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    Predefinito Maroni: sicurezza dipende da integrazione. Più fondi per l'inclusine sociale

    Carta di Parma, Maroni e sindaci:

    "Fondamentale più integrazione"


    Si è concluso l'incontro in municipio tra il ministro dell'Interno e i 22 primi cittadini firmatari dell'accordo sulla sicurezza nei Comuni. Proposto un nuovo documento che prevede maggiori poteri per i sindaci ma anche provvedimenti a favore dell'integrazione
    Carta di Parma, fase due. È ancora in corso la riunione tra i 19 sindaci bipartisan ed il ministro dell'Interno Roberto Maroni per "mettere l'integrazione al centro delle politiche" per la sicurezza. "Torniamo - specifica il primo cittadino di Parma Pietro Vignali, che fa gli onori di casa - a poco più di un anno dal primo incontro con il ministro a confrontarci sul lavoro fatto fino ad oggi e lo facciamo a Parma, perché qui è iniziato questo percorso che ha portato ai sindaci più poteri in termini di sicurezza urbana che hanno prodotto
    ordinanze e provvedimenti di cui oggi facciamo il bilancio, rilanciando con nuove proposte soprattutto sul fronte dell'integrazione".

    I sindaci, da quello di Verona Flavio Tosi sino a quello di Prato Roberto Cenni, stando ponendo al ministro una serie di inteventi relativi alla fase due della Carta: sicurezza urbana (con l'attribuzione ai sindaci il potere di revoca delle licenze e autorizzazioni agli esercizi commerciali e una nuova disciplina della Polizia locale) e politiche dell'integrazione (con in aumento delle risorse al fondo per l'inclusione sociale). Al termine dell'incontro i sindaci ed il ministro inconteranno la stampa per ufficializzare la seconda fase del documento che andrà a corredo del pacchetto sicurezza voluto dal Governo.

    Facendo riferimento agli ultimi fatti di cronaca, il sindaco ducale ha ribadito come "non c'è sicurezza senza quella reale integrazione che solo le amministrazioni locali possono promuovere e contribuire a costruire giorno per giorno sul territorio". "Non abbiamo mai pensato che la sicurezza dei cittadini fosse un semplice problema di polizia", ha aggiunto il sindaco parmigiano. "Si tratta di un tema delicato e complesso che non può essere semplificato in posizioni estreme e reazioni 'di pancia' e non può essere ostaggio della polemica tra schieramenti ma richiede assunzioni di responsabilità e ricerca di soluzioni concretamente praticabili sul territorio".
    (13 ottobre 2009)
    Ultima modifica di belenos; 14-10-09 alle 20:22
    Salus Padaniae suprema lex.
    Chi porta una svastica e dice di voler difendere la Padania, l'Italia o l'Europa, se non è un ragazzino di sedici anni giustamente incazzato ,è un adulto imbecille o un provocatore al servizio del nemico.

  2. #2
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    Predefinito Rif: Maroni: sicurezza dipende da integrazione. Più fondi per l'inclusine sociale

    Non sapevo che volessimo l'Italia multirazziale votano Lega ...
    Salus Padaniae suprema lex.
    Chi porta una svastica e dice di voler difendere la Padania, l'Italia o l'Europa, se non è un ragazzino di sedici anni giustamente incazzato ,è un adulto imbecille o un provocatore al servizio del nemico.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Maroni: sicurezza dipende da integrazione. Più fondi per l'inclusine sociale

    Citazione Originariamente Scritto da belenos Visualizza Messaggio
    Non sapevo che volessimo l'Italia multirazziale votano Lega ...
    Non sapevo che ci fosse qualcuno che creda che si possa realisticamente ributtare a mare tutti gli extra.

    Qualcosa per favorire un po' d'integrazione lo devi fare. Tanto più che quello cha hai scritto nel titolo (più fondi per l'inclusione sociale) è solo una proposta di qualche sindaco.
    "Insomma se è in gamba, ti porta l'aereo così basso.. ehehehe...
    Lei dovrebbe vederlo, è uno spettacolo: un gigante come il B-52.... BHOOAAAMMM!!!!.. con i gas di scarico t'arrostisce le oche vive!!"

  4. #4
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    Predefinito Rif: Maroni: sicurezza dipende da integrazione. Più fondi per l'inclusine sociale

    Servono idee nuove, l'integrazione è una parola vuota e non è riuscita altrove nonostante tutti gli sforzi di assisenza sociale in Francia o in Svezia, Manocchia dell'associazione Una Via per Oriana ha parlato di "Demigrazione"* un discorso a nostro avviso totalmente compatibile con le parole di sempre dell'Umbert sulla questione: aiutare gli immigrati a casa loro.

    In ogni caso, il blocco di nuovi flussi immigratori, l'espulsione di tutti gli illegali e i criminali, il rimpatrio dei senza lavoro, non possono essere messi in discussione: parliamo solo degli immigrati che sono legalmente stabiliti in Italia e che lavorano...

    Certo è che fra il multiculturalismo e l'assimilazione è preferibile la seconda, ma il fatto è che nonostante tutto è impossibile assimilare tutti questi immigrati, questa è la verità: la demografia e i tassi di natalità sono sbilanciati a loro favore...


    carlomartello


    *Demigrazione, è prima di tutto un neologismo, è far si, è fare in modo che, è promuovere affinché, il ritorno a casa propria, nel proprio Paese d’origine, in seno alla propria Cultura delle popolazioni viventi presso di noi e che niente e nessuno avrebbe dovuto far giungere, o nascere, in Italia.
    La Demigrazione consiste nell’organizzare una partenza massiccia, degna e finanziata, di milioni di individui, di esseri umani, al fine di ridar loro un senso reale alla propria esistenza, significa aiutare finanziariamente e direttamente i Demigranti per almeno 4 o 5 anni dopo la loro partenza e il ritorno nel proprio Paese d’origine, di provenienza o di scelta.
    La Demigrazione è contribuire sia dal punto di vista legale che culturale, tramite aiuti massicci ai Governi dei Paesi che accolgono i Demigranti, facendo in modo di accrescere, la nostra presenza nei campi educativo, ecologico e culturale, nei Paesi riceventi.
    La Demigrazione è anche dare una possibilità alla nostra Cultura, contestualmente a quella dei Demigranti di riprendere il suo corso naturale, senza coercizione, senza esclusione, né rigetto. Si tratta chiaramente di un piano esplicito e pubblico per la partenza di alcuni milioni di persone, che attualmente vivono sul nostro territorio.
    La Demigrazione si fonda su dei precetti morali e persegue un fine culturale; le argomentazioni economiche intervengono solo quale conseguenza, e non come giustificazione. L’emigrazione clandestina, incontrollata e folle in cui siamo stati condotti da una classe o meglio da una casta di dirigenti politici incapaci e/o traditori, rappresenta un pericolo mortale per la nostra Società: ed è a questo titolo che la legittimità – quella della sopravvivenza – della Demigrazione è da tutti i punti di vista indiscutibile.
    La Demigrazione vuole essere anche e soprattutto, un piano di sviluppo per l’Africa, attuato, attraverso maggiori incentivi finanziari diretti e indiretti, nonché, attraverso un paino di sviluppo educativo e umano, nonché, attraverso il ritorno in questi Paesi, delle competenze politiche e tecniche, del peso sociologico dei Demigranti che hanno vissuto questa esperienza presso di noi e sono stati influenzati positivamente, abituandosi ad una Società libera e che funziona.
    (link)
    Ultima modifica di carlomartello; 14-10-09 alle 21:11

  5. #5
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    Predefinito Rif: Maroni: sicurezza dipende da integrazione. Più fondi per l'inclusine sociale

    Comunisti!
    Ultima modifica di MirkoPNE; 15-10-09 alle 01:15

  6. #6
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    Predefinito Rif: Maroni: sicurezza dipende da integrazione. Più fondi per l'inclusine sociale

    Citazione Originariamente Scritto da Juv Visualizza Messaggio
    Non sapevo che ci fosse qualcuno che creda che si possa realisticamente ributtare a mare tutti gli extra.

    Qualcosa per favorire un po' d'integrazione lo devi fare. Tanto più che quello cha hai scritto nel titolo (più fondi per l'inclusione sociale) è solo una proposta di qualche sindaco.
    Ributtare a mare? Semplicemente a casa dopo la pensione e niente citatdinanza. Viene fatto proprio nei loro paesi, o a Singapore, per esempio.

    Con i numeri che ci sono, per esempio 30% nella mia città, di padani dopo l"integrazione" ne resterebbero meno del 50%, contando anche chi è arrivata dal Sud Italia tra in non padani.

    Cos'è l'integrazione? Parlare più o meno bene la lingua locale e lavorare senza troppi problemi?

    Sei al corrente delle differenze di QI tra razze? Sei al corrente delledifferenze antropologiche? E soprattutto, il principio di identità mi dice che ciò che è una cosa non può essere un altra.

    La realtà è che sotto sotto stiamo facendo la società multirazziale e la stiamo chiamando con un altro nome.

    E stiamo permettendo la distruzione della gente padana senza tanti se e senza tanti ma.
    Salus Padaniae suprema lex.
    Chi porta una svastica e dice di voler difendere la Padania, l'Italia o l'Europa, se non è un ragazzino di sedici anni giustamente incazzato ,è un adulto imbecille o un provocatore al servizio del nemico.

  7. #7
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    Predefinito Rif: Maroni: sicurezza dipende da integrazione. Più fondi per l'inclusine sociale

    I musulmani non vanno integrati, ma combattuti ed espulsi.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  8. #8
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    Predefinito Rif: Attentato suicida islamico a Milano

    Integrarsi poi starebbe a loro non a noi spendere soldi per loro (come hanno fatto inutilmente Francia e Svezia), bisogna farne demigrare il più possibile e se proprio serve altra gente si guardi al popolazionismo, al ritorno dei nostri emigranti o a limite all'immigrazione intra-comunitaria ed est-europea che costituisce solo un problema di ordine pubblico e non di cultura (almeno finché la Turchia è fuori dalla Comunità europea).

    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 15-10-09 alle 09:51

  9. #9
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    Predefinito Rif: Maroni: sicurezza dipende da integrazione. Più fondi per l'inclusine sociale

    Citazione Originariamente Scritto da belenos Visualizza Messaggio

    Sei al corrente delle differenze di QI tra razze? Sei al corrente delledifferenze antropologiche? E soprattutto, il principio di identità mi dice che ciò che è una cosa non può essere un altra.
    «Berlino in rosso, colpa dei turchi». E la Bundesbank lo esautora.





    L’ex Ministro delle Finanze della città Thilo Sarrazin, che si è occupato dei conti in rosso della capitale dal 2002 al 2009 e che ora è membrodel direttivo della Bundesbank, la banca federale, ha addossato agli immigrati turchi la responsabilità del deficit. Dichiarazioni forti, che hanno sollevato un vespaio di polemiche. Così ieri Sarrazin, che finora era responsabile della gestione cassa della Bundesbank, si occuperà in futuro solo delle attività di information technology e gestione rischi.


    SESSANTOTTINI E TURCHI


    In una lunga intervista su Lettre International il socialdemocratico Sarrazin ha esposto una teoria che farebbe impallidire un leghista. «Berlino non può farcela da sola», ha assicurato: «Due aspetti la attanagliano: la tradizione sessantottina (contestataria e sinistroide) e l’abbandono». In più, «la fecondità delle fasce basse, povere e immigranti, responsabili del 40% delle nascite:unfatto che abbassa continuamente il livello scolastico. In particolare arabi e turchi sono tre volte più prolifici della media». La soluzione: «Bloccare i flussi».

    Queste dichiarazioni, pronunciate da un membrodella socialdemocrazia, hanno gelato il sangue a più di una persona. Il direttore della Bundesbank, Axel Weber, si è dissociato. Ha detto che le parole di Sarrazin danneggiavano l’immagine dell’istituzione, e alla fine, ieri, lo ha esautorato, togliendogli incarichi importanti. Eva Hogel membro dell’Spd nel Parlamento locale, ha detto che Sarrazin, «non è più benvenuto nel partito». E ora unTribunale sta studiando se c’è stato crimine nelle sue parole, in particolare per frasi come: «i turchi stanno conquistando la Germania come i kossovari il Kossovo: con un’alta natalità. Mi piacerebbe fossero come gli ebrei dell’Europa dell’est che avevano un quoziente d’intelligenza di un 15% al di sopra della media, ma non con gruppi che non accettano l’integrazione e costano molto».


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 15-10-09 alle 10:21

  10. #10
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    Predefinito Rif: Maroni: sicurezza dipende da integrazione. Più fondi per l'inclusine sociale

    Citazione Originariamente Scritto da carlomartello Visualizza Messaggio
    «Berlino in rosso, colpa dei turchi». E la Bundesbank lo esautora.





    L’ex Ministro delle Finanze della città Thilo Sarrazin, che si è occupato dei conti in rosso della capitale dal 2002 al 2009 e che ora è membrodel direttivo della Bundesbank, la banca federale, ha addossato agli immigrati turchi la responsabilità del deficit. Dichiarazioni forti, che hanno sollevato un vespaio di polemiche. Così ieri Sarrazin, che finora era responsabile della gestione cassa della Bundesbank, si occuperà in futuro solo delle attività di information technology e gestione rischi.


    SESSANTOTTINI E TURCHI


    In una lunga intervista su Lettre International il socialdemocratico Sarrazin ha esposto una teoria che farebbe impallidire un leghista. «Berlino non può farcela da sola», ha assicurato: «Due aspetti la attanagliano: la tradizione sessantottina (contestataria e sinistroide) e l’abbandono». In più, «la fecondità delle fasce basse, povere e immigranti, responsabili del 40% delle nascite:unfatto che abbassa continuamente il livello scolastico. In particolare arabi e turchi sono tre volte più prolifici della media». La soluzione: «Bloccare i flussi».

    Queste dichiarazioni, pronunciate da un membrodella socialdemocrazia, hanno gelato il sangue a più di una persona. Il direttore della Bundesbank, Axel Weber, si è dissociato. Ha detto che le parole di Sarrazin danneggiavano l’immagine dell’istituzione, e alla fine, ieri, lo ha esautorato, togliendogli incarichi importanti. Eva Hogel membro dell’Spd nel Parlamento locale, ha detto che Sarrazin, «non è più benvenuto nel partito». E ora unTribunale sta studiando se c’è stato crimine nelle sue parole, in particolare per frasi come: «i turchi stanno conquistando la Germania come i kossovari il Kossovo: con un’alta natalità. Mi piacerebbe fossero come gli ebrei dell’Europa dell’est che avevano un quoziente d’intelligenza di un 15% al di sopra della media, ma non con gruppi che non accettano l’integrazione e costano molto».


    carlomartello
    In un sistema politico in cui la menzogna è norma di vita, dire la verità è un atto rivoluzionario.
    Gorge Orwell
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

 

 
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