Lorenzo è scevro da ogni ironia...
> > Tobbia,
> > non pensi
> > che il poeta,
> > pensator
> > gentile,
> > che vive
> > di poesia,
> > sia sordo,
> > tuttavia,
> > alla mia,
> > sottile,
> > ironia?
>
> Lorenzo è scevro da ogni ironia.
> Ecco il mio modesto giudizio... ovvero la mia provvisoria opinione... meglio ancora: la mia ipotesi di lavoro... la mia versione in prosa... il mio commento... cioè... "sopra quella fronda dell'invaso intramontano comasco..."...
> La sua poesia non tollera ironia di sorta come il diabetico non può assumere zucchero o l'astemio non può bere alcolici. Credo infatti che Lorenzo non possa soffrire l'ironia, né altrui, ma soprattutto nenche sua propria. Eppure il marine è addestrato a bere la propria urina nel deserto...
> Ma forse il caso laurenziano è ancora più complesso. Forse l'ironia come motto di spirito, come umorismo, gli è invisibile come il rosso ai daltonici...
> Ammira Socrate, il maieuta ironizzante... ma il tocco del levator d'Atene gli è insensitivo, come carezza su collo di frigida, come sperma in utero di sterile... Socrate gli è l'alter ego che egli non fu, allorché avrebbe fatto meglio ad essere... Socrate è il suo "atto mancato"... l'eterna possibilità che potrebbe, ma non è.
> La sua stessa poesia è questo "potrebbe" che non è mai. E tuttavia "è" poesia. Ma mai ironia. E questo lui lo sa... E ne soffre un po'... Come un bibliotecario bibliofilo... ma allergico alla polvere...
> Ecco: Lorenzo ama la maieutica, ma è "all'ergico" (rivoto verso l'ergonomicità di ogni atto mancato) all'ironia, che spesso vi si posa sopra, come la polvere sui libri...
> I suoi occhi sono limpidi... ma sui suoi occhiali si è posata un po' di polvere...
> Io invece sono così schifosamente egocentrico da godere all'idea che questo post sarà letto in altri forum, di altri portali, di altri pianeti... dove forse questo post farà da reperto allo sconfinato fascino della mia mente... ma solo nella facciata di cartapesta di un reperto fuorviante... (che è tutto un marasmatico godere...)... saluto le intelligenze che leggeranno il mio messaggio come ritrovato nella bottiglia poetica di Lorenzo... Ciao, mamma!...


Ciao Tobia, il tuo giudizio è interessante e la provvisoria opinione è centrata a riguardo all’ironia …la mia etica non ne vuol sapere (è già difficile capire quando uno parla chiaro se poi fa dell’ironia?…) perciò la Poesia Laurenziana (ricordo Assisi, agli studi Cristiani d’Agosto, i partecipanti intitolarono la piazza della Cittadella a Piazza Laurenziana…circa 30 anni fa), è scevra d’ironia…
Lorenzo, scrive Poesia da più di quarant’anni (per me lo scrivere Poesia è come scrivere un bell’elzeviro dove c’è il principio di tutto…) solo in Internet, i Forum, gli danno la possibilità di Donare il “tesoro” che alimenta quotidianamente grazie all’ergonomia (uomo e macchina creata per la Donazione alla realizzazione dell’armonia dell’uomo con i tre Regni…(cominciando dalla Società), di cui l'Uomo “é” il Principe…
Il Poeta ha in sé la Maieutica Socratica o capacità di trovare la “Conoscena”… (coloro che alimentano questo dono devono per forza essere spontanei per cui non fanno sfoggio di umor inglese…).
Quante volte alla fine di un discorso… gli chiedono: < chi segui? >. Lui, risponde:< Gesù… (essendo battezzato soldato di Cristo), e Socrate…di cui “sono” l’Alter ego…
Caro Tobia, son felice così come sono, sempre aperto a capire ed essere vivo… portatore d’amore in questa terra di “lacrime”…
Nessuno è perfetto e i tuoi piccoli errori confermano la regola…Grazie amico…il Poeta