<Sei solo un sasso>, diceva il fossile, perfettamente impresso nella roccia con tutte le sue ossicina e la sua forma serpeggiante. Vi si leggevano gli stampi antichi di costole e femori e bacini e vertebre e perfino di unghie e dentini aguzzi. Futuri studiosi avrebbero determinato le svariate evoluzioni della specie. <Mi daranno chissà quale nome latino, mi studieranno. Sarò esposto in un museo e visitato da migliaia di persone... Scopriranno che sono l'anello mancante della crescita del mondo animale. Perfino Piero Angela farà uno Speciale Quark dedicato tutto a me. Tu, invece, stupido sasso, sei lì immobile come una pietra...l'unica cosa diversa dal solito che potrà capitarti sarà qualche capra che ti farà la cacca sopra...>
Il sasso non rispondeva. Se ne stava lì immobile come una pietra, appunto. E pensava alla cacca delle capre, alla pioggia che, improvvisa ed abbondante, avrebbe provveduto.