L'orgoglio di essere italiano....

[Montebardosu]

....o "anche" italiano, mostrato da certi sardi,
non solo è autolesionista, non solo indica una povertà culturale notevole, un senso d'inferiorità, da chiunque inculcato, che non si vuole o non si è capaci di sradicare, quando non è fellonia propria di traditori e rinnegati, ma è soprattutto completamente inutile , visto che il padrone italiano i suoi cani rognosi che uggiolano aspettando l'osso sotto il tavolo, li prende a calci.

DA: L'Unione Sarda di ieri 27 febbraio 2004, pag. 11 Titolo a lettere cubitali a tutta pagina:

"ROMA CANCELLA IL VOTO DEI SARDI: SI' ALL'AMPLIAMENTO DELLA BASE".

Sottotitoli: "La Maddalena. Applaude la maggioranza". "La Camera approva due mozioni: rispettare gli impegni tra Italia ed USA".

Trafiletto a margine: "Martino soddisfatto"

E i Sardi?

Presi per il culo e sodomizzati, come sempre!

[Montebardosu]

La Maddalena.
Applaude la maggioranza, critiche dalla Margherita. Il Psd’Az: insulto all’autonomia
Roma cancella il voto dei sardi: sì all’ampliamento della base
La Camera approva due mozioni: «Rispettare gli impegni tra Italia e Usa»

Roma_Avanti con la ristrutturazione del punto di appoggio, ma con l’impegno a mantenere i posti di lavoro esistenti e l’ambiente della Maddalena. È questo l’esito delle mozioni sul futuro della base americana discusse ieri alla Camera, che con questo voto calpesta l’espressione del Consiglio regionale autonomo della Sardegna. Neanche un mese fa, il consiglio aveva votato contro la ristrutturazione della base.
La Camera ha approvato i documenti del centrodestra, presentati distinti ma poi unificati, di Gianfranco Anedda (capogruppo di An) e Antonio Leone (Fi), ma anche in parte quelli del centrosinistra (a firma di Luciano Violante per i Ds, Elettra Deiana, Rc, e Clemente Mastella, Udeur). Con le mozioni approvate il Governo è impegnato a «mantenere gli impegni sottoscritti dall’Italia con gli Usa», a «portare avanti la realizzazione della riqualificazione del punto di appoggio logistico dell’Isola di Santo Stefano». Il sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi ha anche accolto parte dei testi dell’opposizione, che impegnano il governo a mantenere i «livelli occupazionali del personale civile dell’arsenale militare», «approntare o rendere noto il piano di emergenza», «adottare iniziative dirette a tutelare gli interessi e il diritto alla salute della popolazione locale», fornire «dettagli sulla futura destinazione delle aree e strutture militari», garantire «continuative attività di monitoraggio» ambientale.
Fin qui, la sostanza degli impegni assunti. Cui sono seguiti reazioni a non finire. Ermete Realacci, deputato della Margherita, la definisce una decisione «arrogante e subalterna», agli Stati Uniti naturalmente. Ma c’è chi tira fuori anche un’altra subalternità, questa volta verso Roma. Lo fa Giacomo Sanna (Partito sardo d’azione): «La subalternità politica del centrodestra in Sardegna non ha limiti. Il voto è un insulto alle istituzioni autonomistiche della Sardegna, peggiore persino delle dichiarazioni offensive del ministro Martino. Oggi il postfascista Anedda e i deputati sardi che hanno votato a favore dell’ampliamento della base Usa sono riusciti a superarlo per tracotanza e arroganza».
Nell’aula romana prendono la parola in tanti. Antonello Soro (Margherita) attacca il «profilo minimalista e elusivo del governo», grazie all’intervento del sottosegretario alla Difesa Salvatore Cicu; Carmelo Porcu (An) ricorda «la vocazione alla tradizione militare del popolo sardo»; Francesco Carboni (Ds) chiede come mai debba essere dismesso l’arsenale e così «consegnare l’economia della Maddalena alla marina americana». Interviene anche Franco Grotto (Sdi), che ricorda i 24mila ettari di terra sarda appaltata a servitù militari, e non può mancare la Lega, che per voce di Federico Bricolo definisce la sinistra «demagogica e antiatlantica», che si oppone «all’ampliamento di una base militare già presente nel nostro paese». Su come si debba definire il sito, base o no, nemmeno il testo di maggioranza fornisce un’unica versione: in quello di Anedda si parla di «base strategica della marina militare americana», in quello di Leone di «area di supporto logistico navale». Mah. Base o no, sarà possibile, come ipotizzato da Antonello Cabras (Ds) durante la discussione generale, spostare la base alle Lipari? L’americana Carla Mc Carthy, addetto stampa del comando delle basi americane in Europa, risponde da Napoli: «È molto prematuro discutere di ogni possibile cambiamento futuro».
Diana Zuncheddu

I

[Montebardosu]

il ministro
Martino: pienamente soddisfatto

Il ministro della Difesa Antonio Martino è ampiamente soddisfatto per l’esito del voto alla Camera. In aula parlano però i sottosegretari alla difesa. Durante la discussione generale era intervenuto Salvatore Cicu, ieri è il turno di Francesco Bosi. Il senatore parla di toni «sproporzionati rispetto a una questione semplice: la ristrutturazione di edifici al fine di renderli più sicuri». Accoglie inoltre le istanze del censtrosinistra, ma non le parti che «postulano una totale revisione dei trattati internazionali e una ridislocazione delle basi del nostro paese». Il ministero, comunque, assicura Bosi, terrà «informato il Parlamento quando vi saranno ipotesi concrete di risistemazione della presenza delle basi navali militari».

[Totila]

Mah! Io quel martino lo metterei in un tubo lanciamissile di un sottomarino atomico e lo sparerei verso Marte...

[Montebardosu]

In Origine Postato da Totila
Mah! Io quel martino lo metterei in un tubo lanciamissile di un sottomarino atomico e lo sparerei verso Marte...

Io mi acconterei (e ne avrei più soddisfazione) di applicargli la "legge di Lynch" per i ladri di cavalli...

[Autarkico]

GOVERNO E OPPOSIZIONE CI HANNO SVENDUTI AL MALE YANKEE!
FUORI LA NATO DALL'ITALIA!
IL PATTO ATLANTICO BUONO SOLO PER PULIRE IL CULO DI BUSH!!!

[Montebardosu]

L'UNIONE SARDA

QUOTIDIANO INDIPENDENTE FONDATO NEL 1889
sabato 28 febbraio 2004
Cronaca Regionale
Pagina 10

«Rispettare il voto dei sardi»
Serrenti chiede l’intervento della giunta col governo

La questione della Maddalena è più aperta che mai. Anche dopo il voto di giovedì alla Camera. Base (o non base) da ristrutturare o da smantellare?; occupazione di lavoratori civili da conservare (ma come?); piano di evacuazione da approntare o rendere noto, monitoraggio sulla radioattività e sull’ambiente da intensificare (ogni quanto, attraverso quali enti?).
Sullo sfondo c’è poi sempre l’ordine del giorno approvato dalla regione sarda il 28 gennaio, in cui si chiedeva, «lo smantellamento della base». Efisio Serrenti, presidente del consiglio regionale, propone alla Giunta di risollevare il problema in Conferenza Stato-Regioni. «L’ordine del giorno approvato dal consiglio è un ordine del giorno, cioè un desiderata. Però va rispettato. Si deve negoziare». Con la mozione approvata, forse il tempo di negoziare è finito: il governo ha di fatto ricevuto un la a continuare per la sua strada, cioè attuare la ristrutturazione della base. «Il tempo per la negoziazione c’è sempre», ribatte Serrenti. Il problema non è la base, infatti, sostiene Michele Cossa, deputato dei Riformatori. Semmai, propone, si parli di servitù militari da ridurre. «Non sono antiamericano e rimane pacifico che ci siano accordi da far rispettare in ambito internazionale - è la sua premessa -. Le mozioni presentate dal centro sinistra erano viziate da pregiudizi antiamericani, ma l’isola è la regione italiana più carica di servitù militari, che non sempre rappresentano realtà negative: portano anche occupazione». Però, sostiene, è necessario si riattivi il confronto per la riduzione delle servitù.
Per rimuovere la base della Maddalena, conferma Gianni Nieddu, senatore diessino in commissione difesa, esiste un’unica strada. «Il consiglio regionale deve convincere il governo italiano che dovrà convincere il governo americano». La base è stata infatti istituita con accordo bilaterale, discendente dal trattato Nato. Quindi, «come si fa in un matrimonio, se si decide di cambiare casa si deve essere entrambi d’accordo». Dall’isola, sono Rifondazione e Comunisti italiani a riaffermare la precedenza della sovranità dei sardi su tutto. Luigi Cogodi, capogruppo di Prc, dichiara che il voto del centrodestra alla Camera contrasta e offende la libera volontà dei sardi, anche se non la cancella, «anzi la rafforza e la chiama a battersi senza sosta». Ancora più chiaro, se possibile, Vinicio Garau, segretario dei Comunisti italiani: «Non è tollerabile che gli Usa possano disporre del territorio sardo come vogliono e quando vogliono, senza che i parlamentari sardi di centro destra e il sottosegretario Cicu facciano sentire la loro voce». Il presidente della giunta regionale, Italo Masala, assicura che, anche se non d’accordo con quell’ordine del giorno, sta lavorando per darvi attuazione. Si comincia martedì: «Presiedo un incontro tecnico e politico sul monitoraggio ambientale». Alla Maddalena si riuniranno sindaco, gli assessori regionali alla sanità e all’ambiente, il presidente della provincia di Sassari, tecnici del ministero dell’ambiente, militari, esponenti di Apat (agenzia protezione ambiente e territorio) e Arpas (agenzia regionale protezione ambiente sardo). Dopo l’ambiente, spazio alle persone. Con la mozione il governo si impegna a «mantenere i livelli occupazionali già garantiti al personale civile dell’arsenale militare». Come si farà, se l’arsenale è trasferito a Cagliari? «È stata creata un’agenzia che deve occuparsi di trovare alternative - spiega Nieddu -. Il direttore stava studiando il progetto di una struttura da diporto, che poteva anche occuparsi della manutenzione di tutte le imbarcazioni nell’isola, di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza». Risultati? «Lo chiameremo presto in commissione, per fare il punto». Promessa di senatore.
Diana Zuncheddu

[Spirit]

Piena solidarietà alla Sardegna. Dispiace profondamente che la Lega ci senta poco in relazione alla questione "sarda". Votare contro la mozione di Anedda e Leone sarebbe stata gran cosa: voto autonomista e anti-atlantico insieme. Una manna ancora di là da godere, dato che le posizioni interne, in merito, sono diverse. Speriamo comunque di ottenere presto devoluzione e senato federale per poi fare le valigie e mandare a gambe all'aria questo governo, che certamente è più rassicurante, almeno sotto il profilo delle libertà d'espressione, di qualsiasi "Ulivo", ma che mai potrà cambiare il paese.

[Montebardosu]

In Origine Postato da Frà Dolcino
quando capirete che non c'è più spazio per un attivismo politico per gli indipendentisti forse si incomincera a fare le cose degnamente

Molti di noi l'hanno capito (io per primo), ma quando i porci vengono messi all'ingrasso è difficile poi renderli aggressivi e cattivi come cinghiali.

[Montebardosu]

In Origine Postato da ZENA
Piena solidarietà alla Sardegna. Dispiace profondamente che la Lega ci senta poco in relazione alla questione "sarda". Votare contro la mozione di Anedda e Leone sarebbe stata gran cosa: voto autonomista e anti-atlantico insieme. Una manna ancora di là da godere, dato che le posizioni interne, in merito, sono diverse. Speriamo comunque di ottenere presto devoluzione e senato federale per poi fare le valigie e mandare a gambe all'aria questo governo, che certamente è più rassicurante, almeno sotto il profilo delle libertà d'espressione, di qualsiasi "Ulivo", ma che mai potrà cambiare il paese.

Spero che tu abbia ragione. Io però sono profondamente scettico che da questo governo di delinquenti possa uscirne qualcosa di buono per noi, così come è impossibile che ne esca qualcosa dai rossi o rosati che siano.