non potevo farlo partire per posta, con tutta quella polvere da sparo e dinamite che si porta dietro, il vecchio ragazzo. Ha ucciso più uomini, vecchi, donne e bambini lui che il terremoto di San Francisco. Gli ho tirato fuori le sue due colt, gli ho preso il suo impermeabile e l'ho messo su un treno.
Quelli che una volta assaltava e domani Ferruccio sarà da te, ma guarda non lo riconoscerai, perchè ti arriverà pesto, ferito ed in cerca di assistenza.
Che trasfigurazione. Intanto pensavo a quante volte ho visto questo dannato film e l'effetto che mi fece la prima, in un cinemino di New York vicino a Brooklin con dieci persone in sala alle quattro del pomeriggio. Ti cambia la vita Don Siegel, perchè scopri cose dell'animo umano che non ti aspetti. Poi ho studiato un po' nella vita e forse ho capito meglio la sua accusa, da americano, all'America e perchè no alle sue promesse, e alle sue istituzioni migliori, ai suoi buoni sogni.
Per voi, miei cari amici totalitaristi, per te Ferruccio che sei una persona carica di interessi culturali veri come non se ne trovano, una traccia sulla crisi del sistema democratico. Che c'è , accipicchia se c'è. Don Siegel ne è un testimone. Ma ce n'erano più illustri. Tocqueville ad esempio, che proprio scrivendo della democrazia americana, era preoccupato per come la libertà individuale che si voleva tutelare avesse un potenziale disgregativo all'interno dello Stato. Tocqueville lo definiva atomismo, il perdere di vista l'istanza collettiva e sociale che una democrazia deve tutelare, insomma, fino al rischio di un eclissi della coscienza dell'individuo che diviene soggetto irresponsabile. Che scontro. Ed ecco il soldato di Siegel che arriva al cancello di Ferruccio.
Buona visione.