PENSIONI: CGIA MESTRE, QUELLE D'ORO SONO RIMASTE INTATTE
(AGI) - Roma, 6 mar - Mentre si profila una riforma delle pensioni che, a partire dal 2008, penalizzera' indistintamente tutte le categorie di lavoratori - esordisce il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi - i pensionati d'oro continueranno a dormire ancora sonni tranquilli. Infatti, nonostante le misure previste dalla Finanziaria 2004, per i prossimi tre anni le decurtazioni saranno molto modeste visto che questo provvedimento avra' effetti solo sulle prestazioni mensili che superano gli 8.000 euro netti mensili. Per dei tagli che andranno dai 77 euro al mese in su. Praticamente una inezia".
La Cgia di Mestre ricorda che con la Finanziaria di quest'anno si e' voluto "attaccare" le pensioni cosiddette "d'oro". In realta', secondo le simulazioni effettuate dall'Ufficio studi della CGIA di Mestre, il contributo di solidarieta' (pari al 3% annuo per importi pensionistici al di sopra dei 13.400 euro lordi al mese, pari a circa 8.000 euro netti) non li penalizzera' piu' di tanto. Dai calcoli effettuati sulle prestazioni mensili nette che vanno da 8.084 euro ad un massimo ipotizzato di circa 11.600 euro, i "tagli" oscilleranno tra i 77 e i 330 euro. "Ricordo che il gettito di questo contributo di solidarieta' , al netto della dell'applicazione dell'aliquota marginale Irpef - afferma Bortolussi - confluira' nel fondo nazionale per le politiche sociali con l'obiettivo di aiutare le famiglie bisognose. Bene.
Se l'obbiettivo di questo provvedimento era quello di favorire una maggiore giustizia sociale, allora bisognava avere piu' coraggio. Agire in maniera piu' decisa nel tentativo di favorire una piu' equilibrata distribuzione della spesa per il welfare state, spostando risorse dalle pensioni alla famiglia visto che in Europa siamo fanalino di coda per la spesa contro l'esclusione sociale, ma primeggiamo per quella pensionistica".
(AGI) .
061620 MAR 04