    37,801
    Mentioned
    8555 Post(s)
    Tagged
    147 Thread(s)

    Predefinito

    Leadership e arte del governo? Chi, Berlusconi e Tremonti??? Ma mi faccia il piacere, mi faccia.

    Berlusconi è un ottimo ripetitore degli stati d'animo qualunquistici del popolino. E' questo il motivo per cui dice certe 'bischerate' che però hanno presa sui qualunquisti nostrani (non dimentichiamoci che circa il 40% degli italiani sono analfabeti di ritorno). Due giorni dopo dice esattamente il contrario di quello che aveva detto, per dar modo all'elite nazionale (quelli che hanno fatto la seconda media negli ultimi banchi) di tirare il fiato e dire "mi sembrava strano". Risultati di questa tecnica da venditore di tappeti? Purtroppo si garantirà anche in futuro molti voti, per aver soddisfatto sia chi la vede rossa che chi la vede nera.

    Tremonti lasciamolo perdere. E' un ottimo fantasista. Peccato che anzichè in un circo lavori in un governo.

  7. #7
    SENATORE di POL
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Alessandria
    Messaggi
    23,784
     Likes dati
    2
     Like avuti
    10
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    da www.giornale.it

    " Sondaggi: Forza Italia perde il primato

    Casa delle libertà in flessione nei condaggi elettorali. Faticano soprattutto Forza Italia e An, mentre appaiono in crescita Lega e, in misura minore, Udc.
    E’ quanto emerge dagli ultimi sondaggi elettorali in possesso ai partiti del centrodestra.
    Sondaggi che, soprattutto, indicvano un’importante novità: per la prima volta Forza Italia perderebbe il primato dei consensi degli italiani e verrebbe superata dai ds.
    Secondo la ultime rivelazioni Forza Italia passerebbe dal 25,2% dell ultime politiche a circa il 21%. E verrebbe superata dai ds che si sttesterebbero al di sopra del 22%. (Tuttavia occorre dire che secondo berlusconi i reali consensi del suo movimento socillerebbero tra il 22 e il 26%).
    Male anche An in discesa dal 12,5 all’8 e con una perdita secca di un quarto del proprio elettorato. Segno che la svolta di Fini non è stata apprezzata dallo zoccolo duro del tradizionale elettorato.
    La politica della strenua difesa del federalismo sembra invece premiare la Lega. Infatti il partito di Bossi è in crescita netta e dal 3,9 per cento passerebbe a circa il 6. In aumento, ma di poco, i consensi dell’Udc.
    Perchè questi risultati? Secondo gli analisti del centrodestra giunto a metà mandato il governo paga lo scotto inevitabile di una crisi economica globale della quale non si vede ancora l'esito certo. Molti altri governi nel mondo sono nella stessa situazione, dagli Usa alla Gran Bretagna alla Germania al Giappone.
    Ma c'è anche il prezzo di alcune promesse elettorali fatte e non mantenute. Tra queste soprattutto la mancata riduzione delle tasse ; la liberalizzazione di una parte del mercato del lavoro, che gli interessati percepiscono come precarizzazione; l'incertezza sulle pensioni e anche una discreta campagna ostile di buona parte della stampa su riforme buone che invece sono state avviate, a cominciare dalla scuola .



    9 Feb 2004
    "


    Saluti liberali

  8. #8
    SENATORE di POL
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Alessandria
    Messaggi
    23,784
     Likes dati
    2
     Like avuti
    10
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Re: Leadership, arte del governo, Moderazione e Moderatismo

    In origine postato da tucidide
    [QUOTE

    Senatore PFB,
    alcuni passaggi di Ostellino che mi hanno convinto ma occorre dirlo:
    Berlusconi è in ostaggio dei suoi alleati che gli fanno pagare i suoi interessi più o meno legittimi.
    Ora non sa che fare perchè il Follini,il Fini e il Bottiglione dell'UDC sanno che è il momento di strappare tutto quanto è possibile per far passare la legge di riforma delle frequenze TV nel dogitale,per non parlare della riforma della Magistratura(non della Giustizia)che rimarrà tale e quale.
    Bisogna ben dirlo Berlusconi non ha cultura politica per gestire gli alleati e gli avversari politici.
    Il Re Agnelli sapeva che per regnare e governare i suoi interessi doveva servirsi di vassalli felici di apparire governanti.
    Berlusconi purtroppo continua a non capire che Agnelli aveva nei fatti ragione.
    Ne verrà fuori ? credo di no e uscirà di scena insieme ai suoi infedeli alleati .
    Cosa pagherà il buon Tremonti se le cose non si metteranno a filare nel verso giusto?.
    Berlusconi deve capire che An DEVE avere la responsabilità del potere. Gli si dia il posto del Tremonti che intanto pur fallendo non pagherà nessun prezzo in termini di voti non avendo dietro un partito.
    Fini.Follini e il Bottiglione dovranno cimentarsi a governare ma lo dovranno fare in solitudine non in un direttorio perchè non abbiamo votato un gruppo che non si prende le responsabilità politiche.;si è votato un uomo,un leader appunto perchè se ne prendesse la responsabilità.
    Berlusconi capirà che dovrà liberarsi dalla morsa della lega e dei DC confusi con la destra sempre meno fedele?
    La sinistra sarà felice ma non saprà gestire che una duplicazione della sua precedente esperienza da cui gli italiani vollero uscirne senza costrutto.

    Diceva von Mises che non esistono governi liberali, giacchè i liberali quando vanno a governare si scordano facilmente di esserlo. Allora dovrebbero essere i loro elettori a COSTRINGERLI a fare politiche liberali. Il problema che per far questo occorrerebbe che in Italia esistesse un'alternativa riformista e socialdemocratica "liberal" al centrodestra. Ma questa alternativa NON esiste.
    Comunque ci è stata promessa una "rivoluzione liberale" e per ora abbiamo avuto, anche per questioni di oggettiva difficoltà (congiuntura internazionale, eccetera) soltanto qualche piccolo e incompleto acconto, litigiosità crescente, priorità data a problemi non propriamente globali......
    Come costringere questo governo a fare se non la rivoluzione, almeno qualche riforma liberale seria e a non cedere alle corporazioni togate sulla riforma della giustizia (già fin troppo annacquata??). This is the question.

    Saluti liberali

  9. #9
    SENATORE di POL
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Alessandria
    Messaggi
    23,784
     Likes dati
    2
     Like avuti
    10
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Nessuno da la colpa alle Opposizioni. Ma non è colpa certo del governo se queste NON rappresentano, per un liberale, un'alternativa da spendere contro questo governo. Infatti non sono neppure delle vere Opposizioni, ma delle accozzaglie di estremisti, massimalisti, politicanti riciclati che non hanno trovato spazio nella maggioranza, demagoghi, agitatori di piazze ed ex svenditori del patrimonio pubblico nazionale agli amici degli amici...

    Saluti liberali

  10. #10
    SENATORE di POL
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Alessandria
    Messaggi
    23,784
     Likes dati
    2
     Like avuti
    10
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Quante parole inutili. Io parlo della mancanza di una sinistra socialdemocratica, riformista e "liberal", non certo di una sinistra liberal-liberista o liberalconservatrice. L'alternanza nei paesi "normali" e democratici occidentali non è fra sinistretta giacobino-massimalista e liberalcasinisti, ma fra social-liberali e liberal-conservatori. In Italia mancano i primi (sono una frangia irrilevante del centrosinistra e taluni sono alleati al centrodestra per incompatibilità con la sinistretta illiberale dominante) e i secondi sono...sostanzialmente impotenti in una coalizione ...casinista.
    This is the question.

    Saluti liberali

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Il moderatismo
    Di Giò nel forum Destra Radicale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 12-10-11, 22:30
  2. Il moderatismo ucciderà il gioco
    Di Venom nel forum Prima Repubblica di POL
    Risposte: 101
    Ultimo Messaggio: 12-10-08, 15:08
  3. Moderatismo e astensionismo: analisi di un imbroglio
    Di Paul Z. (POL) nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 14-06-05, 20:24
  4. Il moderatismo? Sta nell'estremismo liberale!
    Di Stonewall nel forum Liberalismo e Libertarismo
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 24-04-04, 13:15
  5. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 25-01-04, 19:57

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito