Non ho ben capito la "contestualità moderata" che l'UDC, purtroppo, ha strappato. Se non vincoli completamente l'elezione del senato a quella del consiglio regionale, come se i senatori fossero emanazioni delle regioni,si rischia di sfasare il sistema. Poniamo che un governo regionale cada anzitempo: le nuove elezioni o coincidono con la nuova nomina dei senatori o:
1) Addio contestualità. Da quel momento i senatori verranno eletti prima del consiglio regionale.
2) A forte rischio diventa la consonanza politica fra regione e senatori federali, che già è teoricamente possibile.
Poi vorrei sapere: ma il Senato si esprimerà su tutte le materie o solo su quelle "compartecipate"? Si contempla il principio di residenza o i candidati rischiano di venire calati dalle segreterie di partito senza che intrattengano legami col territorio?
Fatti i conti questa "devolution" a voi non sembra una schifezza?