Il ministro aveva criticato la decisione del consiglio che si era pronunciato contro l'ampliamento della struttura
Base Usa della Maddalena La Regione attacca Martino
Il governatore Italo Masala scrive a Berlusconi
CAGLIARI - Scoppia la polemica tra la Regione Sardegna e il ministro della Difesa, Antonio Martino. Oggetto della disputa il destino della base Usa della Maddalena. La stessa dove il 30 dicembre si registrò una misteriosa esplosione che spaventò non poco gli abitanti della zona e provocò grande eco in tutta la regione. Al punto che il consiglio regionale sardo si pronunciò contro l'ipotesi di ampliamento della base. Una decisione che Martino, sabato scorso, ha commentato così: "Il consiglio non è infallibile, ci sono state cinque astensioni e la differenza finale è stata di cinque voti. Mi sembra poco per dire che i sardi sono contrari. Non so se l'opinione pubblica sia dello stesso avviso".
Parole che hanno scatenato la reazione della Regione. Una formale "protesta istituzionale" è stata inoltrata al premier Silvio Berlusconi dal presidente isolano Italo Masala. Masala sottolinea come l'evento si presenti "oggettivamente lesivo della dignità ordinamentale di livello costituzionale posta in capo alla Regione autonoma della Sardegna" e chiede al governo di precisare il senso delle dichiarazioni rilasciate da Martino. E' chiaro, infatti, che il tema che nell'isola sta scatenando polemica è la considerazione che a Roma si ha sulle decisioni della Regione in merito ai lavori di ristrutturazione della base militare statunitense della Maddalena e ai dubbi conseguenti alle denunce di un eventuale inquinamento radioattivo.
Nella lettera al premier, il presidente della Regione solleva anche la questione dell'"incidente diplomatico" avvenuto, sempre sabato a Cagliari, durante la cerimonia per la consegna di quattro nuovi pattugliatori d'altura. "In contrasto con l'ordine delle precedenze che gli riservava la collocazione alla destra del ministro della Difesa - scrive Masala riferendosi al posto riservato tra le autorità al rappresentante del presidente della Regione, l'assessore Felice Contu - gli veniva attribuito un posto nella terza fila della tribuna. Il rappresentante della Regione ha dovuto 'platealmente' abbandonare il luogo della cerimonia ritirando il gonfalone regionale".
Nel frattempo il gruppo del Prc della Sardegna ha chiesto chiede, "le immediate dimissioni" di Martino, mentre Ermete Realacci della Margherita ha parlato di "leggerezza sconcertante del ministro".
(2 febbraio 2004)
http://www.repubblica.it/2004/b/sezi...damartino.html