Dopo gli eventi recenti e ricordando anche le morti sul lavoro, vorrei invitarvi a riflettere e discutere sul tema del quale spesso si è dibattuto ma, paradossalmente, sempre in modo disgiunto.
Molti ricorderanno le discussioni sui controlli in tema di lavoro ed in particolare dopo il disastro alla thyssenkrup e ora di nuovo parlando di terremoto.
Ma, e mi pare banale, i controlli non servono a nulla se, in parallelo, non sono chiare le responsabilità e a quali conseguenze negative vanno incontro i responsabili nel caso in cui decidessero di non essere ligi al loro dovere.
Per esperienza personale mi sono inoltre trovata in contenzioso con un professionista (un geometra) perchè non aveva fatto quanto dovuto (e scritto fra l'altro). Costui ha risposto che noi gli avevamo chiesto di fare diversamente (non scritto da nessuna parte), ma la irresponsabilità a cui sono arrivate tali corporazioni fa sì che pare che sia la mia parola contro la sua e non il fatto che egli è un professionista obbligato ad attenersi alle regole e che hai professionisti ci si rivolge appunto perchè dovrebbero essere qualificati come tali.
Ora io credo appunto che il problema dell'Italia sia proprio questo, e cioè la progressiva deresponsabilizzazione di tutte le figure che dovrebbero invece garantire la qualità del loro lavoro e il rispetto delle norme.
Ma se nessuno è mai responsabile di nulla non vi pare ovvio che non serva a niente alcun genere di controllo? Si controllerebbe cosa?