PENSIONI: NUOVA PROPOSTA, DA 2008 VIA CON 40 ANNI O 60+35
PENSIONI: CGIL, DA GOVERNO PROPOSTA INACCETTABILE
ROMA - Nel 2008 si potra' andare in pensione di anzianita' con 40 anni di contribuzione oppure con 60 di eta' e 35 di contributi. Sarebbe questa - secondo quanto si apprende - la proposta a cui Governo e maggioranza hanno dato il via libera a Palazzo Chigi e che nelle prossime ore verra' presentata alle parti sociali.
Nella nuova proposta di riforma previdenziale - secondo quanto si apprende - verrebbe dunque mantenuto lo scalino del 2008: prima di quella data, cioe', non vi sara' alcun intervento sulle pensioni di anzianita'.
Rispetto alla proposta originaria del Governo, pero', verrebbe reintrodotto il cosiddetto 'doppio canale' per andare in pensione, vale a dire la somma tra l'eta' anagrafica e quella contributiva. E il punto di equilibrio sarebbe stato trovato a 'quota 95': questo significa che dal primo gennaio 2008 si potra' continuare ad andare in pensione di anzianita' con 35 anni anni di contributi (come prevede la riforma Dini) purche', pero', si abbiano 60 anni di eta' (invece dei 57 della Dini).
Quella di 'quota '95' - sempre secondo quanto si apprende - sarebbe solo il punto di partenza: mentre l'eta' rimane fissa, infatti, il requisito contributivo dovrebbe invece gradualmente aumentare fino a raggiungere i 40 anni; probabilmente di un anno ogni due anni. Ma su questo punto sarebbero ancora in corso delle valutazioni.
A questa proposta, infine, potrebbe essere affiancata un'altra misura: quella di ridurre le finestre di uscita per la pensione di anzianita', portandole da quattro a due, oppure introducendo una finestra unica. La scelta dipenderebbe dalla soluzione adottata sulla gradualita'.