Il premier scatenato contro i professionisti della politica
"Hanno case al mare e in montagna, come hanno fatto?"
I politici? Per Silvio Berlusconi "Solo chiacchiere e soldi rubati"
Prodi? "Fazioso e burocrate". Le Europee? Non ho il diritto
di disertare questa battaglia". La sinistra? "Profeti di sventura"
ATENE - Non solo a quelli dell'opposizione, ma anche ai suoi più stretti alleati, staranno ora fischiando le orecchie. E ora le nuove, pesantissime dichiarazioni del presidente del Consiglio rischiano di suscitare non solo la veemente reazione dell'opposizione, ma anche un nuovo terremoto nella Casa delle libertà.
"Sono soldi rubati, soldi rubati!", esclama Silvio Berlusconi ad Atene, dove è arrivato stamattina per una riunione del Partito Popolare Europeo. Quali soldi rubati? Secondo il premier quelli dei politici di professione, che [b]"nella loro vita hanno solo chiacchierato e combinato niente altro che prendere i soldi dai cittadini". E non solo. Perché il Cavaliere aggiunge che questi soldi sono stati rubati "ai cittadini facendo lobby o facendo affari anche meno puliti di una lobby", e per questa ragione i cittadini devono "fare i conti in tasca a questi signori che non hanno mai lavorato".
Roba da far accapponare la pelle a Fassino, Rutelli, D'Alema, Boselli, Mastella, Bertinotti. Ma anche a Fini, Follini, Casini, tutti politici di lungo corso con i quali Berlusconi governa il Paese. Anche perché, rispondendo ai cronisti che lo interrogano in Grecia, il presidente del Consiglio non ha fatto solo una rapida battuta, ma ha svolto sulla questione un lungo ragionamento.
Replicando a chi lo accusa di semplicismo sul tema delle tasse, infatti, Berlusconi ha aggiunto che nella politica di professione
"ci sono tanti signori che sento, che vanno, che hanno la casa al mare, che hanno la casa in città, che hanno la casa ai monti, che hanno la barca e io, guardando quello che guadagnano ogni mese e quello che anche devono dare, qualcuno di loro, ai loro partiti, dico: come hanno fatto a farsi tutte queste proprieta?". Quindi, di nuovo: "Sono soldi rubati. Soldi rubati!".
Nomi, cognomi? Il Cavaliere non ne fa, ma spiega di star parlando di "tutti coloro che hanno proprietà varie e che da sempre fanno solo il mestiere della politica", e di quelli che "non sanno che cos'è un'azienda, che cos'è un bilancio, e danno del semplicista al presidente del Consiglio che da zero ha messo in piedi una grande azienda che versa centinaia di miliardi nelle casse dell'erario e dà lavoro a decine di migliaia di persone".
In Grecia Berlusconi è arrivato sull'onda di altre dichiarazioni, che spaziano su tutti i temi nazionali e internazionali: si va dalle critiche alla riunione a tre di Francia, Germania e Gran Bretagna, ai nuovi attacchi contro il presidente della Commissione Ue Romano Prodi, fino alla nuova dura polemica contro la sinistra "profeta di sventura".
Intanto, Prodi. Berlusconi dice che non dovrebbe fare comizi, e lo definisce un burocrate, che "parla attraverso i dossier, e il suo stile è impersonale perchè non hanno personalità, mentre i leader si guardano in faccia e lavorano insieme sulla base di valori politici comuni". Poi, la sinistra, dalla quale "Dio ci deve protegga perchè sono profeti di sventura, fanno male al paese e da quando l'italia non obbedisce ai loro stimoli, da quando ha deciso di cambiare hanno smesso del tutto di amarla". Quindi il vertice tenutosi tra Inghilterra, Francia e Germania, che secondo il premier "è fuori dalla filosofia" dell'Europa, e che "non porterà a nulla".
Infine, la sua candidatura alle Europee. "Non è una campagna di ordinaria amministrazione - dice il Cavaliere - perché l'Europa ha sbandato in almeno due circostanze recenti, sulla necessità di mettere Saddam Hussein in condizione di non nuocere e sull'accordo su un trattato costituzionale". Allora, conclude Berlusconi, "penso di non avere il diritto di disertare questa battaglia".
(19 febbraio 2004)