Tranfaglia "I DS? Ormai sono un partito fuori dal mondo"

[anton]

In Origine Postato da Patto
La NOSTRA ricchezza, ed il NOSTRO benessere.. leggi bene ciò che scrivo, per favore.
Mi sembra perlomeno ipocrita vivere nella nostra società, usufruire di tutto ciò che essa offre, sicuramente, purtroppo, a spese di altri paesi meno sviluppati, per poi sputare nel piatto dal quale si mangia e criticare il capitalismo.
Non è il capitalismo la colpa dei guai del terzo mondo, ma la perfidia e l' egoismo umano. Infatti, l' unione sovietica non è che causasse meno povertà e sfruttamento dell' ovest capitalista. le ideologie non c' entrano, una persona decente e corretta lo sarà nonostante le sue preferenze politiche o ideologie. Se non avessimo il capitalismo, puoi stare sicuro che certa gente troverebbe altri metodi per accrescere il loro potere a scapito degli altri.

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STIAMO DICENDO LA STESSA COSA..... O QUASI.....
TU PARLI DI AVIDITà ..... MA L'AVIDITà è INSITA NEL CAITALISMO..... ANZI NE è LA BASE PERCHè NON PUò ESSERCI CAPITALISMO SENZA ACCUMULAZIONE E SENZA L'AVIDITà DI ACCUMULARE.....
CHE CAPITALISMO SAREBBE QUELLO CHE SI ACCONTENTASSE DI UNA ZAPPA E DI UN BADILE, O QUASI, E RIFIUTASSE I PARADISI FISCALI E LE CONCENTRAZIONI FINANZIARIE CHE PROMUOVONO EVASIONE FISCALE, DISOCCUPPAZIONE, EMARGINAZIONE, INFLAZIONE, RIDUZIONE DEI SALARI E DEL WLFARE, CONTRATTI ATIPICI E PROVVISORIETà E INCERTEZZA NELLA VITA DELLA GENTE COMUNE,......
E QUESTI FENOMENI SEMPRE ESISITITI SONO STATI COMBATTUTI E FRENATI SOLO DA SINISTRE ANTICAPITALISTE ....
E MAI PER GRAZIOSA CONCESSIONE DEL CAPITALISMO E DEI CAPITALISTI....
IL CAPITALISMO VUOLE ED HA SEMPRE PRATICATO IL LAISEZ FAIRE DEL MERCATO SELVAGGIO ED HA SEMPRE VISTO COME FUMO NEGLI OCCHI QUALSIASI TENTATIVO DI PORRE DELLE REGOLE E DEI LIMITI ALL'AVIDITà DELL'ACCUMULAZIONE SENZA LIMITI.......
IN NATURA NON ESISTE NIENTE DI VIVENTE CHE NON ABBIA UN LIMITE ALLA SUA CRESCITA, GLI ESSERI VIVENTI, PIANTE E ANIMALI CHE SONO AFFETTI DALLA PATOLOGIA DELL'ELEFANTISMO MUOIONO..... MA IN ECONOMIA E NEL CAPITALISMO UNA SIMILE PATOLOGIA VIENE AUSPICATA E INCORAGGIATA.... DA QUI LA SUA CRISI E QUELLA DEL MONDO CONTEMPORANEO CHE STA REGREDENDO A SITUAZIONI DI SFRUTTAMENTO E DI OPPRESSIONE DEGLI UOMINI E DELLA NATURA CHE PENSAVAMO DI AVER VINTO DEFIFNITIVAMENTE.....

[Patto]

In Origine Postato da gribisi
La questione è più complicata di come la fai tu.
Il problema oggi non è più che i DS discutano se accettare o no il capitalismo, ma che si è rinunciato addirittura a una linea di difesa dei ceti deboli e di lotta alle disuguaglianze sociali.
C'è una subalternità alle linee neoliberiste di riduzione a tutti i costi della pressione fiscale (e quindi riducendo anche i servizi pubblici). Non si è fatto e non si fa nulla contro il formarsi di giganteschi soggetti privati, che finiscono per fare quello che gli pare. Nulla contro la libertà di circolazione dei capitali, che idem consente ai privati di andare dove vogliono e boicottare i governi che tutelano meglio i lavoratori e l'ambiente. Nulla per incentivare il trasporto su rotaia anzichè su gomma. Nulla per sostituire il petrolio con fonti di energia pulita. Nulla per incentivare il trasporto pubblico a scapito di quello privato. Persino il monopolio berlusconiano dei media e il conflitto di interessi sono passati indenni attraverso 5 anni di governi del CSX.
Insomma, non si fa altro che eseguire a piè di lista quello che chiedono il FMI e le altre organizzazioni internazionali, e poi vantarsi in TV di avere fatto bene tutto quello che ci hanno detto di fare. Altro che accettare il capitalismo e non riproporre il comunismo: qui ci si sdraia sul capitalismo senza "se" e senza "ma" e si abbandona ogni tentativo anche solo di correggerlo.

In effetti, la sinistra europea è in cerca di orientamento. Siamo arrivati ad un punto al quale è palese che gli stati sociali come sono esistiti fino ad oggi non sono più finanziabili, e che sono inoltre troppo rigidi per adattarsi ai cambiamenti del mercato, che ahimè domina il mondo. Mentre l' america sembra in piena ripresa (anche se finanziata dal debito pubblico, e perciò resta da vedere quanto sia duratura), l' europa stenta a rialzarsi.
Secondo me oggi non è più possibile mettere in discussione il modello liberale (non liberista) e capitalista, semplicemente perchè ci ha portato a livelli di prosperità (certamente a scapito del terzo mondo), di civiltà e di cultura mai visti prima. Le sinistre hanno il problema che devono muoversi all' interno di questo sistema capitalista, senza perdere le loro radici sociali, cosa che sta diventando sempre più difficile, anche grazie all' affermarsi dell' america come Iperpotenza capitalista senza più scrupoli ad usare la sua potenza economica contro i suoi alleati.
Secondo me, quello che per esempio sta facendo Schroeder in germania, è un percorso dovuto, anche se può sembrare un tradimento a molti elettori, perchè se bisogna scegliere tra recessione e tagli alla spesa sociale, la seconda opzione è sicuramente quella che alla fin fine giova di più ai lavoratori, anche se all' inizio può non sembrare così. La differenza tra destra e sinistra secondo me è che per la destra la riduzione dello stato sociale e l' introduzione del liberismo è un fine a se stesso, mentre per la sinistra è un male necessario per continuare a garantire un posto di lavoro e uno stile di vita decente ai lavoratori.
Sono d' accordo con la critica sulla performance al governo della nostra sinistra, ma comunque sarai d' accordo che è sempre il male minore rispetto al Polo.

[gribisi]

Patto wrote:
1) La differenza tra destra e sinistra secondo me è che per la destra la riduzione dello stato sociale e l' introduzione del liberismo è un fine a se stesso, mentre per la sinistra è un male necessario per continuare a garantire un posto di lavoro e uno stile di vita decente ai lavoratori.

2) Sono d' accordo con la critica sulla performance al governo della nostra sinistra, ma comunque sarai d' accordo che è sempre il male minore rispetto al Polo.

Re:
1) Mi sembra esile come differenza. Condivido dal punto di vista descrittivo, non da quello prescrittivo (se questa tua analisi ha ambizioni prescrittive).

2) Nel complesso sì, ma non mi pare che ci voglia molto ad essere meglio della CdL.

[anton]

Secondo me, quello che per esempio sta facendo Schroeder in germania, è un percorso dovuto, anche se può sembrare un tradimento a molti elettori, perchè se bisogna scegliere tra recessione e tagli alla spesa sociale, la seconda opzione è sicuramente quella che alla fin fine giova di più ai lavoratori, anche se all' inizio può non sembrare così.
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STORIE.....
LA REALTà è CHE LE COSIDDETTE SINISTRE DI OGGI,..... TUTTE CON LEADERSIHP DI CARRIERA.......SI SONO ADAGIATE SU QUESTO SISTEMA E HANNO PERSO LA LORO IDENTITà....MENTRE NEL MONDO ASSISTIAMO AD UN ALLARGAMENTO DELLA FORBICE DEI REDDITI TRA RICCHI E POVERI COME MAI SI è VERIFICATO NEL MONDO....
I RICCHI DIVENTANO SEMPRE PIù RICCHI E MENO NUMEROSI...... I POVERI SEMPRE PIù POVERI E SEMPRE PIù NUMEROSI.....
PER SECOLI IL DIVARIO è STATO DI 3 A 1...... ORA ASSISTIAMO A PUNTE DI 1000 A UNO.....
ED è DA QUESTO DIVARIO, SPESSO DFISCALIZZATO, CHE DERIVA IL FACILE ESPEDIENTE DI CONTINUARE A TOGLIERE AI MENO ABBIENTI E MENO RAPPRESENTATI E DIFESI DAI MEDIA PADRONALI.........DOVE SI PARLA SOLO DELLA NECESSITà DI RIODURRE LE TASSE, DELLA NECESSITà DI POTER LICENZIARE, DI NON AUMENTARE I SALARI, DI RIDURRE IL WELFARE......

[Patto]

In Origine Postato da gribisi
Patto wrote:
1) La differenza tra destra e sinistra secondo me è che per la destra la riduzione dello stato sociale e l' introduzione del liberismo è un fine a se stesso, mentre per la sinistra è un male necessario per continuare a garantire un posto di lavoro e uno stile di vita decente ai lavoratori.

2) Sono d' accordo con la critica sulla performance al governo della nostra sinistra, ma comunque sarai d' accordo che è sempre il male minore rispetto al Polo.

Re:
1) Mi sembra esile come differenza. Condivido dal punto di vista descrittivo, non da quello prescrittivo (se questa tua analisi ha ambizioni prescrittive).

2) Nel complesso sì, ma non mi pare che ci voglia molto ad essere meglio della CdL.

Stavo descrivendo lo stato delle cose come lo vedo io. Non mi azzardo ad entrare nel discorso su come dovrebbe essere la sinistra ideale.

[Felix (POL)]

In Origine Postato da gribisi
Caro ciappas, se col capitalismo muoiono 25mila persone al giorno, col comunismo ne muoiono 25mila al secondo.

[Michele S-]

DS: TRANFAGLIA, ORMAI E' SOLO TATTICA SENZA PROGETTUALITA'
LINEA D'ALEMA SCONFITTA 2001,PERCHE'SEGUIRE STESSA SQUADRA?
(ANSA) - ROMA, 2 FEB - ''Lascio un partito che ha una linea
politica che non condivido, perche' non e' una linea di
progettualita' democratica, ma e' puramente tattica, una linea
che oscilla in continuazione tra una cosa e l'altra e che fa
delle scelte a mio avviso spesso contraddittorie''. Lo storico
Nicola Tranfaglia spiega cosi' in un'intervista al quotidiano on
line 'Affari Italiani' perche' ha deciso di andar via dai Ds.
''Lascio un partito chiuso alla societa', come si vede anche
in tutta questa vicenda di preparazione di una battaglia
politico-elettorale che si protrarra' per tre anni. Io -
aggiunge - non sono d'accordo con il partito riformista perche'
nessuno mi ha spiegato cosa significa''.
''A sinistra, io credo che siamo tutti riformisti, persino
Rifondazione non parla piu' di antagonismo, ma - prosegue -
bisogna riempire di contenuti il riformismo, altrimenti e' una
cosa astratta: anche Berlusconi e' riformista, solo che a me le
sue riforme non piacciono, ma sempre riforme sono. Continuare a
parlare di partito riformista, senza mettere in piedi un
progetto politico-culturale, per dire che Italia si vuole
contrapporre all'Italia di oggi mi sembra pericoloso e
contraddittorio''.
''Questa segreteria - dichiara ancora Tranfaglia - e' stata
decisa da Massimo D'Alema e quindi non si stacca dalla sua
politica, che e' stata sconfitta nel 2001. Loro fanno finta che
non esista quella sonora sconfitta, ma il Centrosinistra guidato
da D'Alema e' stato sconfitto il 13 maggio 2001, quindi perche'
seguire la stessa squadra? Sono convinto che D'Alema sia il vero
leader dei Ds e che Fassino segua in maniera piu' o meno
costante la linea tracciata da D'Alema...''.(ANSA).